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Marco Giani – Berliners
Marco Giani presenta la su amostra personale Berliners presso la Galleria Hybrida Contemporanea di Roma. Un’analisi sulla percezione del nostro inconscio, dove la tecnica fotografica viene messa al servizio dello sguardo.
Comunicato stampa
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L’uomo contemporaneo, in special modo quello metropolitano è ormai annichilito dal sistema che lui stesso ha creato. La velocità del quotidiano, esigenza e condizione obbligata, rende difficile alle persone il fermarsi e soffermarsi su ciò che lo circonda. Catturato da questa condizione di velocità il nostro inconscio non è in grado di prender coscienza di questa situazione. Questa stessa fugacità si ripercuote sulla qualità dei rapporti umani.
Le fotografie, attraverso specchi e trasparenze, generano delle superfici che riflettono altri spazi, creando non solo una semplice duplicazione, ma un’infinita moltitudine di richiami e rimandi, di spazi negli spazi, di esperienze nelle esperienze, che riguardano non solo la città e il suo tessuto urbano ma anche l’intimo dei rapporti umani. Così come nel video Berliners, l’artista rallenta il bioritmo della città per rendere visibile ciò che di solito risulta invisibile: la collettività che si trascina anonima e taciturna nel frastuono quotidiano.Quando si fa una fotografia si rappresenta la profondità di campo di una determinata situazione; invece, nel momento in cui poniamo tra il primo piano e lo sfondo un elemento in grado di alterare questa consueta percezione (in questo caso lo specchio), lo strumento fotografico lo avverte come un’alterazione del campo visivo. Generando una frattura questo procedimento causa un differente modo di vedere che influisce sul guardare. Lo specchio pone l’attenzione su particolari che solitamente sfuggono, ma che esistono a pochi metri, a volte a pochi centimetri, da noi.
In queste immagini il senso estetico della composizione si incentra su un’impostazione destabilizzatrice delle linee che si contrappongono tra loro. Lo sguardo rimbalza da una parte all'altra per poi trovare quiete solo nell'immagine riflessa dallo specchio. Immagini speculari in cui chi è riflesso non sa di essere guardato.
In questo caso le opere suggeriscono allo spettatore di recuperare il suo ruolo di osservatore attivo. Giani con la sua particolare visione mostra dei paesaggi emotivi, in cui riusciamo a percepire la città -in questo caso Berlino- completa dei suoi attimi grazie alle mutazioni visive che l’artista ci propone. Alterazioni che portano lo spettatore all’interno di un mondo distorto, in cui però è capace di cogliere quei particolari che solitamente sfuggono al suo occhio distratto, perso nel ritmo frenetico della metropoli.
Bio:
Marco Giani (Napoli, 1973)
Artista italiano residente a Berlino, figura poliedrica attiva da sempre sia nel campo della fotografia che del video. Fonda insieme ad Elena Bellantoni nel 2008 lo spazio espositivo 91mq Art Project Space con sede nella città tedesca.
Dal 2003 ha esposto in numerosi spazi di tutto il mondo:
Guillermo Nuñez Art Gallery, Santiago del Chile; Oblomova, Napoli; Rocca dei Rettori, Benevento, Palazzo Albrizzi, Venezia; Scuderie Aldobrandini, Roma; Richard Sorge Gallery, Berlino; Festival of Video, Music and Time Based Art, Berlino; ArtNeuLand, Berlino; Spazio Corrosivo, Napoli; Galerie Weisser Elefant, Berlino; 4th. International Videoart Festival in Public Spaces, Moskow; Oneminute Film and Video Festival, Aarau; Drome, Roma; Galerie im Rathaus Tempelhof, Berlino; Milton Keynes Gallery, Londra; Museo d’Arte Contemporaneo di Roma -MACRO, Roma; Castel Sant’Elmo, Napoli; Museo in Trastevere, Roma.
15
ottobre 2010
Marco Giani – Berliners
Dal 15 ottobre al 09 novembre 2010
fotografia
Location
HYBRIDA CONTEMPORANEA
Roma, Via Reggio Emilia, 32, (Roma)
Roma, Via Reggio Emilia, 32, (Roma)
Orario di apertura
da martedi a sabato ore 16-20
Vernissage
15 Ottobre 2010, ore 19.00
Sito web
www.marcogiani.com
Autore
Curatore