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Marco Querin – Trame astratte
Marco Querin utilizza una tecnica particolare, fatta di intrecci e sovrapposizioni di fili che vanno a formare sulla tela figure geometriche di rara bellezza. Forme esatte, memori di un’astrazione classica, ma vibranti di nuove energie.
Comunicato stampa
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Venerdì 23 maggio si inaugura la mostra personale di Marco Querin alla Galleria Varart di Firenze, dal titolo TRAME ASTRATTE.
Questa è la prima apparizione fiorentina del giovane artista milanese.
Per l’occasione vengono presentate numerose opere, sia di grandi che di medie dimensioni, emblematiche della produzione più recente di Querin.
Il pittore utilizza una tecnica particolare, fatta di intrecci e sovrapposizioni di fili che vanno a formare sulla tela figure geometriche di rara bellezza. Forme esatte memori di un’astrazione classica ma vibranti di nuove energie. Quelle di Marco Querin sono opere caratterizzate, spesso, da una forte accensione cromatica e da un polimaterismo caldo e avvolgente. I fili utilizzati dall’artista sono di lana, di cotone, di seta o metallici, intrecciati normalmente o con una personalissima tecnica, definita loop. Le fasce di colore che i fili vanno a formare sulla tela dipinta sono composte da fibre tirate sempre in maniera ortogonale e fissate ai bordi del quadro con chiodi o viti.
Artista autodidatta ma dalle grandi capacità tecniche, manifesta un amore e un’attenzione particolari per i grandi maestri del passato, da Piet Mondrian a Kazimir Malevič, da Giacomo Balla a Piero Dorazio.
Le soluzioni formali a cui giunge il giovane pittore, attraverso l’utilizzo dei suoi materiali peculiari, grazie ai quali è riuscito ad elaborare uno stile proprio ed inconfondibile, esatto e meticoloso, testimoniano le sue inesauribili capacità interpretative e confermano la continua evoluzione del suo fare artistico per mezzo di trame astratte, sempre variate ma coerenti.
La ricca vena creativa, la ricerca costante di nuove forme e soluzioni, unite alle grandi capacità tecniche, fanno di questo artista, che si inserisce pienamente in quella linea di recupero dell’astrattismo classico che da più parti sta levando la propria voce, una promessa della nuova arte italiana.
In occasione della mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria J & G Art di Milano che per prima lo ha proposto al pubblico, viene edito un catalogo con la riproduzione delle opere e con due testi critici, un’introduzione di Giorgio Bonomi, il critico che fin dagli esordi lo ha accompagnato, ed un più ampio saggio di Cristina Marinelli.
Marco Querin nasce nel 1978 a Milano, dove attualmente vive e lavora. Trasferitosi negli USA nel 1997, a Chicago, compie studi di economia e inizia ad avvicinarsi all’arte, realizzando le prime opere con materiali naturali, come tè, riso e noce moscata, applicati sulla tela.
Rientrato a Milano nel 2004, intraprende una nuova ricerca cominciando a lavorare con la materia che si dimostrerà a lui più affine: il filo. Lavora con la Galleria J & G Art di Milano con cui ha esposto nel 2007 alla Venice Art Fair, alle fiere dell’arte di Shangai, Dubai, Padova e, nel 2008, a quella di Genova.
Ha partecipato alla mostra, curata da Giorgio Bonomi, Cristalli di Rocca. Giovani artisti a Rocca Grimalda, presso Rocca Grimalda (AL), agosto – settembre del 2007. Ha tenuto recentemente una personale al Magna Pars Cafè di Milano, in occasione della manifestazione (CON) TEMPORARY ART – Aspettando MIART, e un’altra grande mostra personale, Intrecci e sovrapposizioni a cura di Giorgio Bonomi, al Palazzo dei Sette di Orvieto (TR).
Questa è la prima apparizione fiorentina del giovane artista milanese.
Per l’occasione vengono presentate numerose opere, sia di grandi che di medie dimensioni, emblematiche della produzione più recente di Querin.
Il pittore utilizza una tecnica particolare, fatta di intrecci e sovrapposizioni di fili che vanno a formare sulla tela figure geometriche di rara bellezza. Forme esatte memori di un’astrazione classica ma vibranti di nuove energie. Quelle di Marco Querin sono opere caratterizzate, spesso, da una forte accensione cromatica e da un polimaterismo caldo e avvolgente. I fili utilizzati dall’artista sono di lana, di cotone, di seta o metallici, intrecciati normalmente o con una personalissima tecnica, definita loop. Le fasce di colore che i fili vanno a formare sulla tela dipinta sono composte da fibre tirate sempre in maniera ortogonale e fissate ai bordi del quadro con chiodi o viti.
Artista autodidatta ma dalle grandi capacità tecniche, manifesta un amore e un’attenzione particolari per i grandi maestri del passato, da Piet Mondrian a Kazimir Malevič, da Giacomo Balla a Piero Dorazio.
Le soluzioni formali a cui giunge il giovane pittore, attraverso l’utilizzo dei suoi materiali peculiari, grazie ai quali è riuscito ad elaborare uno stile proprio ed inconfondibile, esatto e meticoloso, testimoniano le sue inesauribili capacità interpretative e confermano la continua evoluzione del suo fare artistico per mezzo di trame astratte, sempre variate ma coerenti.
La ricca vena creativa, la ricerca costante di nuove forme e soluzioni, unite alle grandi capacità tecniche, fanno di questo artista, che si inserisce pienamente in quella linea di recupero dell’astrattismo classico che da più parti sta levando la propria voce, una promessa della nuova arte italiana.
In occasione della mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria J & G Art di Milano che per prima lo ha proposto al pubblico, viene edito un catalogo con la riproduzione delle opere e con due testi critici, un’introduzione di Giorgio Bonomi, il critico che fin dagli esordi lo ha accompagnato, ed un più ampio saggio di Cristina Marinelli.
Marco Querin nasce nel 1978 a Milano, dove attualmente vive e lavora. Trasferitosi negli USA nel 1997, a Chicago, compie studi di economia e inizia ad avvicinarsi all’arte, realizzando le prime opere con materiali naturali, come tè, riso e noce moscata, applicati sulla tela.
Rientrato a Milano nel 2004, intraprende una nuova ricerca cominciando a lavorare con la materia che si dimostrerà a lui più affine: il filo. Lavora con la Galleria J & G Art di Milano con cui ha esposto nel 2007 alla Venice Art Fair, alle fiere dell’arte di Shangai, Dubai, Padova e, nel 2008, a quella di Genova.
Ha partecipato alla mostra, curata da Giorgio Bonomi, Cristalli di Rocca. Giovani artisti a Rocca Grimalda, presso Rocca Grimalda (AL), agosto – settembre del 2007. Ha tenuto recentemente una personale al Magna Pars Cafè di Milano, in occasione della manifestazione (CON) TEMPORARY ART – Aspettando MIART, e un’altra grande mostra personale, Intrecci e sovrapposizioni a cura di Giorgio Bonomi, al Palazzo dei Sette di Orvieto (TR).
23
maggio 2008
Marco Querin – Trame astratte
Dal 23 maggio al 20 settembre 2008
arte contemporanea
Location
VARART
Firenze, Via Dell'oriuolo, 47, (Firenze)
Firenze, Via Dell'oriuolo, 47, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-12:30 e 16-19:30
Vernissage
23 Maggio 2008, 18:00
Autore
Curatore