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Marco Santolisier – Geometria degli ascolti
La mostra riunisce oltre quaranta opere dell’artista italiano,apparso agli occhi della critica europea come una delle vivaci e innovative figure dell’arte contemporanea capace di segnare i nuovi svolgimenti del segno e del colore,oltre il clima postmodern.
Comunicato stampa
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Ha preso il via, all’interno dello storico “Palazzo Borghese” di Firenze il nuovo progetto, dal titolo “IL MUSEO DEI MUSEI”, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte di piano internazionale Prof. Carlo Franza. Questa mostra dal titolo “Geometria degli ascolti” è la nona del nuovo percorso, imponendosi come evento di singolare importanza culturale in quanto è desiderio del curatore proporre in una città d’arte come Firenze nomi di rilievo dell’arte contemporanea, capaci di dettare e significare gli svolgimenti più intriganti del fare arte nel terzo millennio. L’esposizione curata dall’illustre Storico dell’Arte di fama internazionale, Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo “ Geometria degli ascolti”, riunisce oltre quaranta opere dell' artista Marco Santolisier, apparso agli occhi della critica europea come una delle vivaci e innovative figure dell’arte contemporanea capace di segnare i nuovi svolgimenti del segno e del colore, carichi di effervescente autenticità, traghettandoli oltre il clima postmodern, ormai in agonia, per la concentrazione di mescolanza, opportunità e ripetizione.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La vocazione pittorica di Marco Santolisier ha attraversato in questi ultimi anni capitoli diversi, dalla figurazione al simbolo, ovvero un crescendo verso quei nuovi alfabeti di forme che oggi hanno fruttato il valore fantastico e astratto della meditazione. La sua non è più una pittura irrequieta o incline ad alcuni imperativi in voga, è invece, rigorosamente, l'adesione costante a ciò che veramente gli premeva, a quel fuoco vivo sotto la cenere dei suoi ricorrenti toni, che è la necessità di inquisire e documentare la storia della sua esistenza, e del suo rapporto dialettico con la realtà osservata, vissuta e talvolta patita, ma anche serenamente consumata, senza che mai gli abbia fatto velo una sola distrazione retorica. Marco Santolisier indubbiamente educato anche alla comprensione e interpretazione della cultura pittorica europea del Novecento, ancorata alla meditazione sui valori universali, indubbiamente affascinato, soprattutto oggi, da un linguaggio pittorico scarno,è spinto-nel duro contatto quotidiano, ma fondamentale con la natura, che è la misura cosmica-a una ricerca dell'assoluto, da sostituire ai frammenti della realtà, alla vanità della visualizzazione, alla casualità della visione. E' così che oggi nascono le sue “composizioni” con forme riportate all'essenziale, dalle campiture nette e cromaticamente compatte. E' esclusa, da queste descrizioni, qualsiasi somiglianza con la realtà, poichè uno dei propositi (e probabilmente il fondamentale) è quello di non offuscarne l'immagine. E seppure sempre più attratto dalle sensibilità che la natura muove con forme, musiche e colori, ecco la svolta fondamentale del suo fare arte, che svia figurazioni descrittive, ma cerca la pura essenzialità delle forme nello spazio, sintetizzando così natura e pensiero in invenzioni geometriche, dalle varianti infinite, così come sono infinite le varianti geometriche (linee-ritmo-spazio) della natura e della realtà vivente. L'indicazione può andare al di là dell'impressione psicologica, mentre fondamentale rimane l'utopia di rappresentare con segni severi e marcati, con ritmi e spazi sereni e omogenei, con tonalità terse e campeggianti, l'armoniosa disciplina che domina il mondo. Marco Santolisier si muove oltre i segni provvisori del fenomenico, per darci dei segnali spirituali concreti, mediati con le esigenze di riflessione e la mirabile possibilità d'invenzione dell'universo geometrico. E da carte, schizzi e cartoni provvisori, nascono le sue composizioni che si dilatano in una struttura filtrante i magici racconti che da Euclide fino a Mondrian capostipite del gruppo De Stijl e a Magnelli, Mortensen e Domela del gruppo Abstraction-Crèation arrivano a noi”.
