marco tamburro
PHOTOGRAPHY

a cura di chiara canali

10 ottobre 2008 – 10 novembre 2008

inaugurazione venerdì 10 ottobre 2008
h 18:00 – 24:00


10 ottobre 2008 - monocromo art gallery inaugura la mostra personale dell’artista
marco tamburro dal titolo “photography” a cura di chiara canali - l’esposizione resterà
visibile fino al 10 novembre 2008 (viale parioli 39/f, roma – martedì-sabato 10:30/13:30 –
15:30/19:30).
in questa sede abbiamo voluto portare alla luce il cuore della pura produzione fotografica
dell’artista che trasforma la fotografia stessa da mezzo che cattura automaticamente la
realtà a forma di espressione, senza alcun ausilio di manipolazione
nelle riprese fotografiche di tamburro, realizzate con una macchina nikon72 a 35 mm, il
mezzo è unicamente analogico, senza alcuna modificazione digitale, e si attua attraverso
la comprensione del fenomeno luminoso che attraversa l’obiettivo e impressiona le
pellicole; sono immagini in bianco e nero che vibrano nell’esaltazione dei contrasti e della
grana e raccontano di una città in piena espansione, con le sue linee di forza – i tralicci e i
fili elettrici sospesi nel cielo – e con i suoi luoghi deputati alla folla – le piazze e le strade
con i passanti –
nella serie sui tralicci si avverte una forte organizzazione dell’immagine, una composizione
nitida e pulita del soggetto che si sviluppa nel forte contrasto tra il bianco dello sfondo e il
nero fotografico dei segmenti paralleli e dei grovigli intricati di fili; di tutt’altro sapore la
serie delle persone riprese dall’alto in basso: le piccole silhouettes galleggiano e saltellano
su un mare di biancore come sagome sfuggenti che a poco a poco si rimpiccioliscono fino
a divenire piccole tracce dotate di una propria ombra
l’uso dello sfocato e del mosso, dello sgranato e delle ombre, appare funzionale al
racconto del movimento incessante di corpi anonimi sospesi nell’oblio. le immagini sono
portate al limite dell’astrazione, le forme dei corpi vengono bruciate dal lampo del flash, e
con il biancore dello sfondo tamburro opera una sorta di trasformazione che annulla
qualsiasi riferimento e richiamo alla realtà, dando quasi il senso di un rallentamento
immaginario del moto.