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Marco Introini / La visione dello spazio / Lettera22
“La museografia di Siza” presenta 37 scatti realizzati da Marco Introini, fotografo italiano specializzato in architettura e paesaggio, dedicati ad un protagonista e originalissimo interprete della progettazione architettonica contemporanea, Álvaro Siza Vieira. “La visione dello spazio” è una mostra sulla fotografia di architettura. Infine, la proiezione del film “Lettera22”, con la regia di Emanuele Piccardo e la sceneggiatura di Chiara Rolandi, dedicato alla figura di Adriano Olivetti, industriale, politico, urbanista, intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro paese.
Comunicato stampa
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Con la mostra “La museografia di Siza”, il CAMeC – Centro per l’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia (p.zza Battisti, 1) realizza nuovamente un’autorevole collaborazione scientifica con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia e con il suo Consiglio Nazionale, che porta nel Centro ligure un’importante rassegna fotografica, a cura di Maddalena D'Alfonso. Essa presenta 37 scatti realizzati da Marco Introini, fotografo italiano specializzato in architettura e paesaggio, dedicati ad un protagonista e originalissimo interprete della progettazione architettonica contemporanea, Álvaro Siza Vieira e a due suoi innovativi contributi in ambito museografico.
Protagonisti delle immagini esposte sono due edifici-simbolo, che ben sintetizzano la poetica e l’approccio progettuale dell’architetto portoghese: si tratta del Museo d’Arte Contemporanea della Fondazione Serralves a Porto (Portogallo) e del Museo- Fondazione Iberê Camargo di Porto Alegre (Brasile). Nel 1991 Siza riceve l’incarico di progettare la sede del Museo d’arte contemporanea Serralves a Porto; nel 1996 cominciano i lavori di realizzazione della struttura. L’edificio rappresenta oggi un riuscito esempio d’integrazione paesaggistica ed architettonica, inglobando il prezioso giardino piantato negli anni Trenta accanto all'edificio in stile art decò di Villa Serralves. Inaugurata nel giugno del 2009, la nuova sede della Fondazione Iberê Camargo, costituisce la prima opera realizzata da Siza in Brasile. La struttura è costituita dalla volumetria irregolare, ed è caratterizzata da un lato ondulato che fronteggia la sponda del fiume Guaiba. L’edificio appare come un blocco chiuso verso l’esterno fatta eccezione per qualche piccola finestra oblunga, che svela il bellissimo paesaggio circostante.
Saranno gli stessi Maddalena d’Alfonso e Marco Introini, in occasione di un incontro con il pubblico, ad ingresso gratuito, mercoledì 17 novembre alle ore 17, ad illustrare l’approccio curatoriale e l’inedita interpretazione fotografica del lavoro museografico di Siza, particolarmente attento a coniugare l’ideazione progettuale con il contesto ambientale e paesaggistico.
Álvaro Siza Vieira nasce a Matosinhos nel 1933. Si laurea all’Università di Oporto nel 1955. Collabora con la cosiddetta “Escola do Porto”, riscoprirendo l’architettura vernacolare portoghese e quella di alcuni maestri come Adolf Loos e soprattutto Alvar Aalto. In ambito museografico, oltre ai due edifici oggetto della mostra, realizza il Museo di Arte Contemporanea a Santiago de Compostela e il Museo d’Arte Contemporanea, MADRE, a Napoli. Nel 1992 riceve il prestigioso Pritzker Prize, seguito lo scorso anno dalla Royal Gold Medal donatagli dal Royal Institute of British Architects. In italiano vengono pubblicate due raccolte di scritti, Scritti di architettura, 1996, e Immaginare l’evidenza, 1998, e, nel 2005, una monografia, Tutte le opere, di Kenneth Frampton.
Accompagna la mostra il volume edito da Electaarchitettura, Álvaro Siza: due musei.
