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Marco Strano – Body Memories
Nei dipinti esposti in questa mostra donne morbidamente adagiate in realtà inquiete si accostano a blocchi turriti che parlano la stessa lingua, segno e tecniche pittoriche modulano la vita intimamente tormentata dei soggetti più diversi, dal corpo umano alla insondabilità delle vette .
Comunicato stampa
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C’è un’urgenza di comunicare in Marco Strano. Da ottimo produttore di “rumore” nel senso più alto del termine, attraverso la sua espressività musicale, ad artista celebrato in più esposizioni pubbliche di opere pittoriche caratterizzate dalla contemplazione e dal silenzio che contraddistinguono spesso i suoi dipinti.
Quale grande valore assume l’assenza di parole dinanzi al “consumismo verbale” che si declina in “offese urlate”, “parole inutili” mentre è il silenzio a custodire la memoria.
Quello del silenzio è un rito che accompagna momenti chiave della vita, si rispettano minuti di silenzio ogni volta che c’è un’occasione, spesso triste, da ricordare; si tace in segno di assenso formale alle idee espresse da qualcuno e, più in generale, quando sono indispensabili parentesi di raccoglimento. Il silenzio è pregno di significati.
La costanza percettiva, quel flusso ininterrotto ma silenzioso di messaggi che il corpo rimanda alla coscienza riguardo alla propria presenza, non è altro che la silenziosa testimonianza volta ad assicurare il soggetto della sua propria esistenza.
Il corpo si fa così protagonista del vissuto e della memoria, acquista identità di oggetto osservato e non più solo di muto osservante.
Nei dipinti esposti in questa mostra donne morbidamente adagiate in realtà inquiete si accostano a blocchi turriti che parlano la stessa lingua, segno e tecniche pittoriche modulano la vita intimamente tormentata dei soggetti più diversi, dal corpo umano alla insondabilità delle vette e si sa, il silenzio in montagna, non fa rumore.
Marco Strano è un artista con all’attivo decenni di creatività inesauribile e con un consolidato percorso culturale che lo ha visto, da sempre, impegnato a rappresentare la realtà attraverso le lenti della sua sensibilità straordinaria e raffinata.
Dopo il diploma all’Accademia di belle arti di Venezia, inizia a lavorare nei più prestigiosi Teatri lirici del mondo come scenografo, costumista e regista, contemporaneamente porta avanti una carriera come musicista jazz con innumerevoli concerti e produzioni discografiche.
Da sempre si occupa di pittura esponendo i suoi lavori in importanti gallerie d’arte.
Quale grande valore assume l’assenza di parole dinanzi al “consumismo verbale” che si declina in “offese urlate”, “parole inutili” mentre è il silenzio a custodire la memoria.
Quello del silenzio è un rito che accompagna momenti chiave della vita, si rispettano minuti di silenzio ogni volta che c’è un’occasione, spesso triste, da ricordare; si tace in segno di assenso formale alle idee espresse da qualcuno e, più in generale, quando sono indispensabili parentesi di raccoglimento. Il silenzio è pregno di significati.
La costanza percettiva, quel flusso ininterrotto ma silenzioso di messaggi che il corpo rimanda alla coscienza riguardo alla propria presenza, non è altro che la silenziosa testimonianza volta ad assicurare il soggetto della sua propria esistenza.
Il corpo si fa così protagonista del vissuto e della memoria, acquista identità di oggetto osservato e non più solo di muto osservante.
Nei dipinti esposti in questa mostra donne morbidamente adagiate in realtà inquiete si accostano a blocchi turriti che parlano la stessa lingua, segno e tecniche pittoriche modulano la vita intimamente tormentata dei soggetti più diversi, dal corpo umano alla insondabilità delle vette e si sa, il silenzio in montagna, non fa rumore.
Marco Strano è un artista con all’attivo decenni di creatività inesauribile e con un consolidato percorso culturale che lo ha visto, da sempre, impegnato a rappresentare la realtà attraverso le lenti della sua sensibilità straordinaria e raffinata.
Dopo il diploma all’Accademia di belle arti di Venezia, inizia a lavorare nei più prestigiosi Teatri lirici del mondo come scenografo, costumista e regista, contemporaneamente porta avanti una carriera come musicista jazz con innumerevoli concerti e produzioni discografiche.
Da sempre si occupa di pittura esponendo i suoi lavori in importanti gallerie d’arte.
16
giugno 2020
Marco Strano – Body Memories
Dal 16 giugno al 04 luglio 2020
arte contemporanea
Location
GALLERIA GOVETOSA
Padova, Via Altinate, 76, (Padova)
Padova, Via Altinate, 76, (Padova)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 10 - 12 e 16 - 19
Vernissage
16 Giugno 2020, Dalle 16.00 alle 19.00
Sito web
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