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Marco Mancin – Pittura post design
La mostra è costituita da cinque progetti che esplorano, da diversi punti di vista, il rapporto con l’immagine nell’era digitale
Comunicato stampa
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La prima mostra personale di Marco Mancin è costituita da cinque progetti che esplorano, da diversi punti di vista, il rapporto con l’immagine nell’era digitale. La pittura è mantenuta come elemento centrale per tale indagine. Attraverso la pittura ad olio è infatti possibile ristabilire in maniera più fisica alcuni principi percettivi oggi fortemente deviati dall’uso intensivo dei monitor dei computer e della quadricromia di stampa e dalle caratteristiche tecniche dei software di elaborazione digitale.
I cinque progetti trattano diversi temi: dall’approssimazione cromatica “reale” e sottrattiva dei colori RGB, alla corretta percezione dei colori delle opere d’arte antica visualizzate solo attraverso il monitor; dagli ingrandimenti delle immagini digitali (interpolazioni e basse definizioni) in contrapposizione al naturale e intuitivo processo di ingrandimento “manuale” attraverso la pittura, fino al lascito della pittura delle avanguardie storiche sul graphic design contemporaneo.
Con l’avvento delle avanguardie nella prima metà del Novecento l’arte ha infatti subito una sensibile svolta e gli artisti si sono avvicinati organicamente e con convinzione ideologica alle arti applicate e industriali. In ultima analisi quindi questi lavori mirano a ristabilire un contatto operativo diretto tra le arti industriali contemporanee e le fine arts.
::::::::
Marco Mancin (1975) è artista visivo e graphic designer.
Vive e lavora nel distretto dello Sportsystem di Montebelluna. Collabora con il District Vision Lab (ricerca su arte, design, grafica, moda, architettura). È autore del libro Futurismo & Sport Design (Antiga Edizioni, 2006). Il volume, attraverso un ricco supporto iconografico, riporta alla luce il pionieristico e radicale contributo del movimento italiano all’universo della creatività legata al design sportivo, evidenziando come l’influenza persista ancora oggi e come l’arte abbia trovato una nuova connotazione nell’era post-industriale.
I cinque progetti trattano diversi temi: dall’approssimazione cromatica “reale” e sottrattiva dei colori RGB, alla corretta percezione dei colori delle opere d’arte antica visualizzate solo attraverso il monitor; dagli ingrandimenti delle immagini digitali (interpolazioni e basse definizioni) in contrapposizione al naturale e intuitivo processo di ingrandimento “manuale” attraverso la pittura, fino al lascito della pittura delle avanguardie storiche sul graphic design contemporaneo.
Con l’avvento delle avanguardie nella prima metà del Novecento l’arte ha infatti subito una sensibile svolta e gli artisti si sono avvicinati organicamente e con convinzione ideologica alle arti applicate e industriali. In ultima analisi quindi questi lavori mirano a ristabilire un contatto operativo diretto tra le arti industriali contemporanee e le fine arts.
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Marco Mancin (1975) è artista visivo e graphic designer.
Vive e lavora nel distretto dello Sportsystem di Montebelluna. Collabora con il District Vision Lab (ricerca su arte, design, grafica, moda, architettura). È autore del libro Futurismo & Sport Design (Antiga Edizioni, 2006). Il volume, attraverso un ricco supporto iconografico, riporta alla luce il pionieristico e radicale contributo del movimento italiano all’universo della creatività legata al design sportivo, evidenziando come l’influenza persista ancora oggi e come l’arte abbia trovato una nuova connotazione nell’era post-industriale.
18
febbraio 2008
Marco Mancin – Pittura post design
Dal 18 febbraio al 07 marzo 2008
arte contemporanea
Location
VILLA ZUCCAREDA BINETTI
Montebelluna, Vicolo Zuccareda, (Treviso)
Montebelluna, Vicolo Zuccareda, (Treviso)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 9-12 e 14-17
Vernissage
18 Febbraio 2008, ore 18.30
Sito web
www.marcomancin.com
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