La museografia di Siza
Mostra
promossa da
ISC - Istituzione per i Servizi Culturali
del Comune della Spezia, CAMeC
Presidente
Cinzia Aloisini
Direttore
Marzia Ratti
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
Presidente
Massimo Gallione
Ordine degli Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia
Presidente
Massimiliano Alì
A cura di
Maddalena d’Alfonso
Fotografie di
Marco Introini
Coordinamento tecnico-scientifico
Eleonora Acerbi (CAMeC) e Domenico Podestà (Consiglio Nazionale Architetti)
Per l’Ordine degli Architetti PPC della Spezia
Enrico Ambrosini, Giuseppe Brusacà, Rinaldo Delvigo, Francesco Frassinelli, Alessandra Librale, Riccardo Maria Nardone, Caterina Pegazzano, Davide Perfetti, Giancarlo Ratti, Alessandra Ricci
Con il supporto di:
Colorificio Tirreno spa
Sernav srl – Agenzia Marittima e Doganale
Liguria Vintage
Kerakoll
Con la mostra fotografica “La visione dello spazio” il CAMeC – Centro per l’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia (p.zza Battisti, 1) rinnova la sua collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia e con il suo Consiglio Nazionale, grazie al cui contributo e impegno, un’ampia raccolta (circa 70 pezzi) di fotografie diversamente riconducibili alla visione e al concetto di architettura viene esposta al secondo piano del Centro. Ideata e realizzata da Roberto Mutti, critico, giornalista e curatore che da molti anni si dedica all’esegesi e all’insegnamento del linguaggio e della storia della fotografia, la rassegna accosta 7 autori e altrettante interpretazioni del mezzo fotografico e del tema suggerito: Gabriele Basilico, Stefania Beretta, John Davies, Franco Donaggio, Maurizio Galimberti, Margherita Spiluttini, Vlàdimir Sutiàghin.
L’opening di giovedì 14 è arricchito dalla presenza dello stesso Roberto Mutti: una preziosa occasione per approfondire i contenuti e il progetto curatoriale della mostra. Così il curatore a questo proposito: “Questa mostra non è stata realizzata con l’intento di presentare un panorama esaustivo dell’attuale situazione internazionale della fotografia di architettura, operazione troppo ambiziosa ma anche inadeguata perché oggi è evidente che la caduta degli steccati fra i generi rende sempre più difficile distinguere la fotografia di architettura e di paesaggio da quella più generalmente definita come creativa. Abbiamo così voluto accostare autori differenti per formazione e scelte espressive che si sono misurati con questo tema nei modi più diversi operando una scelta volutamente insolita e, forse, anche un poco spiazzante. Accanto alle immagini lineari di autori ormai classici come l’italiano Gabriele Basilico e l’inglese John Davies compaiono, infatti, quelle spettacolari di Margherita Spiluttini, fotografa austriaca nota per le sue immagini di interni ma che qui presenta il risultato di una ricerca sul rapporto fra elementi architettonici e paesaggio naturale. La svizzera Stefania Beretta si è misurata con il tema della città, facendo ricorso a una doppia lettura parallela – il sopra e il sotto – che si ritrova in dittici dal sapore metaforico. Al bielorusso Vlàdimir Sutiàghin è affidato il compito di evocare un passato che nella sua terra è, invece, un ben connotato presente: le sue fotografie descrivono un mondo che conserva l’atmosfera di una grandiosità antica. Completamente opposte sono le ricerche di due italiani che affrontano il tema in un modo particolarmente originale: Maurizio Galimberti interpretando le architetture in un gioco di composizioni e scomposizioni di piani, Franco Donaggio inventando un tessuto urbano carico di suggestioni surreali”.
Accompagna la mostra il volume edito da ICAR, La visione dello spazio, fotografia come architettura.
La visione dello spazio
Mostra
promossa da
ISC - Istituzione per i Servizi Culturali
del Comune della Spezia, CAMeC
Presidente
Cinzia Aloisini
Direttore
Marzia Ratti
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
Presidente
Massimo Gallione
Ordine degli Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia
Presidente
Massimiliano Alì
A cura di
Roberto Mutti
Coordinamento tecnico-scientifico
Eleonora Acerbi (CAMeC) e Domenico Podestà (Consiglio Nazionale Architetti)
Per l’Ordine degli Architetti PPC della Spezia
Enrico Ambrosini, Giuseppe Brusacà, Rinaldo Delvigo, Francesco Frassinelli, Alessandra Librale, Riccardo Maria Nardone, Caterina Pegazzano, Davide Perfetti, Giancarlo Ratti, Alessandra Ricci
Con il supporto di:
Colorificio Tirreno spa
Sernav srl – Agenzia Marittima e Doganale
Liguria Vintage
Kerakoll
Nell’ambito della rinnovata collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia e con il suo Consiglio Nazionale, accanto alle esposizioni fotografiche “La museografia di Siza” e “La visione dello spazio”, ospitate rispettivamente al primo e secondo piano del Centro, il CAMeC presenta, in Auditorium, il film “Lettera22”, con la regia di Emanuele Piccardo e la sceneggiatura di Chiara Rolandi, dedicato alla figura di Adriano Olivetti, industriale, politico, urbanista, intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro paese.
