L’ex spazio Finarte ospita la personale dell’artista Marco Guenzi, di volto in volto.
La mostra presenta il percorso di ricerca dell’artista sul tema dell’autoritratto e dell’espressività del volto: un intimo percorso visivo alla scoperta del mondo emotivo del Sé e del lato oscuro (“un-heimlich”) dell’Io, in un gioco di tensioni fra moti dell’animo, identità e inconscio, essere e apparire, temi cruciali della contemporaneità.
Nel lavoro di Guenzi l’autoritratto assume un significato diverso rispetto a quello proposto oggi dai media, il cui l’intento è quello della riproduzione di un’immagine reale, che ci assomigli, o sociale, che vogliamo che gli altri abbiano di noi (come quella che costruiamo attraverso i social network), o ideale, che rispecchi i nostri desideri e si confronti con i nostri idoli.
Dalla serie di grandi tele a olio Naufragio emotivo, dipinte con le dita, alle opere della serie Perturbante Con.turbante, in cui l’artista utilizza disparati materiali organici e inorganici, ai nuovi lavori sperimentali inediti fotografici, la mostra si sviluppa secondo il concetto per cui l’arte è un mezzo di espressione della propria realtà interiore. Attraverso il processo creativo, che assume una valenza catartica, quasi apotropaica, l’artista mette a nudo davanti a sé, come di fronte a uno specchio, la propria immagine, in modo, come dice Stefano Ferrari nel libro Lo specchio dell’Io, da ripercorrere le tappe di formazione del proprio Io e rielaborare le ansie relative al senso di identità; e a trasformarla fino a renderla irriconoscibile e a negarla fino a lasciar visibile solo la propria maschera.

Biografia dell’artista:
Marco Guenzi nasce nel 1969 a Milano, dove vive e lavora come docente universitario e socio di uno studio di grafica e web design.
Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, nel 2001 inizia a dedicarsi alla sperimentazione artistica sotto la guida di Silvia Ortelli, arte-terapeuta di orientamento antroposofico. Successivamente frequenta l’Accademia di belle arti di Brera seguendo un corso di perfezionamento in Terapeutica Artistica. All’esperienza pittorica accosta in questi anni quelle del teatro, del mimo e della danza.
L’artista ha al suo attivo numerose mostre e performance, tra cui si ricordano quelle presso la biblioteca del MART di Trento e Rovereto (2008) e, a Milano, alla Fabbrica del Vapore e alla Triennale (2011).