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Marco Zappa. Dinamismi pittorici da Olimpia Pamphilj a Olimpia Aldobrandini
L’arte contemporanea è la novità del palinsesto 2003 di un Festival che rafforza con questa iniziativa i contenuti barocchi dichiarati fin dalla prima edizione. Non solo musica, ma anche arte pittorica, con i colori violenti di un’epopea che ha ingigantito la Roma papale lasciandoci eredi di un patrimonio sconfinato, tra cui il “nostro” Palazzo di San Martino al Cimino. L’ultima produzione dell’artista viterbese Marco Zappa è stata dedicata alla pittura laziale del periodo “Barocco”, attuando un attento e originale recupero scientifico del patrimonio pittorico romano e viterbese del XVII secolo (da Pietro da Cortona ai “Cortoneschi” come il Romanelli) contestualizzato nell’odierna civiltà tecnologico-industriale.
Una galleria di personaggi storici popolano le tele di questo ciclo di Zappa: da Papa Innocenzo X Pamphili a Donna Olimpia Pamphili, Camillo Pamphili, Olimpia (detta “Olimpiuccia”) Aldobrandini.
Le due Olimpie (Pamphili e Aldobrandini), suocera e nuora, a parte i rancori da cui in vita sono state dilaniate, esprimono toni di sorprendente attualità: “Papessa”, la prima. “Povera diavola” la seconda. Camillo resta un paggetto di buone maniere, ma imbelle. Innocenzo X glorifica il mistero che Marco Zappa ha prudentemente confermato nel ghigno immortalato dal Velasquez.
Non hanno posato, non avrebbero potuto. Eppure i loro volti segnati dal pennello guizzante e impertinente di Marco Zappa danno l’impressione di poter aggiungere qualcosa di nuovo alla storia già scritta e di chiedere ammenda, a noi posteri, per la gestione disinvolta e spettacolare del potere, nel nome di un Dio invocato solo per la celeste benedizione.
L’esposizione è accompagnata dalla nuova monografia di Marco Zappa, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, pubblicata per i tipi delle Edizioni Barbieri.
Marco Zappa. Dinamismi pittorici da Olimpia Pamphilj a Olimpia Aldobrandini
Viterbo, Strada Sammartinese, 2, (Viterbo)