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Marco Zambon – Strobo, musica per fotogrammi
In mostra le fotografie stroboscopiche di Marco Zambon: violoncelli, batterie, pianoforti e persino un piatto da dj «vibrano» superando le due dimensioni di una stampa su zinco
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 17 febbraio, in mostra, da Piola, le fotografie stroboscopiche di
Marco Zambon
«STROBO», MUSICA PER FOTOGRAMMI
Violoncelli, batterie, pianoforti e persino un piatto da dj «vibrano»
superando le due dimensioni di una stampa su zinco
>STROBO
>17_02_2017_vernice 18.00
>@PIOLA _via Carlo Alberto, 11_Treviso
TREVISO - E se la musica riuscisse a «suonare» anche dalle due dimensioni di una
stampa fotografica? Le note, i bassi, gli accordi elettrici si «sentono» guardando le dieci
immagini realizzate da Marco Zambon che vive, da sempre, fra amplificatori e palchi.
L’occhio, insomma, è quello di un esperto di musica passato dietro l’obiettivo o di un
fotografo con la musica nel sangue.
La vibrazione del colpo di bacchetta sul piatto si scompone in segno fotografico reiterato,
intenzionalmente. La batterista doom si trasforma in una dea Kalì contemporanea in
tacchi a spillo.
La suggestione è quella del Balla futurista e del suo bassotto, di qualche fotografo
visionario che nel secondo dopoguerra usa la strobo photograpy per catturare
l’impossibile: l’arabesque di una ballerina classica, il volo del salto in alto, il giavellotto
che percorre il suo arco.
Zambon nasce come esperto del suono, fonico e backliner. Dopo oltre quindici anni di
carriera sente che il suono non gli basta più. Il richiamo dell’immagine, ferma e in
movimento, si fa sempre più forte. Dal 2012 rinasce come fotografo e video maker.
Inutile aggiungere che la musica continua a essere elemento imprescindibile dei suoi
lavori, fil rouge che anima anche gli scatti più silenziosi.
È proprio nel periodo in cui l’artista matura la decisione di dedicarsi alle immagini che
prende corpo l’idea della serie di Strobo, 10 scatti che condensano una serie di istanti
legati ai gesti della musica in immagini uniche. La saldatura fra i due mondi – suono
e fotografia – è perfetta. In due dimensioni trovano spazio la suggestione di un accordo
di violoncello, le note volanti di un pianoforte, lo scratch ruvido di un piatto e della dj che
lo suona.
Volti di musicisti che spesso quasi scompaiono per lasciar spazio al gesto artistico, alle
dita che pizzicano una corda o danno una pennata circolare durante il salto di un
virtuoso della Les Paul.
Volti che appartengono a chitarristi, tastieristi, produttori musicali di primissimo
piano nel panorama musicale italiano. E che preferiscono restare anonimi,
mescolarsi, così come accade quando la lingua comune è la musica, con giovani
emergenti.
La tecnica: la foto emerge da un denso fondo nero stampato su lastre di ferro zincato.
Un materiale che si è rivelato ideale: gli scatti della serie Strobo sono micro storie che
affiorano dal nulla. Le fotografie, infatti, sono state impresse sulle lastre metalliche con
un procedimento artigianale e unico: solo il nero del fondo è stampato. Le immagini
vere e proprie guadagnano la superficie da una densa oscurità in cui l’assenza totale di
luce è premessa voluta e drammatica per l’esplosione vitale di ogni scatto.
Bio_Marco Zambon
Veneziano, classe 1980, ha lavorato come backliner con Franco Battiato, Lorenzo
Cherubini, Cesare Cremonini, Elisa, Ivano Fossati, Laura Pausini, e Salmo per
citarne alcuni. Attualmente, lavora come fotografo, video maker e stage manager.
Dove_Piola
Da 30 anni Piola, vero orgoglio trevigiano nel mondo, unisce l’idea del buono e
dell’accoglienza con arte e cultura, ospitando periodicamente delle mostre di arte
contemporanea. Un’autentica vocazione culturale che si rivela già prima di entrare, con
l’esposizione di libri nella vetrina all’ingresso.
Dante Carniato, titolare del locale: «Piola ha sempre aperto le porte all’arte e credo che
organizzare una mostra in uno spazio non convenzionale significhi offrire la possibilità
all’arte di entrare nel quotidiano di tanti individui. Ormai da tanti anni ospitiamo e
scegliamo con cura artisti che riteniamo interessanti per la ricerca che stanno portando
avanti. Uno spazio diverso da quello della galleria tradizionale consente agli artisti di
esprimersi più liberamente e allo stesso tempo avvicina l’arte a tutti, anche a chi non
frequenta abitualmente le mostre d’arte».
