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Marco Santolisier – Costellazione nomade
L’artista italiano presenta in questa mostra una serie di opere dalle composizioni con forme riportate all’essenziale, dalle campiture nette e cromaticamente compatte,con ritmi e spazi sereni e omogenei, con tonalità terse e campeggianti.
Comunicato stampa
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“Nuovo atlante delle arti” è un progetto-festival appositamente ideato per Borgo Cardigliano nel Salento, già nel centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia. Esso vive nobilmente sulle arti che riprogrammano il mondo, si campiona ad essere uno spettacolare archivio decentralizzato ove le diverse discipline si nutrono di arte-mondo, mira a rappresentare come si abita la cultura globale, ovvero l’altramodernità, che altro non è che una sorta di costellazione, una specie di arcipelago di singoli mondi e singoli artisti le cui isole interconnesse non costituiscono un continente unico di pensiero, ma lo specchio di un’arte postproduttiva e frontaliera, mobile, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, intellettuale di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere un'Europa Creativa Festival e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi nel clima di abitare stili e forme storicizzate, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Con “Nuovo atlante delle arti” si porgono sette mostre personali di sette artisti taluni giovani emergenti,altri di chiara fama (Beatrice Zapponi, Daniele Amico, Valeria Mariotti, Fiamma Zagara, Giuseppe Amadio, Marco Santolisier, Roberto Russo).
Scrive Carlo Franza nel testo: “ La vocazione pittorica di Marco Santolisier ha attraversato in questi ultimi anni capitoli diversi, dalla figurazione al simbolo, ovvero un crescendo verso quei nuovi alfabeti di forme che oggi hanno fruttato il valore fantastico e astratto della meditazione. La sua non è più una pittura irrequieta o incline ad alcuni imperativi in voga, è invece, rigorosamente, l'adesione costante a ciò che veramente gli premeva, a quel fuoco vivo sotto la cenere dei suoi ricorrenti toni, che è la necessità di inquisire e documentare la storia della sua esistenza, e del suo rapporto dialettico con la realtà osservata, vissuta e talvolta patita, ma anche serenamente consumata, senza che mai gli abbia fatto velo una sola distrazione retorica. Marco Santolisier indubbiamente educato anche alla comprensione e interpretazione della cultura pittorica europea del Novecento, ancorata alla meditazione sui valori universali, indubbiamente affascinato, soprattutto oggi, da un linguaggio pittorico scarno, è spinto - nel duro contatto quotidiano, ma fondamentale con la natura, che è la misura cosmica - a una ricerca dell'assoluto, da sostituire ai frammenti della realtà, alla vanità della visualizzazione, alla casualità della visione. E' così che oggi nascono le sue “composizioni” con forme riportate all'essenziale, dalle campiture nette e cromaticamente compatte. E' esclusa, da queste descrizioni, qualsiasi somiglianza con la realtà, poichè uno dei propositi (e probabilmente il fondamentale) è quello di non offuscarne l'immagine. E seppure sempre più attratto dalle sensibilità che la natura muove con forme, musiche e colori, ecco la svolta fondamentale del suo fare arte,che svia figurazioni descrittive, ma cerca la pura essenzialità delle forme nello spazio, sintetizzando così natura e pensiero in invenzioni geometriche, dalle varianti infinite, così come sono infinite le varianti geometriche (linee-ritmo-spazio) della natura e della realtà vivente. L'indicazione può andare al di là dell'impressione psicologica, mentre fondamentale rimane l'utopia di rappresentare con segni severi e marcati, con ritmi e spazi sereni e omogenei, con tonalità terse e campeggianti, l'armoniosa disciplina che domina il mondo. Marco Santolisier si muove oltre i segni provvisori del fenomenico, per darci dei segnali spirituali concreti, mediati con le esigenze di riflessione e la mirabile possibilità d'invenzione dell'universo geometrico. E da carte, schizzi e cartoni provvisori, nascono le sue composizioni che si dilatano in una struttura filtrante i magici racconti che da Euclide fino a Mondrian capostipite del gruppo De Stijl e a Magnelli, Mortensen e Domela del gruppo Abstraction-Crèation arrivano a noi”.