"Lettera22" è il racconto di una straordinaria avventura umana, industriale, culturale e progettuale attraverso le opere rimaste, le architetture, e diversi contributi testimoniali che delineano la complessa e poliedrica personalità dell’imprenditore, dell’ingegnere e del politico: gli intellettuali Franco Ferrarotti, Luciano Gallino, Furio Colombo; gli architetti Annibale Fiocchi, Aimaro Isola ed Eduardo Vittoria; le figlie di Adriano, Lidia e Laura; gli operai e i funzionari dell’azienda.
Il documentario è stato premiato come miglior film sull’Architettura nell’ambito del XXIX Asolo International Art Festival (27 agosto – 5 settembre 2010).
Sarà lo stesso regista del documentario, Emanuele Piccardo, architetto e fotografo, oltre che filmaker, insieme a Brunetto De Batté, studioso e pubblicista, docente presso la Facoltà di Architettura di Genova, ad illustrare le ragioni di questa produzione ed introdurne la visione, in occasione di un incontro con il pubblico, ad ingresso gratuito, mercoledì 10 novembre alle ore 17.
SCHEDA TECNICA
Lettera22
Regia di Emanuele Piccardo, 2009, 46', soggetto di Emanuele Piccardo, sceneggiatura di Chiara Rolandi, musiche di Tiziano Lucci, montaggio di Giorgia Villa, fotografia di Emanuele Piccardo, suono di Marcos Molina e Paolo Segat, produzione Plug_in (Emanuele Piccardo, Luisa Siotto, Alessandro Lanzetta)
Lettera22 è stato sostenuto da:
Fondazione Adriano Olivetti (Patrocinio), Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori, Do.Co.Mo.Mo Italia (Patrocinio), Alma Mater Studiorum - Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Torino, Fondazione Ordine Architetti Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Torino, Ordine Architetti Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Genova, AXA Assicurazioni
Lettera22 presso il CAMeC della Spezia grazie a:
ISC – Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia, CAMeC
Presidente
Cinzia Aloisini
Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori
Presidente
Massimo Gallione
Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Spezia
Presidente
Massimiliano Alì
Coordinamento tecnico-scientifico
Eleonora Acerbi (CAMeC) e Domenico Podestà (Consiglio Nazionale Architetti)
Per l’Ordine degli Architetti PPC della Spezia
Enrico Ambrosini, Giuseppe Brusacà, Rinaldo Delvigo, Francesco Frassinelli, Alessandra Librale, Riccardo Maria Nardone, Caterina Pegazzano, Davide Perfetti, Giancarlo Ratti, Alessandra Ricci
Con il supporto di:
Colorificio Tirreno spa
Sernav srl – Agenzia Marittima e Doganale
Liguria Vintage
Kerakoll
Protagonisti delle immagini esposte sono due edifici-simbolo, che ben sintetizzano la poetica e l’approccio progettuale dell’architetto portoghese: si tratta del Museo d’Arte Contemporanea della Fondazione Serralves a Porto (Portogallo) e del Museo- Fondazione Iberê Camargo di Porto Alegre (Brasile). Nel 1991 Siza riceve l’incarico di progettare la sede del Museo d’arte contemporanea Serralves a Porto; nel 1996 cominciano i lavori di realizzazione della struttura. L’edificio rappresenta oggi un riuscito esempio d’integrazione paesaggistica ed architettonica, inglobando il prezioso giardino piantato negli anni Trenta accanto all'edificio in stile art decò di Villa Serralves. Inaugurata nel giugno del 2009, la nuova sede della Fondazione Iberê Camargo, costituisce la prima opera realizzata da Siza in Brasile. La struttura è costituita dalla volumetria irregolare, ed è caratterizzata da un lato ondulato che fronteggia la sponda del fiume Guaiba. L’edificio appare come un blocco chiuso verso l’esterno fatta eccezione per qualche piccola finestra oblunga, che svela il bellissimo paesaggio circostante.
Saranno gli stessi Maddalena d’Alfonso e Marco Introini, in occasione di un incontro con il pubblico, ad ingresso gratuito, mercoledì 17 novembre alle ore 17, ad illustrare l’approccio curatoriale e l’inedita interpretazione fotografica del lavoro museografico di Siza, particolarmente attento a coniugare l’ideazione progettuale con il contesto ambientale e paesaggistico.
