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Marco Vernaschi – Narco
Una selezione di immagini forti incidono, attraverso una gamma tagliente di bianchi e neri, il dramma di un pezzo d’Africa – la Guinea Bissau – divenuto, suo malgrado, il primo narco-Stato del mondo.
Comunicato stampa
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“La democrazia sostituisce l'elezione da parte dei molti incompetenti
alla nomina da parte di pochi corrotti”
George Bernard SHAW, Uomo e superuomo, 1903
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT,
e il presente … questo tempo immane dove la storia torna e ritorna a disegnare trame già viste, dove l’esperienza umana cede al’inconsistenza di una memoria random volatile e ruffiana, dove il valore di una vita umana non sembra sostenere il prezzo dell’ingordigia e dell’arroganza del denaro. Un tempo, questo, dove la geografia del mondo torna ad essere una terra di frontiera da conquistare con una voracità tale che, forse, neanche i primi conquistadores avevano mostrato.
Le fotografie di Marco VERNASCHI – giunte a Caltagirone grazie ad una nuova, preziosa collaborazione dello staff della GHIRRI con due realtà culturali operanti nel territorio, le associazioni Arci e Rastri di Niscemi CL – si confrontano con questo presente che catturano, rappresentano e traspongono in immagini forti, le sole che, forse, possono tentare di reggere il peso del dramma raccontato: in terra d’Africa, in uno dei quadranti più travagliati dal post colonialismo e dalla corruzione politica, un piccolo stato ex colonia portoghese – la Guinea-Bissau, tra i 20 paesi più poveri del mondo – dopo il doppio assassinio, nel 2009, del presidente VIEIRA e del suo capo di stato maggiore dell'esercito, affonda in un nuovo conflitto interetnico che lo trasforma nel crocevia internazionale del traffico di droghe, sotto il diretto controllo delle più potenti realtà terroristiche internazionali.
La storia qui mette in atto uno dei suoi teatri più crudi e sinistri, di quelli che la grande fotografia di reportage ha cercato di indagare e raccontare attraverso la sensibilità e l’obiettivo di quei fotografi, militanti e coraggiosi, oggi noti con l’appellativo di fotogiornalisti: autori celebrati, aiutati e vezzeggiati all’estero mentre in Italia, spesso, patiscono il provincialismo diffuso di un pubblico più assuefatto dall’ipertrofia visiva imperante che disturbato o indotto alla riflessione dalla verità delle immagini stesse.
Eppure sono proprio alcune fotografie scomode, certi scatti difficili – realizzati in situazioni pericolose nelle quali il carpe diem ha giocato un ruolo fondamentale – a segnare la storia visiva del secolo breve, il Novecento: una tra tutte, la celebre foto fatta dal reporter vietnamita Nick ÚT (dell’Associated Press) scattata l'8 giugno 1972 a Kim PHÚC, la bambina di nove anni nuda e gravemente ustionata, in fuga dal suo villaggio attaccato da un bombardamento americano al napalm, durante la guerra in Vietnam. La fotografia vinse il premio Pulitzer.
Le immagini di Marco VERNASCHI – e quelle recenti sui crudeli sacrifici rituali di bambini in Uganda, ad opera di presunti guaritori – toccano i nervi sensibili e scoperti della società: ricorrente è l’accusa di un uso e abuso dello strumento fotografico come altrettanto immediata è la machiavellica levata di scudi a difesa dell’operato di chi crede nel valore etico di denuncia, insito nel lavoro di un fotografo.
Al di là del dilemma e della nostra riflessione … non resta che la fotografia.
“Uomini onesti si lasciano corrompere in un solo caso:
ogniqualvolta si presenti l'occasione”
Gabriel LAUB, (1928 – 1998), giornalista e scrittore polacco.
