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Marco Ermentini – Architettura timida: esercizi di astinenza
Uno spettro si aggira in Europa: l’architettura timida…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugurazione Sabato 14 maggio ore 18.30
INGRESSO LIBERO – CATALOGO GRATUITO IN MOSTRA
e
Incontro con l’Archietttura Timida: Lunedì 16 Maggio ore 21,00
Uno spettro si aggira in Europa: l’architettura timida.
Che gran parte dell’architettura contemporanea sia aggressiva, è ovvio. Che gli architetti non siano disposti a mollare nulla del proprio ego e vogliano lasciare il segno, è evidente. Che tutto ciò c’impedisca di vedere come sia necessaria una profonda trasformazione, una conversione, verso un differente modo di progettare, è preoccupante.
E’ inutile nasconderselo: gli architetti quasi sempre sono arroganti, prepotenti, superbi, boriosi, sfrontati, insolenti e tracotanti. Maneggiano senza riguardo quanto ci circonda. Vogliono lasciare una profonda traccia del proprio operato. Così ormai quasi sempre l’architettura diviene un luogo per stupire, ma non per abitare. Ma qualcosa sta cambiando.
Forse è tempo di riscoprire un carattere che, seppure spesso disprezzato, ci può aiutare. La timidezza non è una malattia ma una virtù preziosa che ci insegna a maneggiare il mondo con delicatezza ponendoci molti dubbi e chiedendo permesso prima di agire. In un mondo di sopraffazione sfacciata, la nonviolenza verso le cose è la più grande forza a nostra disposizione. La vera ricchezza dell’architetto timido è data dal saper intervenire con poco, del quale poco non vi è mai penuria, utilizzando la conoscenza, la conservazione dell’esistente e la stratificazione della nuova architettura con cautela, attenzione, affetto, umiltà e intelligenza. La sperimentazione consiste in parte nel lasciare le cose come stanno. Osservare, conoscere e intervenire dopo un lungo periodo di studio, al limite non intervenire per niente come facevano gli antichi con gli esercizi di astinenza. In effetti astenersi in un mondo bulimico è una pratica rivoluzionaria.
Così le azioni della Shy Architecture Association ( associazione per l’architettura timida- www.shyarch.it ) nata all’Accademia di Brera nel 2000 dall’incontro dell’architetto Marco Ermentini , del filosofo Andrea Bortolon, dell’artista Aldo Spoldi , sono provocatorie ( l’invenzione del miracoloso farmaco Timidina), ironiche ( la patente a punti per il restauro ), e meravigliosamente sconclusionate. Ma spesso giocando si può affermare qualche brandello di verità.
In questi primi dieci anni le attività sono state le più disparate: pubblicazione di libri , articoli, mostre, progetti di nuovi edifici e restauri, musiche, convegni, incontri, performance in Italia e all’estero. Si può affermare che il messaggio è stato diffuso e non passa giorno che qualcuno desideri avvicinarsi al pensiero timido. Forse in questo strano momento in cui il vecchio mondo sta morendo ma il nuovo non è ancora nato, il pensiero timido nel mare della vita può essere un vero e proprio pesce d'aprile!
Una cosa è certa. L’architettura uccide: quella timida no! www.shyarch.it
L’esposizione di Seriate è realizzata dall’ASAV in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Seriate è allestita dal 14 al 29 maggio ed è corredata da un apposito catalogo
INGRESSO LIBERO – CATALOGO GRATUITO IN MOSTRA
e
Incontro con l’Archietttura Timida: Lunedì 16 Maggio ore 21,00
Uno spettro si aggira in Europa: l’architettura timida.
Che gran parte dell’architettura contemporanea sia aggressiva, è ovvio. Che gli architetti non siano disposti a mollare nulla del proprio ego e vogliano lasciare il segno, è evidente. Che tutto ciò c’impedisca di vedere come sia necessaria una profonda trasformazione, una conversione, verso un differente modo di progettare, è preoccupante.
E’ inutile nasconderselo: gli architetti quasi sempre sono arroganti, prepotenti, superbi, boriosi, sfrontati, insolenti e tracotanti. Maneggiano senza riguardo quanto ci circonda. Vogliono lasciare una profonda traccia del proprio operato. Così ormai quasi sempre l’architettura diviene un luogo per stupire, ma non per abitare. Ma qualcosa sta cambiando.
Forse è tempo di riscoprire un carattere che, seppure spesso disprezzato, ci può aiutare. La timidezza non è una malattia ma una virtù preziosa che ci insegna a maneggiare il mondo con delicatezza ponendoci molti dubbi e chiedendo permesso prima di agire. In un mondo di sopraffazione sfacciata, la nonviolenza verso le cose è la più grande forza a nostra disposizione. La vera ricchezza dell’architetto timido è data dal saper intervenire con poco, del quale poco non vi è mai penuria, utilizzando la conoscenza, la conservazione dell’esistente e la stratificazione della nuova architettura con cautela, attenzione, affetto, umiltà e intelligenza. La sperimentazione consiste in parte nel lasciare le cose come stanno. Osservare, conoscere e intervenire dopo un lungo periodo di studio, al limite non intervenire per niente come facevano gli antichi con gli esercizi di astinenza. In effetti astenersi in un mondo bulimico è una pratica rivoluzionaria.
Così le azioni della Shy Architecture Association ( associazione per l’architettura timida- www.shyarch.it ) nata all’Accademia di Brera nel 2000 dall’incontro dell’architetto Marco Ermentini , del filosofo Andrea Bortolon, dell’artista Aldo Spoldi , sono provocatorie ( l’invenzione del miracoloso farmaco Timidina), ironiche ( la patente a punti per il restauro ), e meravigliosamente sconclusionate. Ma spesso giocando si può affermare qualche brandello di verità.
In questi primi dieci anni le attività sono state le più disparate: pubblicazione di libri , articoli, mostre, progetti di nuovi edifici e restauri, musiche, convegni, incontri, performance in Italia e all’estero. Si può affermare che il messaggio è stato diffuso e non passa giorno che qualcuno desideri avvicinarsi al pensiero timido. Forse in questo strano momento in cui il vecchio mondo sta morendo ma il nuovo non è ancora nato, il pensiero timido nel mare della vita può essere un vero e proprio pesce d'aprile!
Una cosa è certa. L’architettura uccide: quella timida no! www.shyarch.it
L’esposizione di Seriate è realizzata dall’ASAV in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Seriate è allestita dal 14 al 29 maggio ed è corredata da un apposito catalogo
14
maggio 2011
Marco Ermentini – Architettura timida: esercizi di astinenza
Dal 14 al 29 maggio 2011
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO COMUNALE – Seriate
Seriate, Piazza Angiolo Alebardi, 1, (BERGAMO)
Seriate, Piazza Angiolo Alebardi, 1, (BERGAMO)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 16 alle 19 - domenica 10,30-12 / 16-19
Vernissage
14 Maggio 2011, h 18.30 presso la Sala “VIRGILIO CARBONARI” del Municipio di Seriate.
Autore
Curatore