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Marco Lodola – Luminosa è la pittura
Nella mostra palermitana presso la Galleria Caffè Guerbois, dal titolo “Luminosa è la pittura” dipinti recenti e alcune “luminose”, ovvero i light box con figure tratte dal mondo della danza e del gioco.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LE PIN UP DI MARCO LODOLA A PALERMO
I lavori «trucidi» e laccati di Marco Lodola, «falso artista», «elettricista», «tamarro»,
eppure acclamato alla Biennale di Venezia come icona Pop, saranno in mostra a
Palermo il prossimo sabato 23 ottobre, alla Galleria d’arte Caffè Guerbois di via
Valdemone, 35. I visitatori potranno anche assistere e prestarsi ad uno shooting set
artistico, ispirato alle scatole luminose di Lodola. Attraverso un buco della serratura,
alto 2 metri per 1,20, le modelle dell’agenzia Hostess modelle, finaliste del casting
realizzato dal mensile Palermo in Tasca, saranno ritratte dal fotografo Fabrizio Dia
nell’interpretazione delle famose Pin up dell’artista pavese. Ore 18,00, ingresso libero.
Nella mostra palermitana presso la Galleria Caffè Guerbois, dal titolo "Luminosa è la pittura" dipinti
recenti e alcune "luminose", ovvero i light box con figure tratte dal mondo della danza e del gioco.
LODOLA ATTRAVERSO LE PAROLE DI…
«Marco Lodola ha fallito la sua missione nella vita. Prima di nascere si era prefisso di diventare un grande
musicista … si deve accontentare di essere un artista che ha creato solo un suo stile unico» (Red
Ronnie)
«Diavolo di un Marco Lodola! … dopo aver visto le opere di questo Lodola me ne sono innamorato (delle
opere, non di Lodola…) … ho capito la grandezza del suo “lodolismo” (…essenza dell’Arte Lodoliana; un
po’ come il magnete ed il magnetismo, il pacifico ed il pacifismo…eccetera). Lodola con le sue sculture
meravigliose “cala il secchio dei ricordi con la fune della cultura nel pozzo della fantasia”. Diavolo di un
uomo dove la trovi tutta quella fantasia!»(Renzo Arbore)
«…Lodola rema. Rema con forza e con la convinzione che l’innovazione stia in altri materiali, nella luce
elettrica e nei led, nell’estetica visiva che sorge dal fumetto e dalla pubblicità, …. Ma soprattutto crede
che l’opera debba vivere in mezzo alla gente debba partecipare ad un gioco collettivo. E ci riesce…»
(Philippe Daverio)
«Quello che ci fa vedere più di frequente sono i miti dell’inconscio collettivo nell’era massmediatica, la
musica, il cinema, senza idealizzarli, ma anzi trattandoli in modo divertito e divertente, basta che il tutto
si dia sempre come un gioco. È questa anche la “popolarità” di Lodola, vocazione anti-intellettualistica a
rivolgersi allo stesso pubblico a cui si rivolge il cinema, la televisione, la pubblicità, la musica delle
rockstar…» (Vittorio Sgarbi)
Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia). E' attualmente uno
degli artisti più noti e più presenti sul mercato italiano. Nel
2009 è stato invitato da Luca Beatrice (critico d'arte e
curatore del Padiglione Italiano della Biennale del 2009) a
realizzare una installazione luminosa di grande effetto,
all'interno del Padiglione Italiano della Biennale di Venezia.
Si trattava di grandi ballerini/e in plexiglas con dei circuiti
luminosi. Molti hanno scritto sull'opera di Marco Lodola:
oltre ai più importanti critici (Vittorio Sgarbi, Achille Bonito
Oliva, Philippe Daverio, Gillo Dorfles). E sono numerose le
personalità della cultura e dello spettacolo che si sono
avvicinate al mondo dell'artista, con saggi e scritti. Tra essi ricordiamo lo scrittore
Alberto Busi e il musicista Renzo Arbore. E' presente nelle più importanti gallerie
d'arte contemporanea e nei maggiori musei. Numerose inoltre le collezioni private
che ospitano sue opere. Dal 2009 fa parte degli artisti della scuderia di Lele Mora.
