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Marco Tamburro
Il segno e il movimento sono alla base dello stile pittorico di Marco Tamburro. La sua esperienza in campo fotografico si percepisce nel taglio dell’immagine, nel dettaglio che decide di riportare sulla tela.
Comunicato stampa
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Nuovo evento da non perdere alla Galleria d’Arte “Contemporanea” di Pescara.
Dal 18 giugno sarà un giovane artista dal rilevante talento,MarcoTamburro, ad esporre l’Arte.
Nato a Perugia nel 1974, l'artista si trasferisce a Milano nel 1994 dopo aver conseguito il diploma all'Istituto d'Arte della sua città.
A Milano frequenta il corso di scenografia presso la storica Accademia delle Belle Arti di Brera e collabora come assistente con diversi fotografi e scenografi.
Lavora con diverse compagnie teatrali e si dedica a tempo pieno alla pittura esponendo in diverse gallerie italiane.
Il segno e il movimento sono alla base dello stile pittorico di Marco Tamburro. La sua esperienza in campo fotografico si percepisce nel taglio dell'immagine, nel dettaglio che decide di riportare sulla tela. Come una lente d'ingrandimento Tamburro cattura un fotogramma, un momento, una situazione e la tramuta in segno materico creando forme e dinamismo.
La metropoli con le sue macchine, i suoi cartelloni pubblicitari, il suo traffico, il suo caos. Grattacieli e strade affollate, percorse da figure anonime, nevrotiche quasi angosciate dalla velocità e dai ritmi frenetici della civiltà urbana. La polemica rivolta al trambusto metropolitano non si riduce ad una esaltazione semplicistica della tranquillità campagnola. Certo è che Tamburo non si rifugia nella quiete campestre, non dipinge verdi colline o prati assolati. Tutt'altro. Fotografa semplicemente la città, così come si presenta, e lo fa con rapide e dinamiche pennellate che creano dei vortici e segnano la tela simulando e interpretando quell'inquietudine che i tempi cittadini ci impongono.
Segni larghi, incisivi, energici accompagnati dalle uniche variazioni cromatiche del bianco e del nero a cui si aggiunge improvvisamente il rosso: "[…] il valore dello stacco pittorico all'interno dell'opera vuole essere un elemento di terrore che sta proprio a simboleggiare il fuoco che logora, il sangue, la sofferenza dei poveri diavoli che vivono la metropoli come un girone dantesco […]". (Marco Tamburro)
Dal 18 giugno sarà un giovane artista dal rilevante talento,MarcoTamburro, ad esporre l’Arte.
Nato a Perugia nel 1974, l'artista si trasferisce a Milano nel 1994 dopo aver conseguito il diploma all'Istituto d'Arte della sua città.
A Milano frequenta il corso di scenografia presso la storica Accademia delle Belle Arti di Brera e collabora come assistente con diversi fotografi e scenografi.
Lavora con diverse compagnie teatrali e si dedica a tempo pieno alla pittura esponendo in diverse gallerie italiane.
Il segno e il movimento sono alla base dello stile pittorico di Marco Tamburro. La sua esperienza in campo fotografico si percepisce nel taglio dell'immagine, nel dettaglio che decide di riportare sulla tela. Come una lente d'ingrandimento Tamburro cattura un fotogramma, un momento, una situazione e la tramuta in segno materico creando forme e dinamismo.
La metropoli con le sue macchine, i suoi cartelloni pubblicitari, il suo traffico, il suo caos. Grattacieli e strade affollate, percorse da figure anonime, nevrotiche quasi angosciate dalla velocità e dai ritmi frenetici della civiltà urbana. La polemica rivolta al trambusto metropolitano non si riduce ad una esaltazione semplicistica della tranquillità campagnola. Certo è che Tamburo non si rifugia nella quiete campestre, non dipinge verdi colline o prati assolati. Tutt'altro. Fotografa semplicemente la città, così come si presenta, e lo fa con rapide e dinamiche pennellate che creano dei vortici e segnano la tela simulando e interpretando quell'inquietudine che i tempi cittadini ci impongono.
Segni larghi, incisivi, energici accompagnati dalle uniche variazioni cromatiche del bianco e del nero a cui si aggiunge improvvisamente il rosso: "[…] il valore dello stacco pittorico all'interno dell'opera vuole essere un elemento di terrore che sta proprio a simboleggiare il fuoco che logora, il sangue, la sofferenza dei poveri diavoli che vivono la metropoli come un girone dantesco […]". (Marco Tamburro)
18
giugno 2005
Marco Tamburro
Dal 18 giugno al 10 luglio 2005
giovane arte
Location
GALLERIA CONTEMPORANEA
Pescara, Via Salvatore Tommasi, 27, (Pescara)
Pescara, Via Salvatore Tommasi, 27, (Pescara)
Orario di apertura
Dal Lunedì al Sabato 11/ 13, 16:30/ 20, Domenica 18/ 21
Vernissage
18 Giugno 2005, ore 19:30
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