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Marco Pili – Paesaggi del silenzio
Le opere di Marco Pili sono un continuo dialogo che si consuma nel silenzio. Interroga le radici che, a lui parlano di paesaggi secolari, di spiagge bianchissime di granelli si sabbia di quarzo piccoli come chicchi di riso. Parlano dell’uomo e della sua storia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 10 gennaio 2020, alle ore18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22 si inaugura la mostra: Marco Pili “Paesaggi del silenzio” a cura di Michelangelo Giovinale.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 31 gennaio secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.
Le opere di Marco Pili sono un continuo dialogo che si consuma nel silenzio. Interroga le radici che, a lui parlano di paesaggi secolari, di spiagge bianchissime di granelli si sabbia di quarzo piccoli come chicchi di riso.
Parlano dell’uomo e della sua storia. Il significato figurativo di radice che è proprio nell’opera di Pili è quello di origine, di una linfa vitale che risale nelle opere è che lo nutre.
Un bisogno di attingere dal ventre della madre terra che, Marco letteralmente setaccia, prima di trasformarla in materia per la sua pittura che si addensa nelle forme grasse e ruvide delle sue geometrie.
Il suo è un processo di indagine antropologia, che nelle numerose sperimentazione lo ha portato a recuperare anche l’antico pane carasau, o ancora frammenti di pizzi e merletti, che lascia affiorare nelle opere come trame di memoria, mescolati a pigmenti di colori primari che esplodono con una veemenza che sembra quella tellurica di un terremoto.
Marco Pili è un artista puro. Non adopera intermediazioni. Le mani sono l’unico strumento di indagine. Non fa ricorso ad arnesi del mestiere che sono propri del fare di un pittore. Sono solo le mani, dopo aver raccolto a ricomporre per strati le geometrie informali delle sue opere che a fatica trattengono eruzione di colore, accidentale e incontrollato.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 31 gennaio secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.
Le opere di Marco Pili sono un continuo dialogo che si consuma nel silenzio. Interroga le radici che, a lui parlano di paesaggi secolari, di spiagge bianchissime di granelli si sabbia di quarzo piccoli come chicchi di riso.
Parlano dell’uomo e della sua storia. Il significato figurativo di radice che è proprio nell’opera di Pili è quello di origine, di una linfa vitale che risale nelle opere è che lo nutre.
Un bisogno di attingere dal ventre della madre terra che, Marco letteralmente setaccia, prima di trasformarla in materia per la sua pittura che si addensa nelle forme grasse e ruvide delle sue geometrie.
Il suo è un processo di indagine antropologia, che nelle numerose sperimentazione lo ha portato a recuperare anche l’antico pane carasau, o ancora frammenti di pizzi e merletti, che lascia affiorare nelle opere come trame di memoria, mescolati a pigmenti di colori primari che esplodono con una veemenza che sembra quella tellurica di un terremoto.
Marco Pili è un artista puro. Non adopera intermediazioni. Le mani sono l’unico strumento di indagine. Non fa ricorso ad arnesi del mestiere che sono propri del fare di un pittore. Sono solo le mani, dopo aver raccolto a ricomporre per strati le geometrie informali delle sue opere che a fatica trattengono eruzione di colore, accidentale e incontrollato.
10
gennaio 2020
Marco Pili – Paesaggi del silenzio
Dal 10 al 31 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.
Vernissage
10 Gennaio 2020, ore 18,00
Sito web
Ufficio stampa
studio arte fuori centro
Autore
Curatore
Autore testo critico