Tra le opere: I cosiddetti Light box (scatole luminose) sono spesso ballerini, figure in
movimento, oppure personaggi spensierati seduti in Vespa, o su auto fiammanti.
Lodola è artista Pop, un artista del proprio tempo e lo dimostra sia nei suoi soggetti
che nella realizzazione, che supera il solo concetto di pittura. Anche per questo è stato
scelto da grandi case produttrici, per interessanti collaborazioni. Ha partecipato ad
esposizioni e progetti per industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Titan,
Grafoplast, Harley Davidson, Ducati, Riva, Illy (collana di tazzine d'autore),
Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri, I Mirabili, Shenker, Seat.
Nel 2001 è stato incaricato di curare l'immagine del Carnevale di Venezia. Nel 2005
ha realizzato un manifesto per le Olimpiadi invernali di Torino, una collezione di
mobili per Mirabili, la maglia rosa per l'88° Giro d'Italia, il logo per la trasmissione
"Speciale per voi..." di Renzo Arbore, nonché la nuova immagine di Roxy bar per
Red Ronnie. Nel 2007 realizza il logo per i 50 anni dell’ARCI e l’immagine del 70°
Maggio Fiorentino, il logo per i Miti della Musica per la Volkswagen, l’immagine per
i 100 anni di Fiat Avio e i 110 anni della fondazione della Juventus, e il marchio Air
One. Nel 2008 allestisce la facciata dell’Ariston e del Casinò in occasione del 58°
Festival di San Remo.
Le impronte di Lodola a Palermo. Nel 2000 Lodola, da sempre legato al tema della
danza, è stato incaricato dal Teatro Massimo di Palermo di realizzare «Gli avidi
lumi», quattro totem luminosi alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove
opere in cartellone. Tali opere erano collocate in varie piazze e spazi palermitani. Nello
stesso anno ha realizzato tutti i manifesti della stagione lirica del Teatro Massimo.
I lavori «trucidi» e laccati di Marco Lodola, «falso artista», «elettricista», «tamarro»,
eppure acclamato alla Biennale di Venezia come icona Pop, saranno in mostra a
Palermo il prossimo sabato 23 ottobre, alla Galleria d’arte Caffè Guerbois di via
Valdemone, 35. I visitatori potranno anche assistere e prestarsi ad uno shooting set
artistico, ispirato alle scatole luminose di Lodola. Attraverso un buco della serratura,
alto 2 metri per 1,20, le modelle dell’agenzia Hostess modelle, finaliste del casting
realizzato dal mensile Palermo in Tasca, saranno ritratte dal fotografo Fabrizio Dia
nell’interpretazione delle famose Pin up dell’artista pavese. Ore 18,00, ingresso libero.
Nella mostra palermitana presso la Galleria Caffè Guerbois, dal titolo "Luminosa è la pittura" dipinti
recenti e alcune "luminose", ovvero i light box con figure tratte dal mondo della danza e del gioco.
LODOLA ATTRAVERSO LE PAROLE DI…
«Marco Lodola ha fallito la sua missione nella vita. Prima di nascere si era prefisso di diventare un grande
musicista … si deve accontentare di essere un artista che ha creato solo un suo stile unico» (Red
Ronnie)
«Diavolo di un Marco Lodola! … dopo aver visto le opere di questo Lodola me ne sono innamorato (delle
opere, non di Lodola…) … ho capito la grandezza del suo “lodolismo” (…essenza dell’Arte Lodoliana; un
po’ come il magnete ed il magnetismo, il pacifico ed il pacifismo…eccetera). Lodola con le sue sculture
meravigliose “cala il secchio dei ricordi con la fune della cultura nel pozzo della fantasia”. Diavolo di un
uomo dove la trovi tutta quella fantasia!»(Renzo Arbore)
«…Lodola rema. Rema con forza e con la convinzione che l’innovazione stia in altri materiali, nella luce
elettrica e nei led, nell’estetica visiva che sorge dal fumetto e dalla pubblicità, …. Ma soprattutto crede
che l’opera debba vivere in mezzo alla gente debba partecipare ad un gioco collettivo. E ci riesce…»
(Philippe Daverio)
«Quello che ci fa vedere più di frequente sono i miti dell’inconscio collettivo nell’era massmediatica, la
musica, il cinema, senza idealizzarli, ma anzi trattandoli in modo divertito e divertente, basta che il tutto
si dia sempre come un gioco. È questa anche la “popolarità” di Lodola, vocazione anti-intellettualistica a
rivolgersi allo stesso pubblico a cui si rivolge il cinema, la televisione, la pubblicità, la musica delle
rockstar…» (Vittorio Sgarbi)
Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia). E' attualmente uno
degli artisti più noti e più presenti sul mercato italiano. Nel
2009 è stato invitato da Luca Beatrice (critico d'arte e
curatore del Padiglione Italiano della Biennale del 2009) a
realizzare una installazione luminosa di grande effetto,
all'interno del Padiglione Italiano della Biennale di Venezia.
