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Marco La Rocca – Dear Money,
“Dear Money,” mostra di Marco La Rocca. Una felicità di nome Godot, testo di Jessica Genova
Comunicato stampa
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“Dear Money,” mostra di Marco La Rocca
A cura di Felice Terrabuio
Casa 900, Via Aliprandi 3, Monza
23 aprile – 14 maggio 2016
Inaugurazione sabato 23 aprile 2016 dalle h 18
Orari da mercoledì a sabato dalle h 17/19
Altri orari su appuntamento +39 348 516 6434
Una felicità di nome Godot, testo di Jessica Genova
Ogni essere umano, di ogni tempo, cultura, condizione economica, è accomunato agli altri da una medesima brama: la Felicità. E non importa in cosa noi la identifichiamo, perché saremo sempre attratti verso di essa, come se fossimo segnati da una legge di interazione gravitazionale con la medesima.
La domanda “Che cos'è la Felicità?” genera un dialogo socratico, talvolta, concludendosi con una reductio ad absurdum.
Oggi, come ieri, è opportuno domandarsi se le ricchezze, i beni materiali, il denaro coincidano con il nostro senso e la nostra percezione di quel fine ultimo.
“I soldi non fanno la Felicità” è un luogo comune, ma con Easterlin ed il suo paradosso, diviene scienza.
La relazione che si instaura tra reddito e felicità auto-percepita non cresce nel tempo. Ad un certo punto, ogni ricchezza in più non solo non aumenta la felicità, ma l'andamento si inverte e la felicità decresce.
La stessa economia ci ricorda l’importanza del bene relazionale, inteso come fine. La relazione è il bene. È una relazione che non si definisce come incontro di interessi, ma di gratuità.
Le relazioni, costruite mediante l’interazione tra persone, avvengono all’interno di un ulteriore rapporto, quello tra Uomo-Natura.
L’immagine di una Natura che ci riporta in quell’ideale di paradiso perduto tanto caro a Gauguin. La bellezza della Natura, tuttavia, appare sopraffatta dalla volontà dell’Uomo. Un equilibrio precario.
L’impatto dell’uomo sulla Natura è riconosciuto come allarmante: sconvolge gli ecosistemi.
Viviamo in un mondo ove “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”. Ci serviamo dell’ambiente circostante per dar vita alle nostre creazioni, dimenticandoci che tutto ha un prezzo. Ebbene sì, il prezzo inteso come valore economico di un bene, il prezzo che dobbiamo pagare per aver sfruttato il nostro ecosistema.
Una domanda: ne è valsa la pena?
Marco La Rocca (1991) Vive e lavora a Carnate (MB), Italia
marcolarocca.art@gmail.com www.marcolaroccaa.wix.com/artist (con 2 a) Marco La Rocca è su facebook
A cura di Felice Terrabuio
Casa 900, Via Aliprandi 3, Monza
23 aprile – 14 maggio 2016
Inaugurazione sabato 23 aprile 2016 dalle h 18
Orari da mercoledì a sabato dalle h 17/19
Altri orari su appuntamento +39 348 516 6434
Una felicità di nome Godot, testo di Jessica Genova
Ogni essere umano, di ogni tempo, cultura, condizione economica, è accomunato agli altri da una medesima brama: la Felicità. E non importa in cosa noi la identifichiamo, perché saremo sempre attratti verso di essa, come se fossimo segnati da una legge di interazione gravitazionale con la medesima.
La domanda “Che cos'è la Felicità?” genera un dialogo socratico, talvolta, concludendosi con una reductio ad absurdum.
Oggi, come ieri, è opportuno domandarsi se le ricchezze, i beni materiali, il denaro coincidano con il nostro senso e la nostra percezione di quel fine ultimo.
“I soldi non fanno la Felicità” è un luogo comune, ma con Easterlin ed il suo paradosso, diviene scienza.
La relazione che si instaura tra reddito e felicità auto-percepita non cresce nel tempo. Ad un certo punto, ogni ricchezza in più non solo non aumenta la felicità, ma l'andamento si inverte e la felicità decresce.
La stessa economia ci ricorda l’importanza del bene relazionale, inteso come fine. La relazione è il bene. È una relazione che non si definisce come incontro di interessi, ma di gratuità.
Le relazioni, costruite mediante l’interazione tra persone, avvengono all’interno di un ulteriore rapporto, quello tra Uomo-Natura.
L’immagine di una Natura che ci riporta in quell’ideale di paradiso perduto tanto caro a Gauguin. La bellezza della Natura, tuttavia, appare sopraffatta dalla volontà dell’Uomo. Un equilibrio precario.
L’impatto dell’uomo sulla Natura è riconosciuto come allarmante: sconvolge gli ecosistemi.
Viviamo in un mondo ove “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”. Ci serviamo dell’ambiente circostante per dar vita alle nostre creazioni, dimenticandoci che tutto ha un prezzo. Ebbene sì, il prezzo inteso come valore economico di un bene, il prezzo che dobbiamo pagare per aver sfruttato il nostro ecosistema.
Una domanda: ne è valsa la pena?
Marco La Rocca (1991) Vive e lavora a Carnate (MB), Italia
marcolarocca.art@gmail.com www.marcolaroccaa.wix.com/artist (con 2 a) Marco La Rocca è su facebook
23
aprile 2016
Marco La Rocca – Dear Money,
Dal 23 aprile al 14 maggio 2016
arte contemporanea
Location
CASA NOVECENTO MONZA
Monza, Via Aliprandi Pinalla, 3, (Monza E Brianza)
Monza, Via Aliprandi Pinalla, 3, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 17-19
Altri orari su appuntamento +39 348 516 6434
Vernissage
23 Aprile 2016, ore 18.00
Autore
Curatore