Álvaro Siza Vieira nasce a Matosinhos nel 1933. Si laurea all’Università di Oporto nel 1955. Collabora con la cosiddetta “Escola do Porto”, riscoprirendo l’architettura vernacolare portoghese e quella di alcuni maestri come Adolf Loos e soprattutto Alvar Aalto. In ambito museografico, oltre ai due edifici oggetto della mostra, realizza il Museo di Arte Contemporanea a Santiago de Compostela e il Museo d’Arte Contemporanea, MADRE, a Napoli. Nel 1992 riceve il prestigioso Pritzker Prize, seguito lo scorso anno dalla Royal Gold Medal donatagli dal Royal Institute of British Architects. In italiano vengono pubblicate due raccolte di scritti, Scritti di architettura, 1996, e Immaginare l’evidenza, 1998, e, nel 2005, una monografia, Tutte le opere, di Kenneth Frampton.
Accompagna la mostra il volume edito da Electaarchitettura, Álvaro Siza: due musei.
La museografia di Siza
Mostra
promossa da
ISC - Istituzione per i Servizi Culturali
del Comune della Spezia, CAMeC
Presidente
Cinzia Aloisini
Direttore
Marzia Ratti
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
Presidente
Massimo Gallione
Ordine degli Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia
Presidente
Massimiliano Alì
A cura di
Maddalena d’Alfonso
Fotografie di
Marco Introini
Coordinamento tecnico-scientifico
Eleonora Acerbi (CAMeC) e Domenico Podestà (Consiglio Nazionale Architetti)
Per l’Ordine degli Architetti PPC della Spezia
Enrico Ambrosini, Giuseppe Brusacà, Rinaldo Delvigo, Francesco Frassinelli, Alessandra Librale, Riccardo Maria Nardone, Caterina Pegazzano, Davide Perfetti, Giancarlo Ratti, Alessandra Ricci
Con il supporto di:
Colorificio Tirreno spa
Sernav srl – Agenzia Marittima e Doganale
Liguria Vintage
Kerakoll
Con la mostra fotografica “La visione dello spazio” il CAMeC – Centro per l’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia (p.zza Battisti, 1) rinnova la sua collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia e con il suo Consiglio Nazionale, grazie al cui contributo e impegno, un’ampia raccolta (circa 70 pezzi) di fotografie diversamente riconducibili alla visione e al concetto di architettura viene esposta al secondo piano del Centro. Ideata e realizzata da Roberto Mutti, critico, giornalista e curatore che da molti anni si dedica all’esegesi e all’insegnamento del linguaggio e della storia della fotografia, la rassegna accosta 7 autori e altrettante interpretazioni del mezzo fotografico e del tema suggerito: Gabriele Basilico, Stefania Beretta, John Davies, Franco Donaggio, Maurizio Galimberti, Margherita Spiluttini, Vlàdimir Sutiàghin.
L’opening di giovedì 14 è arricchito dalla presenza dello stesso Roberto Mutti: una preziosa occasione per approfondire i contenuti e il progetto curatoriale della mostra. Così il curatore a questo proposito: “Questa mostra non è stata realizzata con l’intento di presentare un panorama esaustivo dell’attuale situazione internazionale della fotografia di architettura, operazione troppo ambiziosa ma anche inadeguata perché oggi è evidente che la caduta degli steccati fra i generi rende sempre più difficile distinguere la fotografia di architettura e di paesaggio da quella più generalmente definita come creativa. Abbiamo così voluto accostare autori differenti per formazione e scelte espressive che si sono misurati con questo tema nei modi più diversi operando una scelta volutamente insolita e, forse, anche un poco spiazzante. Accanto alle immagini lineari di autori ormai classici come l’italiano Gabriele Basilico e l’inglese John Davies compaiono, infatti, quelle spettacolari di Margherita Spiluttini, fotografa austriaca nota per le sue immagini di interni ma che qui presenta il risultato di una ricerca sul rapporto fra elementi architettonici e paesaggio naturale. La svizzera Stefania Beretta si è misurata con il tema della città, facendo ricorso a una doppia lettura parallela – il sopra e il sotto – che si ritrova in dittici dal sapore metaforico. Al bielorusso Vlàdimir Sutiàghin è affidato il compito di evocare un passato che nella sua terra è, invece, un ben connotato presente: le sue fotografie descrivono un mondo che conserva l’atmosfera di una grandiosità antica. Completamente opposte sono le ricerche di due italiani che affrontano il tema in un modo particolarmente originale: Maurizio Galimberti interpretando le architetture in un gioco di composizioni e scomposizioni di piani, Franco Donaggio inventando un tessuto urbano carico di suggestioni surreali”.
Accompagna la mostra il volume edito da ICAR, La visione dello spazio, fotografia come architettura.
