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Marco Rigacci – Coincidenze
Il pittore pare spingersi verso la ricerca della poesia del colore utilizzato in chiave emotiva, rivolgendo le proprie attenzioni non tanto alla realtà dei fenomeni visibili, quanto a quella più intima ed emozionale, per imporre una sostanza ritmica e dinamica alle proprie emozioni individuali
Comunicato stampa
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Si intitola "Coincidenze" la mostra che dal 12 Novembre al 10 Dicembre vedrà le opere dell'artista pisano Marco Rigacci raccolte negli spazi del Circolo Rigacci di Firenze.
Rigacci, il pittore autodidatta, l'artigiano, l'apicoltore, ha sempre usato le mani per lavorare, e con simile fisicità sembra usare i pennelli. I suoi quadri si caratterizzano per la forte ricchezza cromatica costruita tramite la sperimentazione dei supporti più disparati - pannelli fonoassorbenti, per fare un esempio - per esplorare varianti cromatiche sempre diverse. Così scrive di lui Ilario Luperini: "Mostra un atteggiamento istintivo verso la pittura, sorretto da una visione spontanea e fantasiosa della realtà; un modo di dipingere attraverso tecniche lontane dai canoni della cultura artistica istituzionale. Il pittore pare spingersi verso la ricerca della poesia del colore utilizzato in chiave emotiva, rivolgendo le proprie attenzioni non tanto alla realtà dei fenomeni visibili, quanto a quella più intima ed emozionale, per imporre una sostanza ritmica e dinamica alle proprie emozioni individuali. Ogni suo sforzo è teso ad esprimere la propria psicologia piuttosto che badare alla creazione di un linguaggio visivo coerente. Eccolo, dunque, esprimersi attraverso superfici inquiete e contorte, dominate da un colore cromaticamente acceso ed esasperato, in una sorta di espressionismo onirico che crea un alone di energia vibrante attorno alle figure".
Le opere qui presentate, tappe di un percorso che dal 1994 arriva fino ai giorni nostri, potranno essere visionate dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 24, il sabato dalle 15 alle 24 e la domenica dalle 15 alle 19 presso il Circolo Rigacci, in Via Baracca 56, a Firenze.
Rigacci, il pittore autodidatta, l'artigiano, l'apicoltore, ha sempre usato le mani per lavorare, e con simile fisicità sembra usare i pennelli. I suoi quadri si caratterizzano per la forte ricchezza cromatica costruita tramite la sperimentazione dei supporti più disparati - pannelli fonoassorbenti, per fare un esempio - per esplorare varianti cromatiche sempre diverse. Così scrive di lui Ilario Luperini: "Mostra un atteggiamento istintivo verso la pittura, sorretto da una visione spontanea e fantasiosa della realtà; un modo di dipingere attraverso tecniche lontane dai canoni della cultura artistica istituzionale. Il pittore pare spingersi verso la ricerca della poesia del colore utilizzato in chiave emotiva, rivolgendo le proprie attenzioni non tanto alla realtà dei fenomeni visibili, quanto a quella più intima ed emozionale, per imporre una sostanza ritmica e dinamica alle proprie emozioni individuali. Ogni suo sforzo è teso ad esprimere la propria psicologia piuttosto che badare alla creazione di un linguaggio visivo coerente. Eccolo, dunque, esprimersi attraverso superfici inquiete e contorte, dominate da un colore cromaticamente acceso ed esasperato, in una sorta di espressionismo onirico che crea un alone di energia vibrante attorno alle figure".
Le opere qui presentate, tappe di un percorso che dal 1994 arriva fino ai giorni nostri, potranno essere visionate dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 24, il sabato dalle 15 alle 24 e la domenica dalle 15 alle 19 presso il Circolo Rigacci, in Via Baracca 56, a Firenze.
12
novembre 2011
Marco Rigacci – Coincidenze
Dal 12 novembre al 10 dicembre 2011
arte contemporanea
Location
CIRCOLO RIGACCI
Firenze, Via Francesco Baracca, 56/B, (Firenze)
Firenze, Via Francesco Baracca, 56/B, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 24, il sabato dalle 15 alle 24 e la domenica dalle 15 alle 19
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