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Marco Memeo – Di che cosa parliamo quando parliamo di Carver
La sensibilità di Marco Memeo, con i suoi paesaggi urbani, e le atmosfere cariche di sospensione ed inquietudine, si incontra con il pensiero carveriano nei modi di intendere la realtà
Comunicato stampa
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«Ho cominciato come un poeta, la mia prima cosa pubblicata è stata una poesia. Quindi immagino che sulla mia tomba mi farebbe molto piacere se si scrivesse "Poeta e autore di racconti e saggista occasionale", in questo ordine.» (Raymond Carver)
Si inaugura il 9 giugno prossimo al TA MATETE di Roma la mostra:
“Marco Memeo. Di che cosa parliamo quando parliamo di Carver”, la prima personale romana di uno dei giovani di punta della pittura italiana contemporanea.
La mostra – curata da Walter Guadagnini – si ispira, come lascia intendere il titolo, ai modi espressivi e alla riflessione sulla contemporaneità di uno dei grandi scrittori della seconda metà del Novecento, considerato punto di riferimento indiscutibile della letteratura americana del XX secolo, Raymond Carver, che si incontra con la sensibilità di Marco Memeo, pittore di spazi urbani inabitati, di metafisica sospensione e inquietudine.
Un incontro tra modi analoghi di intendere la realtà per via di forme minime, di particolari che divengono snodi centrali del racconto e della composizione pittorica.
In mostra saranno esposte al TA MATETE una ventina di tele, appartenenti alla fase ultima della ricerca di Memeo, nella quale le forme del reale vanno trasformandosi in pure estensioni luminose, in cui la facciata di un grattacielo può divenire una sequenza di forme e colori al limite dell’astrazione.
Come dichiara l’artista: “Il dedalo urbano è già di per sé un linguaggio e un terreno di confronto. Si tratta di estrapolare gli elementi minimi (come le lettere dell’alfabeto) da cui esso è costituito, operare una sorta di 'vocabolarizzazione', con la quale poter riconoscere una storia e raccontarne altre. Le aree profondamente urbanizzate, anche se sembrano anonime e prive di attrattive, possiedono una straordinaria forza evocativa, fatta di tutte le storie delle persone che vi abitano...”
Nato nel 1967, Marco Memeo vive e lavora a Torino.
Si inaugura il 9 giugno prossimo al TA MATETE di Roma la mostra:
“Marco Memeo. Di che cosa parliamo quando parliamo di Carver”, la prima personale romana di uno dei giovani di punta della pittura italiana contemporanea.
La mostra – curata da Walter Guadagnini – si ispira, come lascia intendere il titolo, ai modi espressivi e alla riflessione sulla contemporaneità di uno dei grandi scrittori della seconda metà del Novecento, considerato punto di riferimento indiscutibile della letteratura americana del XX secolo, Raymond Carver, che si incontra con la sensibilità di Marco Memeo, pittore di spazi urbani inabitati, di metafisica sospensione e inquietudine.
Un incontro tra modi analoghi di intendere la realtà per via di forme minime, di particolari che divengono snodi centrali del racconto e della composizione pittorica.
In mostra saranno esposte al TA MATETE una ventina di tele, appartenenti alla fase ultima della ricerca di Memeo, nella quale le forme del reale vanno trasformandosi in pure estensioni luminose, in cui la facciata di un grattacielo può divenire una sequenza di forme e colori al limite dell’astrazione.
Come dichiara l’artista: “Il dedalo urbano è già di per sé un linguaggio e un terreno di confronto. Si tratta di estrapolare gli elementi minimi (come le lettere dell’alfabeto) da cui esso è costituito, operare una sorta di 'vocabolarizzazione', con la quale poter riconoscere una storia e raccontarne altre. Le aree profondamente urbanizzate, anche se sembrano anonime e prive di attrattive, possiedono una straordinaria forza evocativa, fatta di tutte le storie delle persone che vi abitano...”
Nato nel 1967, Marco Memeo vive e lavora a Torino.
09
giugno 2005
Marco Memeo – Di che cosa parliamo quando parliamo di Carver
Dal 09 giugno al 30 luglio 2005
arte contemporanea
Location
TA MATETE
Roma, Via IV Novembre, 140, (Roma)
Roma, Via IV Novembre, 140, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 10-13.00 e 14.30-19.30. E' preferibile prenotare allo 06-6791107
Autore
Curatore