-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marco Giovani – Doppiogioco
Sabato 18 ottobre alle ore 18,00 s’inaugura presso lo Studio Ercolani di Bologna la personale dell’artista Marco Giovani dal titolo “Doppiogioco”, a cura di Marinella Paderni, con la quale l’artista presenta un nuovo ciclo di opere omonime su tela.
Nella sua ricerca Giovani sviluppa un’interessante riflessione sull’identità degli oggetti prodotti dall’uomo e sulla loro natura, rivelando con una tecnica molto originale una “doppia” immagine delle cose che travalica la loro funzione d’uso e l’immagine mentale che ne abbiamo. Soggetti delle sue opere sono banali oggetti d’uso quotidiano, dei quali l’artista ritrae solo l’ombra prodotta da due fonti luminose e riflessa sulla tela. L’immagine fissata risulta essere una “ripetizione differente” rispetto all’ombra consueta e riconoscibile di quegli oggetti. Attuando uno slittamento percettivo le immagini ritratte acquisiscono una loro identità individuale, una loro vita indipendente dall’immagine d’origine.
In queste opere le cose sono “mutanti” e rivelano attraverso uno sdoppiamento di ombre di diverse tonalità di grigio non un semplice riflesso della loro immagine – una delle tante possibili sfaccettature – ma la realtà di un mondo condizionato dalle apparenze degli eventi, dal doppiogioco di ruoli e situazioni, in cui l’ombra è simbolo di un ostensione dell’oggetto stesso, è “presenza”, nuova entità.
Comun denominatore delle opere esposte è uno stesso oggetto ritratto secondo diverse angolazioni grazie a un “doppiogioco” di luci e di ombre, di vuoti e di pieni fermati sulla tela e ricoperti da un “velo” di plastica opacizzata che crea un effetto “fotografico” e una maggiore distanza tra l’immagine conosciuta dell’oggetto e la sua nuova immagine. Questa serie inedita di opere, intitolata “Doppiogioco”, è uno sviluppo delle precedenti serie “Cosacomedovequando” e “Anticorpo”, in cui Giovani già approfondiva le dinamiche concettuali sul tema della percezione del reale.
Marco Giovani – Doppiogioco
Bologna, Viale Giambattista Ercolani, 5/2, (Bologna)