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Marco De Barbieri – Modulazioni
Saranno presentati dodici lavori di grande formato, interamente giocati sul binomio bianco e nero, appartenenti all’ultima produzione dell’artista
Comunicato stampa
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Gli antropologi riconoscono che l’Uomo lavora sul corpo creando un’estetica particolare legata alla cultura, così l’artista ha il compito di riformulare una tavolozza minima proprio partendo dall’esperienza fisica del movimento. Marco De Barbieri parte da una cultura del corpo che è pura dinamica della danza ed elabora un linguaggio nuovo che utilizza la parte per il tutto, come in una sorta di gigantesca sineddoche del pennello. Dalle opere che mantenevano la riconoscibilità del soggetto si passa ad una serie che mette l’accento sulle curve sbandando quasi verso l’Informale. Gli individui si muovono nello spazio duplicando se stessi in vibrazioni sequenziali. Sono potenzialmente riscrivibili nel senso che sono privi di una personalità, eppure le angolature imprimono forza a ciascuna posizione, spesso lasciando allo spettatore l’opera di ricostruzione, facendo sì che si debba immaginare il tutto. Le spigolosità creano una scrittura concreta che nasce e si definisce grazie al proprio significato diventando un abbozzo del suo significante. È una prova solida, che si rifà all’arte africana anche per il ritmo che l’artista imprime alla figurazione. Una decostruzione simile a quella messa in atto da Picasso nel suo periodo proto-cubista: le forme compatte delle “Demoiselles d’Avignon” non sono uno studio anatomico coerente, ma di una visione multifocale di un unico volume immerso in uno spazio a quattro dimensioni, in cui cioè si deve considerare anche il fattore temporale espresso da un’ipotetica musica che annulla la differenza tra i pieni e i vuoti, marcata dalla definizione della linea. È dunque su queste direttive che si genera una superficie diversa, graffiata di neri sul rosso e sul bianco. Una scelta difficile che si gioca sull’esaltazione del sentimento laddove questo si cancella nell’apparente neutralità dell’Io che in realtà si espande all’esterno in una ripetizione infinitesimale. La suddivisione è solo arbitraria, decisa a posteriori dalla sovrapposizione dei contorni come se ogni gesto rincorresse il precedente, in una successione che è espressione mentale piuttosto che ricerca estetica.
07
maggio 2016
Marco De Barbieri – Modulazioni
Dal 07 al 18 maggio 2016
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15:00 -19:00
Vernissage
7 Maggio 2016, ore 17:00
Autore
Curatore