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Marco Spanò – Ali Mihali. Sguardi al buio
Reportage fotografico in bianco e nero che ritrae le condizioni di vita di 300 internati nel manicomio Ali Mihali di Valona in Albania nel 2003. 46 immagini inedite che colpiscono per la durezza e l’umanità al tempo stesso.
Comunicato stampa
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Albania, estate 2003, un gruppo di volontari partecipa ad un progetto internazionale che prevede un soggiorno estivo di riabilitazione per i pazienti dell’ospedale psichiatrico Ali Mihali di Valona, a dimostrazione della possibilità di un reinserimento sociale di persone ritenute non più recuperabili. Il reportage fotografico di Marco Spanò racconta le dure condizioni di vita all’interno di quel manicomio, in cui si trovano internati trecento pazienti, divisi tra uomini e donne, acuti e cronici. Sono immagini inedite, ricche di umanità e lontane da ogni sorta di voyeurismo, che ci riportano con la loro forza alla mente un recente passato italiano e un presente poco noto e inquietante. Non è denuncia ma la testimonianza di un’umanità offesa e dimenticata, di quel lato oscuro della società che si sceglie di nascondere e dell’impegno di alcuni a portarlo alla luce. Sguardi che provengono dal buio, che pongono domande e fanno riflettere. 46 scatti, appunti in bianco e nero, per disegnare un filo che unisce realtà vicine geograficamente ma culturalmente e profondamente lontane.
Ali Mihali. Sguardi dal Buio si inserisce nel ciclo di mostre fotografiche intitolato N.A.D.I.R. | nodi appunti domande immagini riflessi che l'Associazione culturale Nadir Pro organizza per raccontare storie di diritti negati, di istituzioni totalizzanti, ma anche di trasformazioni possibili e di piccole vittorie. E’ un progetto che vuole rivelare attraverso la fotografia ciò che non si vede, comunicare l'inaccessibilità ai diritti di cittadinanza, rappresentare la lotta all'esclusione attraverso i protagonisti. Lo fa posando lo sguardo su due differenti realtà manicomiali la Grecia e l'Albania e, oltre il mare, un comune elemento: il processo di trasformazione avviato in Italia dalla riforma basagliana che ha portato alla chiusura dei manicomi. A trent’anni dalla morte di Franco Basaglia e nell’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione, i fotografi Alex Majoli, Antonella Pizzamiglio e Marco Spanò legano con un filo invisibile le due sponde di questo mare.
Il primo appuntamento è con “Leros” di Alex Majoli, fotografo Magnum che nel 1994 realizza un reportage fotografico sul manicomio di Leros in Grecia dal 15 gennaio al 29 gennaio allo Spazio Villas nel Parco culturale di San Giovanni di Trieste.
Il secondo incontro riguarda ancora Leros, ma con la prospettiva di Antonella Pizzamiglio, che già nell’89 era riuscita a documentare quello che veniva considerato il peggior manicomio del mondo, “Leros. Anche il Nulla ha un nome” dal 29 gennaio al 27 febbraio (Spazio Rosa, via Bottacin, 4 – Parco di San Giovanni, Trieste).
Chiude la rassegna “Ali Mihali. Sguardi dal buio”, reportage dall’Albania di Marco Spanò, che racconta l’ospedale psichiatrico di Valona, dal 6 febbraio al 5 marzo allo Spazio Villas nel di Parco di San Giovanni.
E ancora a lato e in contemporanea, dal 30 gennaio al 13 febbraio la mostra N.A.D.I.R è visitabile anche al Teatro Miela di Trieste come collettiva dei tre fotografi.
Ali Mihali. Sguardi dal Buio si inserisce nel ciclo di mostre fotografiche intitolato N.A.D.I.R. | nodi appunti domande immagini riflessi che l'Associazione culturale Nadir Pro organizza per raccontare storie di diritti negati, di istituzioni totalizzanti, ma anche di trasformazioni possibili e di piccole vittorie. E’ un progetto che vuole rivelare attraverso la fotografia ciò che non si vede, comunicare l'inaccessibilità ai diritti di cittadinanza, rappresentare la lotta all'esclusione attraverso i protagonisti. Lo fa posando lo sguardo su due differenti realtà manicomiali la Grecia e l'Albania e, oltre il mare, un comune elemento: il processo di trasformazione avviato in Italia dalla riforma basagliana che ha portato alla chiusura dei manicomi. A trent’anni dalla morte di Franco Basaglia e nell’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione, i fotografi Alex Majoli, Antonella Pizzamiglio e Marco Spanò legano con un filo invisibile le due sponde di questo mare.
Il primo appuntamento è con “Leros” di Alex Majoli, fotografo Magnum che nel 1994 realizza un reportage fotografico sul manicomio di Leros in Grecia dal 15 gennaio al 29 gennaio allo Spazio Villas nel Parco culturale di San Giovanni di Trieste.
Il secondo incontro riguarda ancora Leros, ma con la prospettiva di Antonella Pizzamiglio, che già nell’89 era riuscita a documentare quello che veniva considerato il peggior manicomio del mondo, “Leros. Anche il Nulla ha un nome” dal 29 gennaio al 27 febbraio (Spazio Rosa, via Bottacin, 4 – Parco di San Giovanni, Trieste).
Chiude la rassegna “Ali Mihali. Sguardi dal buio”, reportage dall’Albania di Marco Spanò, che racconta l’ospedale psichiatrico di Valona, dal 6 febbraio al 5 marzo allo Spazio Villas nel di Parco di San Giovanni.
E ancora a lato e in contemporanea, dal 30 gennaio al 13 febbraio la mostra N.A.D.I.R è visitabile anche al Teatro Miela di Trieste come collettiva dei tre fotografi.
06
febbraio 2010
Marco Spanò – Ali Mihali. Sguardi al buio
Dal 06 febbraio al 05 marzo 2010
fotografia
Location
CASA ROSA – EX OPP PARCO DI SAN GIOVANNI
Trieste, Via Guglielmo De Pastrovich, (Trieste)
Trieste, Via Guglielmo De Pastrovich, (Trieste)
Orario di apertura
dalle 17 alle 20
Vernissage
6 Febbraio 2010, ore 18.30
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