La visione dello spazio
Mostra
promossa da
ISC - Istituzione per i Servizi Culturali
del Comune della Spezia, CAMeC
Presidente
Cinzia Aloisini
Direttore
Marzia Ratti
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
Presidente
Massimo Gallione
Ordine degli Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia
Presidente
Massimiliano Alì
A cura di
Roberto Mutti
Coordinamento tecnico-scientifico
Eleonora Acerbi (CAMeC) e Domenico Podestà (Consiglio Nazionale Architetti)
Per l’Ordine degli Architetti PPC della Spezia
Enrico Ambrosini, Giuseppe Brusacà, Rinaldo Delvigo, Francesco Frassinelli, Alessandra Librale, Riccardo Maria Nardone, Caterina Pegazzano, Davide Perfetti, Giancarlo Ratti, Alessandra Ricci
Con il supporto di:
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Sernav srl – Agenzia Marittima e Doganale
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Nell’ambito della rinnovata collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Spezia e con il suo Consiglio Nazionale, accanto alle esposizioni fotografiche “La museografia di Siza” e “La visione dello spazio”, ospitate rispettivamente al primo e secondo piano del Centro, il CAMeC presenta, in Auditorium, il film “Lettera22”, con la regia di Emanuele Piccardo e la sceneggiatura di Chiara Rolandi, dedicato alla figura di Adriano Olivetti, industriale, politico, urbanista, intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro paese.
"Lettera22" è il racconto di una straordinaria avventura umana, industriale, culturale e progettuale attraverso le opere rimaste, le architetture, e diversi contributi testimoniali che delineano la complessa e poliedrica personalità dell’imprenditore, dell’ingegnere e del politico: gli intellettuali Franco Ferrarotti, Luciano Gallino, Furio Colombo; gli architetti Annibale Fiocchi, Aimaro Isola ed Eduardo Vittoria; le figlie di Adriano, Lidia e Laura; gli operai e i funzionari dell’azienda.
Il documentario è stato premiato come miglior film sull’Architettura nell’ambito del XXIX Asolo International Art Festival (27 agosto – 5 settembre 2010).
Sarà lo stesso regista del documentario, Emanuele Piccardo, architetto e fotografo, oltre che filmaker, insieme a Brunetto De Batté, studioso e pubblicista, docente presso la Facoltà di Architettura di Genova, ad illustrare le ragioni di questa produzione ed introdurne la visione, in occasione di un incontro con il pubblico, ad ingresso gratuito, mercoledì 10 novembre alle ore 17.
SCHEDA TECNICA
Lettera22
Regia di Emanuele Piccardo, 2009, 46', soggetto di Emanuele Piccardo, sceneggiatura di Chiara Rolandi, musiche di Tiziano Lucci, montaggio di Giorgia Villa, fotografia di Emanuele Piccardo, suono di Marcos Molina e Paolo Segat, produzione Plug_in (Emanuele Piccardo, Luisa Siotto, Alessandro Lanzetta)
Lettera22 è stato sostenuto da:
Fondazione Adriano Olivetti (Patrocinio), Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori, Do.Co.Mo.Mo Italia (Patrocinio), Alma Mater Studiorum - Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Torino, Fondazione Ordine Architetti Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Torino, Ordine Architetti Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Genova, AXA Assicurazioni
Lettera22 presso il CAMeC della Spezia grazie a:
ISC – Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia, CAMeC
Presidente
Cinzia Aloisini
Consiglio Nazionale degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori
Presidente
Massimo Gallione
Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Spezia
Presidente
Massimiliano Alì
Coordinamento tecnico-scientifico
Eleonora Acerbi (CAMeC) e Domenico Podestà (Consiglio Nazionale Architetti)
Per l’Ordine degli Architetti PPC della Spezia
Enrico Ambrosini, Giuseppe Brusacà, Rinaldo Delvigo, Francesco Frassinelli, Alessandra Librale, Riccardo Maria Nardone, Caterina Pegazzano, Davide Perfetti, Giancarlo Ratti, Alessandra Ricci
Con il supporto di:
Colorificio Tirreno spa
Sernav srl – Agenzia Marittima e Doganale
Liguria Vintage
Kerakoll
14
ottobre 2010
Marco Introini / La visione dello spazio / Lettera22
Dal 14 ottobre al 21 novembre 2010
fotografia
arte contemporanea
incontro - conferenza
arte contemporanea
incontro - conferenza
Location
CAMEC – CENTRO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 / 15-19, domenica e festivi 11-19, chiuso lunedì
Vernissage
14 Ottobre 2010, ore 17
Editore
ELECTA
Autore
Curatore