Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marco Lanza – Futuro Remoto
Futuro Remoto si compone di quindici immagini di grande formato realizzate nei depositi dei principali musei italiani.
Le opere cercano di dare forma e senso universale ai reperti custoditi attraverso inquadrature e colori che scaturiscono dall’incontro tra luce e materia, il corpo e la polvere.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
All’interno della rassegna IN-CUB-AZIONI, CUBO Centro Unipol Bologna, dal 18 ottobre al 14 gennaio 2017, presenta il progetto fotografico di Marco Lanza “FUTURO REMOTO. Immagini dai depositi dei musei italiani”, a cura di Luca Farulli in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze.
L’esposizione Futuro Remoto si compone di quindici immagini di grande formato realizzate da Marco Lanza nei depositi dei principali musei italiani (Pompei, Napoli, Firenze, Milano, Torino).
Le opere, realizzate attraverso il linguaggio della fotografia, cercano di dare forma e senso universale ai reperti custoditi nei depositi dei Musei attraverso le inquadrature e i colori che scaturiscono dall’incontro tra la luce e la materia, il corpo e la polvere.
La mostra si presenta come il viaggio nell’altro stato delle cose nel quale le opere d’arte, i reperti archeologici, i prodotti del fare umano, in esso riparati, si danno a vedere, uscendo dalla vita separata che usualmente li caratterizza. Le fotografie di Marco Lanza sottolineano il valore affettivo posseduto da queste cose con tracce di vita passata, le quali divengono, così, immagini attive, in grado di veicolare un’esperienza personale, intima del colore del tempo.
Gli spazi abbandonati dei depositi sono oggi oggetto di rigenerazione culturale dove è possibile recuperare la memoria; la storia è infatti anche storia di modalità di lavoro, di gesti.
Per questo recupero è necessario attivare l’immaginazione come mezzo di appropriazione del futuro, vera sfida dei nostri giorni.
“Ancora, però, non abbiamo tratto tutto il possibile dai depositi in immagine di Marco Lanza. Attentamente guardate, queste fotografie son immagini senza piedistallo. Esse fanno tesoro della loro indisciplina, in quanto si congedano, per così dire, dal deposito di appartenenza, si librano leggere su di esso. Frammenti di tempo senza fissa dimora, sottoposte, come un fantasma condannato all’immortalità, a vagare nel tempo in andirivieni, tali cose del deposito in immagine si offrono, grazie al linguaggio di Lanza, come frammenti di cultura in circolazione, come bacino atmosferico, come vademecum di una identità in via di formazione: intersoggettiva, interculturale, intertemporale, esplorativa. Futuro remoto.” Scrive Luca Farulli nel testo in catalogo.
Mercoledì 23 novembre, alle ore 18:00, incontro con l’artista Marco Lanza e con il curatore Luca Farulli, docente di Estetica all’ Accademia di Brera e all’Università di Stoccarda. Interverranno Guido Chelazzi, presidente del Museo di Storia Naturale Università degli Studi di Firenze e Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Seguirà una performance video - musicale del duo Pastis, Marco e Saverio Lanza.
Le opere video realizzate da Marco Lanza assieme al fratello Saverio, musicista, sono capaci di trasportare, per un attimo, il visitatore nell’orizzonte di vita che segna le opere nei depositi. L’atmosfera del deposito è, qui, realizzata da un montaggio ritmico e musicale, come si trattasse di movenze di danza.
Realizzato dal Gruppo Unipol in occasione dei 50 anni di attività, CUBO rappresenta e sintetizza in forma artistica, tecnologica e documentale la storia, l’identità e i valori sociali del Gruppo.
CUBO è un luogo aperto a tutti che, attraverso percorsi interattivi, animati e altamente tecnologici, consente di vivere esperienze legate alla cultura, all’arte, alla sicurezza e all’innovazione.
L’esposizione Futuro Remoto si compone di quindici immagini di grande formato realizzate da Marco Lanza nei depositi dei principali musei italiani (Pompei, Napoli, Firenze, Milano, Torino).
Le opere, realizzate attraverso il linguaggio della fotografia, cercano di dare forma e senso universale ai reperti custoditi nei depositi dei Musei attraverso le inquadrature e i colori che scaturiscono dall’incontro tra la luce e la materia, il corpo e la polvere.
La mostra si presenta come il viaggio nell’altro stato delle cose nel quale le opere d’arte, i reperti archeologici, i prodotti del fare umano, in esso riparati, si danno a vedere, uscendo dalla vita separata che usualmente li caratterizza. Le fotografie di Marco Lanza sottolineano il valore affettivo posseduto da queste cose con tracce di vita passata, le quali divengono, così, immagini attive, in grado di veicolare un’esperienza personale, intima del colore del tempo.
Gli spazi abbandonati dei depositi sono oggi oggetto di rigenerazione culturale dove è possibile recuperare la memoria; la storia è infatti anche storia di modalità di lavoro, di gesti.
Per questo recupero è necessario attivare l’immaginazione come mezzo di appropriazione del futuro, vera sfida dei nostri giorni.
“Ancora, però, non abbiamo tratto tutto il possibile dai depositi in immagine di Marco Lanza. Attentamente guardate, queste fotografie son immagini senza piedistallo. Esse fanno tesoro della loro indisciplina, in quanto si congedano, per così dire, dal deposito di appartenenza, si librano leggere su di esso. Frammenti di tempo senza fissa dimora, sottoposte, come un fantasma condannato all’immortalità, a vagare nel tempo in andirivieni, tali cose del deposito in immagine si offrono, grazie al linguaggio di Lanza, come frammenti di cultura in circolazione, come bacino atmosferico, come vademecum di una identità in via di formazione: intersoggettiva, interculturale, intertemporale, esplorativa. Futuro remoto.” Scrive Luca Farulli nel testo in catalogo.
Mercoledì 23 novembre, alle ore 18:00, incontro con l’artista Marco Lanza e con il curatore Luca Farulli, docente di Estetica all’ Accademia di Brera e all’Università di Stoccarda. Interverranno Guido Chelazzi, presidente del Museo di Storia Naturale Università degli Studi di Firenze e Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Seguirà una performance video - musicale del duo Pastis, Marco e Saverio Lanza.
Le opere video realizzate da Marco Lanza assieme al fratello Saverio, musicista, sono capaci di trasportare, per un attimo, il visitatore nell’orizzonte di vita che segna le opere nei depositi. L’atmosfera del deposito è, qui, realizzata da un montaggio ritmico e musicale, come si trattasse di movenze di danza.
Realizzato dal Gruppo Unipol in occasione dei 50 anni di attività, CUBO rappresenta e sintetizza in forma artistica, tecnologica e documentale la storia, l’identità e i valori sociali del Gruppo.
CUBO è un luogo aperto a tutti che, attraverso percorsi interattivi, animati e altamente tecnologici, consente di vivere esperienze legate alla cultura, all’arte, alla sicurezza e all’innovazione.
18
ottobre 2016
Marco Lanza – Futuro Remoto
Dal 18 ottobre 2016 al 14 gennaio 2017
fotografia
Location
C.U.BO
Bologna, Piazza Sergio Viera De Melloo, 3/5, (Bologna)
Bologna, Piazza Sergio Viera De Melloo, 3/5, (Bologna)
Orario di apertura
Lunedì 14:00 – 19:00
Martedì 9:30 – 23:30
Mercoledì, Giovedì,Venerdì 9:30 – 20:00
Sabato 14:30 – 20:00
Domenica chiuso
Vernissage
18 Ottobre 2016, h 18:00
Autore
Curatore