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Marco Neri – Bandiere Rosse
AF Gallery è lieta di presentare la prima personale di Marco Neri, accompagnata da un testo critico di Davide Ferri. Le opere esposte, la serie completa delle Bandiere Rosse del 2023, provengono direttamente dalla grande mostra ABOUT HER appena conclusa al Museo Pino Pascali di Polignano a Mare.
Comunicato stampa
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Dopo una lunga collaborazione AF Gallery è lieta di presentare la prima personale in galleria di Marco Neri. Le opere esposte, la serie completa delle Bandiere Rosse appunto del 2023, provengono direttamente dalla grande mostra About Her appena conclusa al Museo Pino Pascali di Polignano a Mare.
Il critico Davide Ferri, nel testo di presentazione della mostra descrive cosi l’opera di Marco Neri: “Quando Marco Neri ha iniziato a dipingere bandiere, in occasione di Quadro mondiale (2001), la sua prima serie di bandiere presentata alla Biennale di Venezia del 2001 (Platea dell’umanità, a cura di Harald Szeemann) sulla parete di ingresso del Padiglione Italia, quel processo di sintesi e scarnificazione dell’immagine che andava operando attraverso la sua pittura, a partire dal paesaggio, ha subito una decisa accelerazione. Non era proprio quel soggetto che collocava ineluttabilmente il suo lavoro in una zona mediana tra figurazione e astrazione, così come in fondo stava capitando ai suoi paesaggi? E perché rappresentare bandiere, farlo ancora oggi, costituisce un’irresistibile attrattiva per un pittore come lui?
La mostra da AF Gallery, dal titolo Bandiere rosse, include una sequenza di bandiere, la serie più recente che Neri ha realizzato: tutte accomunate dalla presenza del rosso, un colore presente nella sua pittura, ma usato dall’artista con parsimonia, spesso per accendere una tavolozza che è fatta prevalentemente di bianchi/neri/grigi e diversi toni del blu e dell’azzurro. I dipinti rappresentano tredici bandiere, tutte quelle la cui immagine risulta dall’utilizzo del rosso e dalla combinazione del rosso col bianco. La mostra disegna un ritmo di orizzontali/verticali/diagonali/linee spezzate/a zig-zag, e movimenti di forme e simboli (talvolta gli stessi, con piccole variazioni) da un dipinto all’altro, che coinvolge tutte le pareti della galleria.
La bandiera come soggetto di un dipinto è una forma data che, diversamente da quel che accade con un volto o un paesaggio, sembra ridurre, per non dire annullare, la gamma di scelte di un pittore sulla superficie del quadro. In cosa consiste allora la pratica del dipingere, quando la pittura si riduce a un’operazione apparentemente così restrittiva? E siamo sicuri che uno spettro di scelte non venga messo in campo comunque, per esempio nel preparare un tono che determina lo slittamento da un colore impersonale come quello riprodotto su un tessuto a un colore caldo e corporale come quello della pittura? O che al dipingere un quadro debba corrispondere sempre una illimitata gamma di possibilità? E non è proprio per via di questa riduzione (delle scelte, delle possibilità) che la pittura finisce per emergere in modo inevitabile ed epifanico?
“In fondo le bandiere – ha detto una volta l’artista – non sono che rettangoli di tessuto dove pochi colori rappresentano luoghi, storie, più o meno come i quadri che ho sempre fatto. Dipingere una bandiera però significa aderire fisicamente all’identità storica e geografica che ha dato vita a quella forma. È compiere un gesto più che esprimere un concetto, e intendo continuare a farlo”.
Il critico Davide Ferri, nel testo di presentazione della mostra descrive cosi l’opera di Marco Neri: “Quando Marco Neri ha iniziato a dipingere bandiere, in occasione di Quadro mondiale (2001), la sua prima serie di bandiere presentata alla Biennale di Venezia del 2001 (Platea dell’umanità, a cura di Harald Szeemann) sulla parete di ingresso del Padiglione Italia, quel processo di sintesi e scarnificazione dell’immagine che andava operando attraverso la sua pittura, a partire dal paesaggio, ha subito una decisa accelerazione. Non era proprio quel soggetto che collocava ineluttabilmente il suo lavoro in una zona mediana tra figurazione e astrazione, così come in fondo stava capitando ai suoi paesaggi? E perché rappresentare bandiere, farlo ancora oggi, costituisce un’irresistibile attrattiva per un pittore come lui?
La mostra da AF Gallery, dal titolo Bandiere rosse, include una sequenza di bandiere, la serie più recente che Neri ha realizzato: tutte accomunate dalla presenza del rosso, un colore presente nella sua pittura, ma usato dall’artista con parsimonia, spesso per accendere una tavolozza che è fatta prevalentemente di bianchi/neri/grigi e diversi toni del blu e dell’azzurro. I dipinti rappresentano tredici bandiere, tutte quelle la cui immagine risulta dall’utilizzo del rosso e dalla combinazione del rosso col bianco. La mostra disegna un ritmo di orizzontali/verticali/diagonali/linee spezzate/a zig-zag, e movimenti di forme e simboli (talvolta gli stessi, con piccole variazioni) da un dipinto all’altro, che coinvolge tutte le pareti della galleria.
La bandiera come soggetto di un dipinto è una forma data che, diversamente da quel che accade con un volto o un paesaggio, sembra ridurre, per non dire annullare, la gamma di scelte di un pittore sulla superficie del quadro. In cosa consiste allora la pratica del dipingere, quando la pittura si riduce a un’operazione apparentemente così restrittiva? E siamo sicuri che uno spettro di scelte non venga messo in campo comunque, per esempio nel preparare un tono che determina lo slittamento da un colore impersonale come quello riprodotto su un tessuto a un colore caldo e corporale come quello della pittura? O che al dipingere un quadro debba corrispondere sempre una illimitata gamma di possibilità? E non è proprio per via di questa riduzione (delle scelte, delle possibilità) che la pittura finisce per emergere in modo inevitabile ed epifanico?
“In fondo le bandiere – ha detto una volta l’artista – non sono che rettangoli di tessuto dove pochi colori rappresentano luoghi, storie, più o meno come i quadri che ho sempre fatto. Dipingere una bandiera però significa aderire fisicamente all’identità storica e geografica che ha dato vita a quella forma. È compiere un gesto più che esprimere un concetto, e intendo continuare a farlo”.
12
ottobre 2024
Marco Neri – Bandiere Rosse
Dal 12 ottobre al 30 novembre 2024
arte contemporanea
Location
AF Gallery
Bologna, Via dei Bersaglieri, 5, (BO)
Bologna, Via dei Bersaglieri, 5, (BO)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10,30-12,30 e 15,30-18,30
Vernissage
12 Ottobre 2024, 17-20,30
Sito web
Autore
Autore testo critico