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Marcus Egli – Uno, nessuno e centomila
La mostra raccoglie una serie di opere ispirate alla città di Bologna ma aderenti a quelle che sono sempre state le ossessioni dell’artista: l’attesa, l’assurdo, l’anonimato, la folla e la solitudine
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura l’11 maggio 2012 alla Galleria OltreDimore di Bologna Uno, nessuno e centomila, la prima mostra personale in Italia di Marcus Egli (Zurigo, 1957).
La mostra raccoglie una serie di opere ispirate alla città di Bologna ma aderenti a quelle che sono sempre state le ossessioni dell’artista: l’attesa, l’assurdo, l’anonimato, la folla e la solitudine.
Le opere Capture e Identités aléatoires sono ispirate all’impatto emotivo dell’artista con il memoriale dell’attentato alla stazione di Bologna del 1980. Per l’artista, l’orologio fermo alle 10.25 è il simbolo del momento preciso in cui il destino sceglie chi colpire nella folla e chi risparmiare.
Le quattro mappe geografiche dell’opera Bologne view nascono invece dal bisogno dell’artista di orientarsi in una città sconosciuta, mentre i tesori custoditi nelle biblioteche e nei musei della città hanno suggerito all’artista l’opera Archives, come le reliquie religiose hanno ispirato l’installazione In Vitro.
L’alluminio è ancora il materiale principe di Egli, lo stesso con cui costruisce i suoi piccoli hominium, personaggi asessuati sempre uguali a stessi, che siano soli o in gruppo, divertenti e seri come soldatini di piombo, i cui visi rispecchiano letteralmente le personalità di chi li osserva cambiando forma con essi. Così simili, in fondo, alle maschere di pirandelliana memoria.
Il singolo è la parola usata dall'artista per parlare dell’umanità. Usata da sola è un grido, insieme con altre diventa frase, testo o libro stesso che però ognuno può interpretare secondo ciò che è pronto a vedere, ascoltare e capire.
La mostra raccoglie una serie di opere ispirate alla città di Bologna ma aderenti a quelle che sono sempre state le ossessioni dell’artista: l’attesa, l’assurdo, l’anonimato, la folla e la solitudine.
Le opere Capture e Identités aléatoires sono ispirate all’impatto emotivo dell’artista con il memoriale dell’attentato alla stazione di Bologna del 1980. Per l’artista, l’orologio fermo alle 10.25 è il simbolo del momento preciso in cui il destino sceglie chi colpire nella folla e chi risparmiare.
Le quattro mappe geografiche dell’opera Bologne view nascono invece dal bisogno dell’artista di orientarsi in una città sconosciuta, mentre i tesori custoditi nelle biblioteche e nei musei della città hanno suggerito all’artista l’opera Archives, come le reliquie religiose hanno ispirato l’installazione In Vitro.
L’alluminio è ancora il materiale principe di Egli, lo stesso con cui costruisce i suoi piccoli hominium, personaggi asessuati sempre uguali a stessi, che siano soli o in gruppo, divertenti e seri come soldatini di piombo, i cui visi rispecchiano letteralmente le personalità di chi li osserva cambiando forma con essi. Così simili, in fondo, alle maschere di pirandelliana memoria.
Il singolo è la parola usata dall'artista per parlare dell’umanità. Usata da sola è un grido, insieme con altre diventa frase, testo o libro stesso che però ognuno può interpretare secondo ciò che è pronto a vedere, ascoltare e capire.
11
maggio 2012
Marcus Egli – Uno, nessuno e centomila
Dall'undici maggio al 29 giugno 2012
arte contemporanea
Location
GALLLERIAPIU’
Bologna, Via Del Porto, 48 a/b, (Bologna)
Bologna, Via Del Porto, 48 a/b, (Bologna)
Orario di apertura
mart/sab 11-13 e 17-19.30
Vernissage
11 Maggio 2012, h 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore