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Marco Gobbi – The Consommè
terzo intervento della rassegna Usurato (jazzare sul tempo che passa)
Comunicato stampa
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La “vetrina” espositiva del negozio di abiti vintage CLOSET, in via Metauro, 55 a Roma espone a seguito dell’installazione di Eva Gerd e a quella di Chiara Tommasi il terzo intervento della rassegna “Usurato (jazzare sul tempo che passa)”.
Si tratta di un lavoro dell’artista Marco Gobbi di Brescia che decide di ragionare sul tema da un punto di vista concettuale e simbolico.
Marco Gobbi nasce nel 1985, e vive e lavora tra Brescia e Venezia, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. A Roma ha già realizzato il lavoro “Turbinosa”, un’installazione trasformabile realizzata con cartoni e materiali di scarto per lo spazio non convenzionale Condotto C.
Presenta qui, per la Rassegna sull’usurato e sul tempo che passa: “The Consommè”; un lavoro interamente composto da ready made, oggetti usati, decontestualizzati e cambiati di significato.
La nuova composizione crea un nuovo insieme dato in parte dal caso, dal ritrovamento, in parte dall’intuizione del possibile riutilizzo in un nuovo progetto.
Il lavoro di Marco è sia concettuale che di assemblaggio: l’oggetto trovato riguadagna un aurea grazie al suo riutilizzo, o meglio all’innesto in una nuova situazione e in una composizione che altrimenti gli sarebbe stata estranea. L’oggetto è artistico per il messaggio che tramanda e per l’essere stato rinominato. Il gesto semantico quasi alchemico, inventato da Duchamp, ma che vede grandi esponenti nei détournement situazionisti di immagini e parole, negli object trouvé e in tanta storia dell’arte si chiude qui in una composizione assemblata che ci parla appunto anch’essa della rinascita di un oggetto usato.
La vetrina pensata da Gobbi diventa per una settimana rumore, richiamo: gli elementi innestati da Marco chiameranno, non solo jazz-ando, ma in parte rock-and-roll-ando lo spettatore a confrontarsi con una creazione nata dal recupero, dallo cantina, dallo studio, dal pensiero infine.
Si tratta di un lavoro dell’artista Marco Gobbi di Brescia che decide di ragionare sul tema da un punto di vista concettuale e simbolico.
Marco Gobbi nasce nel 1985, e vive e lavora tra Brescia e Venezia, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. A Roma ha già realizzato il lavoro “Turbinosa”, un’installazione trasformabile realizzata con cartoni e materiali di scarto per lo spazio non convenzionale Condotto C.
Presenta qui, per la Rassegna sull’usurato e sul tempo che passa: “The Consommè”; un lavoro interamente composto da ready made, oggetti usati, decontestualizzati e cambiati di significato.
La nuova composizione crea un nuovo insieme dato in parte dal caso, dal ritrovamento, in parte dall’intuizione del possibile riutilizzo in un nuovo progetto.
Il lavoro di Marco è sia concettuale che di assemblaggio: l’oggetto trovato riguadagna un aurea grazie al suo riutilizzo, o meglio all’innesto in una nuova situazione e in una composizione che altrimenti gli sarebbe stata estranea. L’oggetto è artistico per il messaggio che tramanda e per l’essere stato rinominato. Il gesto semantico quasi alchemico, inventato da Duchamp, ma che vede grandi esponenti nei détournement situazionisti di immagini e parole, negli object trouvé e in tanta storia dell’arte si chiude qui in una composizione assemblata che ci parla appunto anch’essa della rinascita di un oggetto usato.
La vetrina pensata da Gobbi diventa per una settimana rumore, richiamo: gli elementi innestati da Marco chiameranno, non solo jazz-ando, ma in parte rock-and-roll-ando lo spettatore a confrontarsi con una creazione nata dal recupero, dallo cantina, dallo studio, dal pensiero infine.
22
luglio 2010
Marco Gobbi – The Consommè
Dal 22 al 30 luglio 2010
arte contemporanea
Location
CLOSET
Roma, Via Metauro, 55, (Roma)
Roma, Via Metauro, 55, (Roma)
Orario di apertura
lun-sab. 10:30-14:30 16:30-20:00
Vernissage
22 Luglio 2010, ore 19
Autore
Curatore