Sebastiano FAVITTA, Attilio GERBINO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
Caltagirone, febbraio 2011
alla nomina da parte di pochi corrotti”
George Bernard SHAW, Uomo e superuomo, 1903
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT,
e il presente … questo tempo immane dove la storia torna e ritorna a disegnare trame già viste, dove l’esperienza umana cede al’inconsistenza di una memoria random volatile e ruffiana, dove il valore di una vita umana non sembra sostenere il prezzo dell’ingordigia e dell’arroganza del denaro. Un tempo, questo, dove la geografia del mondo torna ad essere una terra di frontiera da conquistare con una voracità tale che, forse, neanche i primi conquistadores avevano mostrato.
Le fotografie di Marco VERNASCHI – giunte a Caltagirone grazie ad una nuova, preziosa collaborazione dello staff della GHIRRI con due realtà culturali operanti nel territorio, le associazioni Arci e Rastri di Niscemi CL – si confrontano con questo presente che catturano, rappresentano e traspongono in immagini forti, le sole che, forse, possono tentare di reggere il peso del dramma raccontato: in terra d’Africa, in uno dei quadranti più travagliati dal post colonialismo e dalla corruzione politica, un piccolo stato ex colonia portoghese – la Guinea-Bissau, tra i 20 paesi più poveri del mondo – dopo il doppio assassinio, nel 2009, del presidente VIEIRA e del suo capo di stato maggiore dell'esercito, affonda in un nuovo conflitto interetnico che lo trasforma nel crocevia internazionale del traffico di droghe, sotto il diretto controllo delle più potenti realtà terroristiche internazionali.
La storia qui mette in atto uno dei suoi teatri più crudi e sinistri, di quelli che la grande fotografia di reportage ha cercato di indagare e raccontare attraverso la sensibilità e l’obiettivo di quei fotografi, militanti e coraggiosi, oggi noti con l’appellativo di fotogiornalisti: autori celebrati, aiutati e vezzeggiati all’estero mentre in Italia, spesso, patiscono il provincialismo diffuso di un pubblico più assuefatto dall’ipertrofia visiva imperante che disturbato o indotto alla riflessione dalla verità delle immagini stesse.
Eppure sono proprio alcune fotografie scomode, certi scatti difficili – realizzati in situazioni pericolose nelle quali il carpe diem ha giocato un ruolo fondamentale – a segnare la storia visiva del secolo breve, il Novecento: una tra tutte, la celebre foto fatta dal reporter vietnamita Nick ÚT (dell’Associated Press) scattata l'8 giugno 1972 a Kim PHÚC, la bambina di nove anni nuda e gravemente ustionata, in fuga dal suo villaggio attaccato da un bombardamento americano al napalm, durante la guerra in Vietnam. La fotografia vinse il premio Pulitzer.
Le immagini di Marco VERNASCHI – e quelle recenti sui crudeli sacrifici rituali di bambini in Uganda, ad opera di presunti guaritori – toccano i nervi sensibili e scoperti della società: ricorrente è l’accusa di un uso e abuso dello strumento fotografico come altrettanto immediata è la machiavellica levata di scudi a difesa dell’operato di chi crede nel valore etico di denuncia, insito nel lavoro di un fotografo.
Al di là del dilemma e della nostra riflessione … non resta che la fotografia.
“Uomini onesti si lasciano corrompere in un solo caso:
ogniqualvolta si presenti l'occasione”
Gabriel LAUB, (1928 – 1998), giornalista e scrittore polacco.
Sebastiano FAVITTA, Attilio GERBINO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
Caltagirone, febbraio 2011
26
febbraio 2011
Marco Vernaschi – Narco
Dal 26 febbraio al 20 marzo 2011
fotografia
Location
GALLERIA FOTOGRAFICA LUIGI GHIRRI
Caltagirone, Via Duomo, 11, (Catania)
Caltagirone, Via Duomo, 11, (Catania)
Orario di apertura
da lunedì a sabato, 9.00 - 20.00
Vernissage
26 Febbraio 2011, ore 18.00
Autore
Curatore