Ex Elettrofonica è lieta di presentare sabato 26 ottobre 2019, la seconda personale di Marco Raparelli in galleria, dal titolo Tutto quello che si muoveva intorno a noi era il vento.
Come l’uomo descritto da Balzac nella Teoria del camminare (1833) che sedeva al caffè e osservava gli abitanti sfilargli accanto, lo sguardo di Raparelli si ferma sui passanti, studia le andature, registra umori, stranezze, manie, per restituire una descrizione della società senza giudizi, ma implacabile allo stesso tempo.
Visti attraverso i disegni dell’artista, i tempi che viviamo sembrano malformati, distorti, irrazionali perfino. Anche il linguaggio che sceglie di utilizzare è diretto e grezzo: un inglese senza bandiera, globalizzato, piegato alla pratica delle chat e del web in genere, che appartiene
a tutti e che tutti possiamo capire, pur non potendolo controllare fino in fondo.

Il lavoro presentato, che spazia dai disegni agli acquerelli alle opere tridimensionali, utilizza l’umorismo, la tragedia, la solitudine, la poesia, come elementi che convivono e si generano l’uno dall’altro continuamente, ergendo infine un monumento ad un’umanità che non riesce più a riconoscersi come collettiva perché non più percepita dall’individuo come tale.
Infine l’occasione di questa mostra ci consente di anticipare l’uscita del libro Human is a State of Mind nato dalla collaborazione di Ex Elettrofonica, Marco Raparelli e NERO in uscita nelle librerie a Novembre 2019.


Ex Elettrofonica is proud to present, on Saturday, 26 October 2019, the second solo show featuring Marco Raparelli at the gallery, entitled Everything That Moved Around Us Was the Wind.
Much like the man described by Balzac in Theory of Walking (1833), who sat at a cafe and observed the people walking by, Raparelli’s gaze rests on passers-by. He studies their gaits, notes their moods, quirks, delusions, to provide a description of society that is without judgement, but is implacable at the same time.
Seen through the artist’s drawings, the times we live in seem deformed, distorted, even irrational. Even the language he chooses is direct and raw: an English without a flag, globalised, bowed to the norms of chat and the web in general, which belongs to everyone and can be understood by everyone, although we can’t control it completely.

The work presented, which ranges from watercolour drawings to three-dimensional works, uses humour, tragedy, solitude and poetry, all as elements that coexist and constantly generate one another, ultimately raising a monument to a humanity that can no longer recognise itself as collective because it is no longer perceived by the individual as such.
Finally, this exhibit is a chance for us to announce the publication of the book Human is a State of Mind, from a collaboration between Ex Elettrofonica, Marco Raparelli and NERO, in bookshops November 2019.