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Marco Mirzan – I segni nell’acqua
Le opere presentate in questa mostra sono nate da una ricerca trentennale, in cui mi sono posto come obiettivo di esplorare i segni della natura, indagando contemporaneamente la fenomenologia del colore.
Comunicato stampa
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Le opere presentate in questa mostra sono nate da una ricerca trentennale, in cui mi sono posto come obiettivo di esplorare i segni della natura, indagando contemporaneamente la fenomenologia del colore.
Il mio progetto è stato ed è quello di ricuperare una visione poetica del mondo biologico, di evidenziarne le strutture e le processualità nel divenire delle sue configurazioni e trasformazioni.
La ricerca nasce infatti dal desiderio di comprendere alcuni fenomeni che l’acqua determina nella dialettica colore-materia.
La colorazione dell’acqua mi ha permesso di registrare e di controlllare alcune configurazioni che questo elemento, nella sua trasparenza, non può manifestare alla nostra percezione.
Si disvela così una capacità formativa che ci disorienta attraverso lo spettacolo delle forze dinamiche che ne abitano la superficie.
Voglio inoltre rilevare come alcune strutture emergenti possono chiarirci il ruolo assunto dall’acqua nella costituzione delle forme degli organismi biologici.
Esiste un rapporto analogico tra le forme dell’aria e dell’acqua, una continuità determinata dalle forze cinetiche che ne regolano il divenire, una ciclicità tra gli elementi che istituisce una cosmologia.
Il mio percorso è segnato da una visione contemplativa, nella quale il soggetto si ritrae il più possibile dalla scena per divenire spettatore e osservatore.
La vita deve essere vista nel suo fluire, nella sinergia delle forze operanti; l’uomo ne diviene parte e coscienza, epifenomeno di un processo evolutivo.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Marco Mirzan, Monza 2009
Il mio progetto è stato ed è quello di ricuperare una visione poetica del mondo biologico, di evidenziarne le strutture e le processualità nel divenire delle sue configurazioni e trasformazioni.
La ricerca nasce infatti dal desiderio di comprendere alcuni fenomeni che l’acqua determina nella dialettica colore-materia.
La colorazione dell’acqua mi ha permesso di registrare e di controlllare alcune configurazioni che questo elemento, nella sua trasparenza, non può manifestare alla nostra percezione.
Si disvela così una capacità formativa che ci disorienta attraverso lo spettacolo delle forze dinamiche che ne abitano la superficie.
Voglio inoltre rilevare come alcune strutture emergenti possono chiarirci il ruolo assunto dall’acqua nella costituzione delle forme degli organismi biologici.
Esiste un rapporto analogico tra le forme dell’aria e dell’acqua, una continuità determinata dalle forze cinetiche che ne regolano il divenire, una ciclicità tra gli elementi che istituisce una cosmologia.
Il mio percorso è segnato da una visione contemplativa, nella quale il soggetto si ritrae il più possibile dalla scena per divenire spettatore e osservatore.
La vita deve essere vista nel suo fluire, nella sinergia delle forze operanti; l’uomo ne diviene parte e coscienza, epifenomeno di un processo evolutivo.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Marco Mirzan, Monza 2009
21
novembre 2009
Marco Mirzan – I segni nell’acqua
Dal 21 novembre all'otto dicembre 2009
arte contemporanea
Location
CURT DEL CAGNAT
Macherio, Via Roma, 38, (Milano)
Macherio, Via Roma, 38, (Milano)
Orario di apertura
sabato e domenica: 10:00-12:00 / 15:00 – 19:00 - feriali: 16:30 – 18:30
lunedì e martedì chiuso
Vernissage
21 Novembre 2009, ore 18
Autore
Curatore