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Marco Russo – Impre-Visti
Il giorno 30 aprile alle ore 18 presso la Project Room della Sangallo ART station verrà inaugurata la prima mostra personale in assoluto di Marco Russo, “ Impre-Visti”.
Marco Russo, nelle sue fotografie, “ vede”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il giorno 30 aprile alle ore 18 presso la Project Room della Sangallo ART station verrà
inaugurata la prima mostra personale in assoluto di Marco Russo, “ Impre-Visti”.
Il fotografo Marco Russo è nato a Firenze il 02/05/1981 e la passione per la fotografia lo accompagna
sin dall'infanzia, quasi la macchina fotografica fosse per lui un complemento necessario all'atto e alle
funzioni stesse del vedere.
In fondo, nel suo lavoro, riconosciamo con perfetta chiarezza la distinzione fra “ vedere” e “ guardare”
che nella vita di tutti i giorni e di quasi tutti noi resta implicita ed occulta. “ Guardare” è una forma
automatica, un mero meccanismo a cui siamo predisposti, nel migliore dei casi una potenzialità o
un'intenzione ( “Guarda”), “vedere” è una presa di coscienza, un “ sapere”, un comprendere.
Marco Russo, nelle sue fotografie, “ vede”. Rifiutando la vulgata troppo facile e scontata del digitale e
l'uso della fotografia praticato da molti artisti contemporanei come forma a metà strada fra trash e
diario esperienziale o , talvolta, documentazione di un accaduto con cui l'opera viene fatta coincidere,
egli riscopre una valenza più classica e colta del bianco e nero (raramente il colore, che pure esiste
anch'esso nella sua ricerca fotografica) a volte “ rialzato” con improvvisi momenti di colore che
sottolineano un dato saliente o una connotazione speciale di qualche oggetto.
La sua scuola sembra essere quella dei grandissimi come Cartier Bresson o Robert Frank: la situazione
è sempre colta, quasi sorpresa in un accadere tanto imprevisto quanto istantaneo che alla maggior parte
degli sguardi passa inosservato. Il giovane artista invece raccoglie, forse la attende pazientemente, in un
lungo gioco di corteggiamento, o piuttosto di agguato, che si consuma tutto in un attimo: quello della
cecità istantanea prodotta dallo scatto.
Nascono così immagini ironiche, ma anche tenere e piene di un'attenzione affettuosa e partecipe a un
mondo ancora incapace di inventarsi e di regalare momenti pieni di bellezza e di fascino come è quello
di un festoso volo di colombi visti tutti insieme in un ampio taglio diagonale che abbraccia cielo e case e
strade; oppure le “ scoperte” di paesaggi segreti contenuti nel vano di una porta; o ancora i bersaglieri
di un monumento che sembrano sospingere le nuvole con le loro baionette. Qualche volta questa
ricerca si concentra su effetti puramente formali, per esempio il contrasto fra la forma di un uovo e il
taglio netto e angolato di un piano d'appoggio, e raggiungere effetti quasi astratti. Ma spesso capaci di
un'ineffabile classicità.
In mostra verranno presentate circa 28 fotografie inedite realizzate nell'ultimo anno ed il formato non
supera i ( 40 x 60) cm. Tiratura 1 di 3.
inaugurata la prima mostra personale in assoluto di Marco Russo, “ Impre-Visti”.
Il fotografo Marco Russo è nato a Firenze il 02/05/1981 e la passione per la fotografia lo accompagna
sin dall'infanzia, quasi la macchina fotografica fosse per lui un complemento necessario all'atto e alle
funzioni stesse del vedere.
In fondo, nel suo lavoro, riconosciamo con perfetta chiarezza la distinzione fra “ vedere” e “ guardare”
che nella vita di tutti i giorni e di quasi tutti noi resta implicita ed occulta. “ Guardare” è una forma
automatica, un mero meccanismo a cui siamo predisposti, nel migliore dei casi una potenzialità o
un'intenzione ( “Guarda”), “vedere” è una presa di coscienza, un “ sapere”, un comprendere.
Marco Russo, nelle sue fotografie, “ vede”. Rifiutando la vulgata troppo facile e scontata del digitale e
l'uso della fotografia praticato da molti artisti contemporanei come forma a metà strada fra trash e
diario esperienziale o , talvolta, documentazione di un accaduto con cui l'opera viene fatta coincidere,
egli riscopre una valenza più classica e colta del bianco e nero (raramente il colore, che pure esiste
anch'esso nella sua ricerca fotografica) a volte “ rialzato” con improvvisi momenti di colore che
sottolineano un dato saliente o una connotazione speciale di qualche oggetto.
La sua scuola sembra essere quella dei grandissimi come Cartier Bresson o Robert Frank: la situazione
è sempre colta, quasi sorpresa in un accadere tanto imprevisto quanto istantaneo che alla maggior parte
degli sguardi passa inosservato. Il giovane artista invece raccoglie, forse la attende pazientemente, in un
lungo gioco di corteggiamento, o piuttosto di agguato, che si consuma tutto in un attimo: quello della
cecità istantanea prodotta dallo scatto.
Nascono così immagini ironiche, ma anche tenere e piene di un'attenzione affettuosa e partecipe a un
mondo ancora incapace di inventarsi e di regalare momenti pieni di bellezza e di fascino come è quello
di un festoso volo di colombi visti tutti insieme in un ampio taglio diagonale che abbraccia cielo e case e
strade; oppure le “ scoperte” di paesaggi segreti contenuti nel vano di una porta; o ancora i bersaglieri
di un monumento che sembrano sospingere le nuvole con le loro baionette. Qualche volta questa
ricerca si concentra su effetti puramente formali, per esempio il contrasto fra la forma di un uovo e il
taglio netto e angolato di un piano d'appoggio, e raggiungere effetti quasi astratti. Ma spesso capaci di
un'ineffabile classicità.
In mostra verranno presentate circa 28 fotografie inedite realizzate nell'ultimo anno ed il formato non
supera i ( 40 x 60) cm. Tiratura 1 di 3.
30
aprile 2010
Marco Russo – Impre-Visti
Dal 30 aprile al 30 maggio 2010
fotografia
Location
SANGALLO ART STATION
Firenze, Via Fra' Giovanni Angelico, 5r, (Firenze)
Firenze, Via Fra' Giovanni Angelico, 5r, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 15-20
Vernissage
30 Aprile 2010, ore 18:00
Autore
Curatore