Contatti Stampa
Martina Zambon
3494917264
martina.zambon@icloud.com
Marco Zambon
«STROBO», MUSICA PER FOTOGRAMMI
Violoncelli, batterie, pianoforti e persino un piatto da dj «vibrano»
superando le due dimensioni di una stampa su zinco
>STROBO
>17_02_2017_vernice 18.00
>@PIOLA _via Carlo Alberto, 11_Treviso
TREVISO - E se la musica riuscisse a «suonare» anche dalle due dimensioni di una
stampa fotografica? Le note, i bassi, gli accordi elettrici si «sentono» guardando le dieci
immagini realizzate da Marco Zambon che vive, da sempre, fra amplificatori e palchi.
L’occhio, insomma, è quello di un esperto di musica passato dietro l’obiettivo o di un
fotografo con la musica nel sangue.
La vibrazione del colpo di bacchetta sul piatto si scompone in segno fotografico reiterato,
intenzionalmente. La batterista doom si trasforma in una dea Kalì contemporanea in
tacchi a spillo.
La suggestione è quella del Balla futurista e del suo bassotto, di qualche fotografo
visionario che nel secondo dopoguerra usa la strobo photograpy per catturare
l’impossibile: l’arabesque di una ballerina classica, il volo del salto in alto, il giavellotto
che percorre il suo arco.
Zambon nasce come esperto del suono, fonico e backliner. Dopo oltre quindici anni di
carriera sente che il suono non gli basta più. Il richiamo dell’immagine, ferma e in
movimento, si fa sempre più forte. Dal 2012 rinasce come fotografo e video maker.
Inutile aggiungere che la musica continua a essere elemento imprescindibile dei suoi
lavori, fil rouge che anima anche gli scatti più silenziosi.
È proprio nel periodo in cui l’artista matura la decisione di dedicarsi alle immagini che
prende corpo l’idea della serie di Strobo, 10 scatti che condensano una serie di istanti
legati ai gesti della musica in immagini uniche. La saldatura fra i due mondi – suono
e fotografia – è perfetta. In due dimensioni trovano spazio la suggestione di un accordo
di violoncello, le note volanti di un pianoforte, lo scratch ruvido di un piatto e della dj che
lo suona.
Volti di musicisti che spesso quasi scompaiono per lasciar spazio al gesto artistico, alle
dita che pizzicano una corda o danno una pennata circolare durante il salto di un
virtuoso della Les Paul.
Volti che appartengono a chitarristi, tastieristi, produttori musicali di primissimo
piano nel panorama musicale italiano. E che preferiscono restare anonimi,
mescolarsi, così come accade quando la lingua comune è la musica, con giovani
emergenti.
La tecnica: la foto emerge da un denso fondo nero stampato su lastre di ferro zincato.
Un materiale che si è rivelato ideale: gli scatti della serie Strobo sono micro storie che
affiorano dal nulla. Le fotografie, infatti, sono state impresse sulle lastre metalliche con
un procedimento artigianale e unico: solo il nero del fondo è stampato. Le immagini
vere e proprie guadagnano la superficie da una densa oscurità in cui l’assenza totale di
luce è premessa voluta e drammatica per l’esplosione vitale di ogni scatto.
Bio_Marco Zambon
Veneziano, classe 1980, ha lavorato come backliner con Franco Battiato, Lorenzo
Cherubini, Cesare Cremonini, Elisa, Ivano Fossati, Laura Pausini, e Salmo per
citarne alcuni. Attualmente, lavora come fotografo, video maker e stage manager.
Dove_Piola
Da 30 anni Piola, vero orgoglio trevigiano nel mondo, unisce l’idea del buono e
dell’accoglienza con arte e cultura, ospitando periodicamente delle mostre di arte
contemporanea. Un’autentica vocazione culturale che si rivela già prima di entrare, con
l’esposizione di libri nella vetrina all’ingresso.
Dante Carniato, titolare del locale: «Piola ha sempre aperto le porte all’arte e credo che
organizzare una mostra in uno spazio non convenzionale significhi offrire la possibilità
all’arte di entrare nel quotidiano di tanti individui. Ormai da tanti anni ospitiamo e
scegliamo con cura artisti che riteniamo interessanti per la ricerca che stanno portando
avanti. Uno spazio diverso da quello della galleria tradizionale consente agli artisti di
esprimersi più liberamente e allo stesso tempo avvicina l’arte a tutti, anche a chi non
frequenta abitualmente le mostre d’arte».
Contatti Stampa
Martina Zambon
3494917264
martina.zambon@icloud.com
17
febbraio 2017
Marco Zambon – Strobo, musica per fotogrammi
Dal 17 febbraio al 17 marzo 2017
fotografia
Location
PIOLA
Treviso, Via Carlo Alberto, 11, (Treviso)
Treviso, Via Carlo Alberto, 11, (Treviso)
Vernissage
17 Febbraio 2017, ore 18
Autore