Cenni biografici dell’artista
Marco Santolisier nasce a Cagliari nel 1963, dove vive e lavora dirigendo un liceo paritario da lui stesso fondato e intitolato a Dante Alighieri. Figlio e nipote d'arte, discepolo del nonno materno “Vincenzo Farci” storico ceramista sardo, e del padre che ha percorso una strada artistica costellata di successi e onorificenze. Opera con mostre personali e collettive fin dal 2007. Nel maggio 2010 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza lo invita nel progetto “Balconata Romana” a tenere una mostra Personale (Percorso di flussi) al Centrale Ristotheatre di Roma, poi a Firenze nel progetto “Scenari” (Per un più visibile cielo) al Plus Florence nel novembre 2010, nel 2011 al Plus Berlin a Berlino con “L'alfabeto del dopo”, ancora a Firenze a Palazzo Borghese nell'ottobre 2011. Candidato dal Prof. Carlo Franza al Premio delle Arti Premio della Cultura al Circolo della Stampa di Milano, é risultato vincitore nell'edizione 2010 (Premio delle Nazioni) e nell'edizione 2011 (Premio della Critica ). E' stato anche presente nella Rassegna “Bella Italia.1861-2011” che si è tenuta a Milano all’Artestudio 26, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il 2012 lo vedrà impegnato sia a Milano con una personale che nel progetto estivo internazionale di Borgo Cardigliano nel Salento.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000( di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La vocazione pittorica di Marco Santolisier ha attraversato in questi ultimi anni capitoli diversi, dalla figurazione al simbolo, ovvero un crescendo verso quei nuovi alfabeti di forme che oggi hanno fruttato il valore fantastico e astratto della meditazione. La sua non è più una pittura irrequieta o incline ad alcuni imperativi in voga, è invece, rigorosamente, l'adesione costante a ciò che veramente gli premeva, a quel fuoco vivo sotto la cenere dei suoi ricorrenti toni, che è la necessità di inquisire e documentare la storia della sua esistenza, e del suo rapporto dialettico con la realtà osservata, vissuta e talvolta patita, ma anche serenamente consumata, senza che mai gli abbia fatto velo una sola distrazione retorica. Marco Santolisier indubbiamente educato anche alla comprensione e interpretazione della cultura pittorica europea del Novecento, ancorata alla meditazione sui valori universali, indubbiamente affascinato, soprattutto oggi, da un linguaggio pittorico scarno,è spinto-nel duro contatto quotidiano, ma fondamentale con la natura, che è la misura cosmica-a una ricerca dell'assoluto, da sostituire ai frammenti della realtà, alla vanità della visualizzazione, alla casualità della visione. E' così che oggi nascono le sue “composizioni” con forme riportate all'essenziale, dalle campiture nette e cromaticamente compatte. E' esclusa, da queste descrizioni, qualsiasi somiglianza con la realtà, poichè uno dei propositi (e probabilmente il fondamentale) è quello di non offuscarne l'immagine. E seppure sempre più attratto dalle sensibilità che la natura muove con forme, musiche e colori, ecco la svolta fondamentale del suo fare arte, che svia figurazioni descrittive, ma cerca la pura essenzialità delle forme nello spazio, sintetizzando così natura e pensiero in invenzioni geometriche, dalle varianti infinite, così come sono infinite le varianti geometriche (linee-ritmo-spazio) della natura e della realtà vivente. L'indicazione può andare al di là dell'impressione psicologica, mentre fondamentale rimane l'utopia di rappresentare con segni severi e marcati, con ritmi e spazi sereni e omogenei, con tonalità terse e campeggianti, l'armoniosa disciplina che domina il mondo. Marco Santolisier si muove oltre i segni provvisori del fenomenico, per darci dei segnali spirituali concreti, mediati con le esigenze di riflessione e la mirabile possibilità d'invenzione dell'universo geometrico. E da carte, schizzi e cartoni provvisori, nascono le sue composizioni che si dilatano in una struttura filtrante i magici racconti che da Euclide fino a Mondrian capostipite del gruppo De Stijl e a Magnelli, Mortensen e Domela del gruppo Abstraction-Crèation arrivano a noi”.
Cenni biografici dell’artista
Marco Santolisier nasce a Cagliari nel 1963, dove vive e lavora dirigendo un liceo paritario da lui stesso fondato e intitolato a Dante Alighieri. Figlio e nipote d'arte, discepolo del nonno materno “Vincenzo Farci” storico ceramista sardo, e del padre che ha percorso una strada artistica costellata di successi e onorificenze. Opera con mostre personali e collettive fin dal 2007. Nel maggio 2010 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza lo invita nel progetto “Balconata Romana” a tenere una mostra Personale (Percorso di flussi) al Centrale Ristotheatre di Roma, poi a Firenze nel progetto “Scenari” (Per un più visibile cielo) al Plus Florence nel novembre 2010, nel 2011 al Plus Berlin a Berlino con “L'alfabeto del dopo”, ancora a Firenze a Palazzo Borghese nell'ottobre 2011. Candidato dal Prof. Carlo Franza al Premio delle Arti Premio della Cultura al Circolo della Stampa di Milano, é risultato vincitore nell'edizione 2010 (Premio delle Nazioni) e nell'edizione 2011 (Premio della Critica ). E' stato anche presente nella Rassegna “Bella Italia.1861-2011” che si è tenuta a Milano all’Artestudio 26, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il 2012 lo vedrà impegnato sia a Milano con una personale che nel progetto estivo internazionale di Borgo Cardigliano nel Salento.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000( di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
01
ottobre 2011
Marco Santolisier – Geometria degli ascolti
Dal primo ottobre 2011 al 30 marzo 2012
arte contemporanea
Location
PALAZZO BORGHESE
Firenze, Via Ghibellina, 110n, (Firenze)
Firenze, Via Ghibellina, 110n, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle 17.00; la sera ad eventi
Vernissage
1 Ottobre 2011, ore 19
Autore
Curatore