Si trattava di grandi ballerini/e in plexiglas con dei circuiti
luminosi. Molti hanno scritto sull'opera di Marco Lodola:
oltre ai più importanti critici (Vittorio Sgarbi, Achille Bonito
Oliva, Philippe Daverio, Gillo Dorfles). E sono numerose le
personalità della cultura e dello spettacolo che si sono
avvicinate al mondo dell'artista, con saggi e scritti. Tra essi ricordiamo lo scrittore
Alberto Busi e il musicista Renzo Arbore. E' presente nelle più importanti gallerie
d'arte contemporanea e nei maggiori musei. Numerose inoltre le collezioni private
che ospitano sue opere. Dal 2009 fa parte degli artisti della scuderia di Lele Mora.
Tra le opere: I cosiddetti Light box (scatole luminose) sono spesso ballerini, figure in
movimento, oppure personaggi spensierati seduti in Vespa, o su auto fiammanti.
Lodola è artista Pop, un artista del proprio tempo e lo dimostra sia nei suoi soggetti
che nella realizzazione, che supera il solo concetto di pittura. Anche per questo è stato
scelto da grandi case produttrici, per interessanti collaborazioni. Ha partecipato ad
esposizioni e progetti per industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Titan,
Grafoplast, Harley Davidson, Ducati, Riva, Illy (collana di tazzine d'autore),
Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri, I Mirabili, Shenker, Seat.
Nel 2001 è stato incaricato di curare l'immagine del Carnevale di Venezia. Nel 2005
ha realizzato un manifesto per le Olimpiadi invernali di Torino, una collezione di
mobili per Mirabili, la maglia rosa per l'88° Giro d'Italia, il logo per la trasmissione
"Speciale per voi..." di Renzo Arbore, nonché la nuova immagine di Roxy bar per
Red Ronnie. Nel 2007 realizza il logo per i 50 anni dell’ARCI e l’immagine del 70°
Maggio Fiorentino, il logo per i Miti della Musica per la Volkswagen, l’immagine per
i 100 anni di Fiat Avio e i 110 anni della fondazione della Juventus, e il marchio Air
One. Nel 2008 allestisce la facciata dell’Ariston e del Casinò in occasione del 58°
Festival di San Remo.
Le impronte di Lodola a Palermo. Nel 2000 Lodola, da sempre legato al tema della
danza, è stato incaricato dal Teatro Massimo di Palermo di realizzare «Gli avidi
lumi», quattro totem luminosi alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove
opere in cartellone. Tali opere erano collocate in varie piazze e spazi palermitani. Nello
stesso anno ha realizzato tutti i manifesti della stagione lirica del Teatro Massimo.
23
ottobre 2010
Marco Lodola – Luminosa è la pittura
Dal 23 ottobre al 23 novembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA CAFFE’ GUERBOIS
Palermo, Via Valdemone, 35 BC, (Palermo)
Palermo, Via Valdemone, 35 BC, (Palermo)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 10,30 / 13,00 - 16,30 / 20,00 - Chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
23 Ottobre 2010, ore 18
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