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Marco Mezzacappa – La fatica dell’essere
dipinti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La fatica dell’essere è il titolo della mostra
personale dell’artista Marco Mezzacappa (Roma, 1967).
La sua pittura consta di grandi tele ove si stagliano,
a tutto campo, giunoniche figure che ci ricordano
alcuni grandi pittori classici come Rubens, ma con un
linguaggio corposo squisitamente freudiano. La sua
opera - come abiura del modello estetico globalizzato
- conduce i suoi soggetti, attraverso un’ estrema
spinta, quasi ad una grottesca abiezione, velata da
uno scettico misticismo. Crea masse corporee livide,
recanti macchie di quelle che sembrano le tracce di
sporco e di sangue di chi è appena venuto alla luce,
figure che si levano con ventri adiposi e ginocchia
ipertrofiche, avvolte da muchi e residui placentali
celesti che vanno a coprire graffi e macchie,
pregresse cicatrici dell’esistenza. I suoi nudi senza
confine, spettri capovolti, sospesi, deportati da una
realtà dalla quale sembrano prendere le distanze,
fagocitati da quinte celestiali, ci introducono in un
universo prossimo alla disgregazione.
La tecnica, notevole per la complessità delle
volumetrie plastiche e per l’estesa visione delle
vedute prospettiche, si snoda sul sottile filo della
ricerca tra figurazione e astrazione, e su quello di
una progettualità che tenta di evocare, esplorando le
possibilità della materia, un soggetto che lo stesso
magma cromatico possa partorire.
E’ questa l’intima metodologia di veicolazione della
quale Marco Mezzacappa si avvale per tradurci la sua
visione della drammatica esperienza dell’esistere.
personale dell’artista Marco Mezzacappa (Roma, 1967).
La sua pittura consta di grandi tele ove si stagliano,
a tutto campo, giunoniche figure che ci ricordano
alcuni grandi pittori classici come Rubens, ma con un
linguaggio corposo squisitamente freudiano. La sua
opera - come abiura del modello estetico globalizzato
- conduce i suoi soggetti, attraverso un’ estrema
spinta, quasi ad una grottesca abiezione, velata da
uno scettico misticismo. Crea masse corporee livide,
recanti macchie di quelle che sembrano le tracce di
sporco e di sangue di chi è appena venuto alla luce,
figure che si levano con ventri adiposi e ginocchia
ipertrofiche, avvolte da muchi e residui placentali
celesti che vanno a coprire graffi e macchie,
pregresse cicatrici dell’esistenza. I suoi nudi senza
confine, spettri capovolti, sospesi, deportati da una
realtà dalla quale sembrano prendere le distanze,
fagocitati da quinte celestiali, ci introducono in un
universo prossimo alla disgregazione.
La tecnica, notevole per la complessità delle
volumetrie plastiche e per l’estesa visione delle
vedute prospettiche, si snoda sul sottile filo della
ricerca tra figurazione e astrazione, e su quello di
una progettualità che tenta di evocare, esplorando le
possibilità della materia, un soggetto che lo stesso
magma cromatico possa partorire.
E’ questa l’intima metodologia di veicolazione della
quale Marco Mezzacappa si avvale per tradurci la sua
visione della drammatica esperienza dell’esistere.
06
dicembre 2006
Marco Mezzacappa – La fatica dell’essere
Dal 06 al 17 dicembre 2006
performance - happening
Location
DOMUS ROMANA GALLERY
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 113, (Roma)
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 113, (Roma)
Orario di apertura
Lun. - Ven. 10 - 13 / 15 - 19
sab. - dom. per appuntamento
Vernissage
6 Dicembre 2006, ore 19
Autore
Curatore