Biografia dell'artista
Marco Santolisier nasce a Cagliari nel 1963, dove vive e lavora dirigendo un liceo paritario da lui stesso fondato e intitolato a Dante Alighieri. Figlio e nipote d'arte, discepolo del nonno materno “Vincenzo Farci” storico ceramista sardo, e del padre che ha percorso una strada artistica costellata di successi e onorificenze. Opera con mostre personali e collettive fin dal 2007. Nel maggio 2010 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza lo invita nel progetto “Balconata Romana” a tenere una mostra Personale (Percorso di flussi) al Centrale Ristotheatre di Roma, poi a Firenze nel progetto “Scenari” (Per un più visibile cielo) al Plus Florence nel novembre 2010, nel 2011 al Plus Berlin a Berlino con “L'alfabeto del dopo”, ancora a Firenze a Palazzo Borghese nell'ottobre 2011. Candidato dal Prof. Carlo Franza al Premio delle Arti Premio della Cultura al Circolo della Stampa di Milano, é risultato vincitore nell'edizione 2010 (Premio delle Nazioni) e nell'edizione 2011 (Premio della Critica). E' stato anche presente nella Rassegna “Bella Italia.1861-2011” che si è tenuta a Milano allo Studio d'Arte 26, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Nel 2012 è stato presente a Milano con una personale dal titolo “Il sogno addomesticato” all' Artestudio 26 e ancora con una personale nel progetto estivo internazionale “Nuovo Atlante delle Arti” a Borgo Cardigliano-Specchia nel Salento.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano (LE) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Scrive Carlo Franza nel testo: “ La vocazione pittorica di Marco Santolisier ha attraversato in questi ultimi anni capitoli diversi, dalla figurazione al simbolo, ovvero un crescendo verso quei nuovi alfabeti di forme che oggi hanno fruttato il valore fantastico e astratto della meditazione. La sua non è più una pittura irrequieta o incline ad alcuni imperativi in voga, è invece, rigorosamente, l'adesione costante a ciò che veramente gli premeva, a quel fuoco vivo sotto la cenere dei suoi ricorrenti toni, che è la necessità di inquisire e documentare la storia della sua esistenza, e del suo rapporto dialettico con la realtà osservata, vissuta e talvolta patita, ma anche serenamente consumata, senza che mai gli abbia fatto velo una sola distrazione retorica. Marco Santolisier indubbiamente educato anche alla comprensione e interpretazione della cultura pittorica europea del Novecento, ancorata alla meditazione sui valori universali, indubbiamente affascinato, soprattutto oggi, da un linguaggio pittorico scarno, è spinto - nel duro contatto quotidiano, ma fondamentale con la natura, che è la misura cosmica - a una ricerca dell'assoluto, da sostituire ai frammenti della realtà, alla vanità della visualizzazione, alla casualità della visione. E' così che oggi nascono le sue “composizioni” con forme riportate all'essenziale, dalle campiture nette e cromaticamente compatte. E' esclusa, da queste descrizioni, qualsiasi somiglianza con la realtà, poichè uno dei propositi (e probabilmente il fondamentale) è quello di non offuscarne l'immagine. E seppure sempre più attratto dalle sensibilità che la natura muove con forme, musiche e colori, ecco la svolta fondamentale del suo fare arte,che svia figurazioni descrittive, ma cerca la pura essenzialità delle forme nello spazio, sintetizzando così natura e pensiero in invenzioni geometriche, dalle varianti infinite, così come sono infinite le varianti geometriche (linee-ritmo-spazio) della natura e della realtà vivente. L'indicazione può andare al di là dell'impressione psicologica, mentre fondamentale rimane l'utopia di rappresentare con segni severi e marcati, con ritmi e spazi sereni e omogenei, con tonalità terse e campeggianti, l'armoniosa disciplina che domina il mondo. Marco Santolisier si muove oltre i segni provvisori del fenomenico, per darci dei segnali spirituali concreti, mediati con le esigenze di riflessione e la mirabile possibilità d'invenzione dell'universo geometrico. E da carte, schizzi e cartoni provvisori, nascono le sue composizioni che si dilatano in una struttura filtrante i magici racconti che da Euclide fino a Mondrian capostipite del gruppo De Stijl e a Magnelli, Mortensen e Domela del gruppo Abstraction-Crèation arrivano a noi”.
Biografia dell'artista
Marco Santolisier nasce a Cagliari nel 1963, dove vive e lavora dirigendo un liceo paritario da lui stesso fondato e intitolato a Dante Alighieri. Figlio e nipote d'arte, discepolo del nonno materno “Vincenzo Farci” storico ceramista sardo, e del padre che ha percorso una strada artistica costellata di successi e onorificenze. Opera con mostre personali e collettive fin dal 2007. Nel maggio 2010 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza lo invita nel progetto “Balconata Romana” a tenere una mostra Personale (Percorso di flussi) al Centrale Ristotheatre di Roma, poi a Firenze nel progetto “Scenari” (Per un più visibile cielo) al Plus Florence nel novembre 2010, nel 2011 al Plus Berlin a Berlino con “L'alfabeto del dopo”, ancora a Firenze a Palazzo Borghese nell'ottobre 2011. Candidato dal Prof. Carlo Franza al Premio delle Arti Premio della Cultura al Circolo della Stampa di Milano, é risultato vincitore nell'edizione 2010 (Premio delle Nazioni) e nell'edizione 2011 (Premio della Critica). E' stato anche presente nella Rassegna “Bella Italia.1861-2011” che si è tenuta a Milano allo Studio d'Arte 26, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Nel 2012 è stato presente a Milano con una personale dal titolo “Il sogno addomesticato” all' Artestudio 26 e ancora con una personale nel progetto estivo internazionale “Nuovo Atlante delle Arti” a Borgo Cardigliano-Specchia nel Salento.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano (LE) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
21
luglio 2012
Marco Santolisier – Costellazione nomade
Dal 21 luglio al 10 agosto 2012
arte contemporanea
Location
BORGO CARDIGLIANO
Specchia, Contrada Cardigliano, (Lecce)
Specchia, Contrada Cardigliano, (Lecce)
Orario di apertura
Tutti i giorni, dalle 9.00 alle 13.00 – dalle 16.00 alle 22.00
Vernissage
21 Luglio 2012, ore 19.00
Autore
Curatore