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Marco Saporiti – Albero, mistero e vita
Un approccio particolare al tema naturalistico è la testimonianza pittorica di Marco Saporiti, artista che vive e lavora a Gavirate. La singolarità della sua pittura si pone nel linguaggio, che si sviluppa ‘oltre’ la realtà, per giungere a una lettura di tipo metafisico
Comunicato stampa
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Un approccio particolare al tema naturalistico è la testimonianza pittorica di Marco Saporiti, artista che vive e lavora a Gavirate. La singolarità della sua pittura si pone nel linguaggio, che si sviluppa ‘oltre’ la realtà, per giungere a una lettura di tipo metafisico.
Saporiti ha sempre lavorato ‘dentro la Natura’, per rivivere con il cuore e la mente certe emozioni tra luci e colori.
L’albero è protagonista assoluto della scena, sia che sullo sfondo si intravvedano le verdi colline del Varesotto, sia che compaia uno scorcio di mare, sia che si scorgano le acque del lago.
Poco importa quale sia la stagione.
Dalle nevicate al rigoglio floreale della primavera, Saporiti insinua nel dipinto la riflessione del silenzio, affinché l’albero possa riuscire a dialogare con chi osserva, nella dolcezza di un colore mai gridato con i toni che tramutano l’uno nell’altro.
Scrive in catalogo il curatore, Fabrizia Buzio Negri: “Un’allusione alla realtà che diventa poesia. Una pittura che dice di lunghe attese segrete, davanti allo spettacolo naturale, nelle attenuazioni cromatiche filtrate da un’emozione contenuta. Ovunque, si coglie il distillarsi di una scrittura estetica che si esprime entro il misterioso imprendibile senso dell’esistenza…
Non più tempo-chronos, ma una sensazione di atmosfere sospese pur nella disciplina di forme e volumi chiaramente distinguibili…
Un lavoro lentissimo, con le velature progressive, per un rarefatto colorismo con le ombre appena accennate dagli effetti di luce. Una naturalità malinconicamente messa a fuoco nelle suggestioni dei ritmi compositivi.
La prima impressione che si prova, guardando un dipinto di Saporiti, è di quiete, lontano dallo stordimento della rumorosità quotidiana. Eppure c’è il fremito di un rinnovamento vitale nell’albero, simbolo di continuità nella Natura, per il tempo infinito al di là del vivere umano.
Pensieri, memorie, visioni.
I luoghi dell’anima, la fragilità dell’esistere, la forza dello spirito. Attorno all’albero si coagulano suggestioni e percezioni arcane.
Metafora letteraria e favolistica: dalla foresta incantata dell’ “Orlando Furioso” al fantasioso mondo arboreo del “Barone rampante” di Calvino, senza trascurare la tradizione delle fiabe.
Una stratificazioni di significati, in una sorta di immaginario misterioso non contaminato dalla quotidianità...”
Saporiti ha sempre lavorato ‘dentro la Natura’, per rivivere con il cuore e la mente certe emozioni tra luci e colori.
L’albero è protagonista assoluto della scena, sia che sullo sfondo si intravvedano le verdi colline del Varesotto, sia che compaia uno scorcio di mare, sia che si scorgano le acque del lago.
Poco importa quale sia la stagione.
Dalle nevicate al rigoglio floreale della primavera, Saporiti insinua nel dipinto la riflessione del silenzio, affinché l’albero possa riuscire a dialogare con chi osserva, nella dolcezza di un colore mai gridato con i toni che tramutano l’uno nell’altro.
Scrive in catalogo il curatore, Fabrizia Buzio Negri: “Un’allusione alla realtà che diventa poesia. Una pittura che dice di lunghe attese segrete, davanti allo spettacolo naturale, nelle attenuazioni cromatiche filtrate da un’emozione contenuta. Ovunque, si coglie il distillarsi di una scrittura estetica che si esprime entro il misterioso imprendibile senso dell’esistenza…
Non più tempo-chronos, ma una sensazione di atmosfere sospese pur nella disciplina di forme e volumi chiaramente distinguibili…
Un lavoro lentissimo, con le velature progressive, per un rarefatto colorismo con le ombre appena accennate dagli effetti di luce. Una naturalità malinconicamente messa a fuoco nelle suggestioni dei ritmi compositivi.
La prima impressione che si prova, guardando un dipinto di Saporiti, è di quiete, lontano dallo stordimento della rumorosità quotidiana. Eppure c’è il fremito di un rinnovamento vitale nell’albero, simbolo di continuità nella Natura, per il tempo infinito al di là del vivere umano.
Pensieri, memorie, visioni.
I luoghi dell’anima, la fragilità dell’esistere, la forza dello spirito. Attorno all’albero si coagulano suggestioni e percezioni arcane.
Metafora letteraria e favolistica: dalla foresta incantata dell’ “Orlando Furioso” al fantasioso mondo arboreo del “Barone rampante” di Calvino, senza trascurare la tradizione delle fiabe.
Una stratificazioni di significati, in una sorta di immaginario misterioso non contaminato dalla quotidianità...”
02
dicembre 2006
Marco Saporiti – Albero, mistero e vita
Dal 02 al 31 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
CHIOSTRO DI VOLTORRE
Gavirate, Piazza Chiostro, 23, (Varese)
Gavirate, Piazza Chiostro, 23, (Varese)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-13 e 14-19, tranne il lunedì
Vernissage
2 Dicembre 2006, ore 17.30
Autore
Curatore