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Margaret Perucconi – Colori e visioni
Dopo l’importante mostra incentrata sul lavoro e la ricerca di Italo Valenti, la galleria d’arte spazio78 di Lugano-Cassarate è orgogliosa di presentare le opere della pittrice Margaret Perucconi. Per quest’occasione si potranno ammirare i dipinti su tela più recenti dell’artista.
Comunicato stampa
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Dopo l’importante mostra incentrata sul lavoro e la ricerca di Italo Valenti, la galleria d’arte spazio78 di Lugano-Cassarate è orgogliosa di presentare le opere della pittrice Margaret Perucconi. Per quest’occasione si potranno ammirare i dipinti su tela più recenti dell’artista.
La “ri-creazione” della natura in termini astratti è come una stanza immaginaria che può farsi architettura, fisicamente, incarnandosi in un qualsiasi progetto. Juan Navarro Baldeweg
“ (…) Il mondo di Margaret Perucconi si sviluppa, attualmente, attorno ad un discorso artistico fatto di percezioni, architettura e memoria.
Le forme rivelano un’attenzione personale dell’artista verso la leggerezza del sistema strutturale della composizione, la quale tende all’astrazione del paesaggio.
Gli elementi più estesi organizzano la disposizione degli equilibri sulla tela, mentre gli accostamenti vivaci si mescolano a tensioni inedite di contorni e tratti; le atmosfere diventano, quindi, una realtà palpabile. A loro volta, le tonalità pastello riescono a fondersi con i segni evidenziati, atti a delimitare le trame e i gesti d’espressione della pittrice.
L’artista si concentra sull’evoluzione della propria paletta cromatica: i colori e le figure costituiscono il complesso sistema spaziale delle opere di Margaret, e diventano una vera e propria architettura emozionale. Le gradazioni e la luce sono le protagoniste dei momenti narrativi dell’artista che, attingendo dalle proprie esperienze nel bacino del Mediterraneo e in Nordafrica, traccia le impressioni stilistiche più marcate.
La memoria diventa un altro sensibile strumento compositivo, consolidato da una notevole intensità suggestiva: le linee si rafforzano e la costruzione via via si astrae. Lo spazio diventa un qualcosa di sempre più intangibile, che rifugge dalla capacità dello spettatore di definirlo o di delimitarlo. Il linguaggio di Margaret acquista una dimensione ancor più determinata e i lavori diventano, in senso metaforico, il vero sunto delle rappresentazioni di ricordi e di un’esplorazione anche interiore.
Quasi fossero dei “carnets de voyage”, i dipinti ad olio si rivolgono al pubblico attraverso un approccio intimo, portatore di segni, di percezioni, di colori, di profumi, di esotismo e di impressioni scaturite dalla memoria. Come delle “polaroid”, le tele e le carte, dal formato quadrato, riconducono al discorso delle preziose istantanee di viaggio.
L’essenza delle emozioni diventa dunque forma e, grazie alla concezione di questi inediti palinsesti, appaiono il senso dello scorrere del tempo e il tema del percorso. I ricordi di viaggio si manifestano attraverso disposizioni e finezze che danno corpo alle creazioni policrome dell’artista, la quale segna con alcuni piccoli tratti i propri punti di riferimento.
Troviamo, per esempio, delicati dettagli decentrati, che focalizzano gli sguardi su nuovi giochi di equilibrio. Ne consegue una ricerca costante capace di conquistare il supporto, cui la pittrice sa conferire un particolare intreccio, quale segno distintivo della sua creatività: qui nasce la vera relazione con il pubblico, perché è in questo momento esclusivo che sorgono le trame portatrici di sensazioni positive e di gioia, intrinseche ai lavori di Margaret.
Sul dipinto, quindi, l’espressione della “realtà-sogno” si traduce in tutta la sua essenzialità e offre uno sguardo privilegiato verso il linguaggio spaziale assoluto, che da sempre accompagna l’arte di Margaret Perucconi. (…) “ Aymone Poletti
BIOGRAFIA:
Margaret Perucconi-Würgler è un'artista svizzera nata nel 1940 a Soletta. Nel 1957 la sua famiglia si trasferisce in Ticino.
Vive dapprima a Morcote, poi a Ruvigliana ed infine nel Malcantone ad Iseo, dove tuttora risiede. Di carattere aperto e curioso sviluppa fin da piccola uno spiccato senso artistico.
Verso la fine degli anni ‘50 scopre la pittura ad olio che da ulteriori impulsi al suo modo di esprimersi. In questo periodo conosce alcuni dei più validi artisti ticinesi (Carlo Cotti, Nag Arnoldi e Gianni Metalli), che la spingono ad organizzare la prima esposizione dei suoi dipinti, alla quale seguono negli anni successivi regolari esposizioni personali e collettive in Svizzera e in Germania.
La sua produzione non si limita alla pittura: produce esclusivi capi in maglia per importanti ditte del settore in Svizzera e crea nuovi disegni per l’industria tessile di Como.
I suoi regolari soggiorni nei più importanti centri culturali del mondo (Parigi, Roma, Londra, Amsterdam e New York), le consentono di rimanere sempre aggiornata e stimolata.
Dal 1992 è membro attivo della SPSAS divenuta nel 2000 Visarte Svizzera di cui è anche stata membro del Comitato centrale.
La “ri-creazione” della natura in termini astratti è come una stanza immaginaria che può farsi architettura, fisicamente, incarnandosi in un qualsiasi progetto. Juan Navarro Baldeweg
“ (…) Il mondo di Margaret Perucconi si sviluppa, attualmente, attorno ad un discorso artistico fatto di percezioni, architettura e memoria.
Le forme rivelano un’attenzione personale dell’artista verso la leggerezza del sistema strutturale della composizione, la quale tende all’astrazione del paesaggio.
Gli elementi più estesi organizzano la disposizione degli equilibri sulla tela, mentre gli accostamenti vivaci si mescolano a tensioni inedite di contorni e tratti; le atmosfere diventano, quindi, una realtà palpabile. A loro volta, le tonalità pastello riescono a fondersi con i segni evidenziati, atti a delimitare le trame e i gesti d’espressione della pittrice.
L’artista si concentra sull’evoluzione della propria paletta cromatica: i colori e le figure costituiscono il complesso sistema spaziale delle opere di Margaret, e diventano una vera e propria architettura emozionale. Le gradazioni e la luce sono le protagoniste dei momenti narrativi dell’artista che, attingendo dalle proprie esperienze nel bacino del Mediterraneo e in Nordafrica, traccia le impressioni stilistiche più marcate.
La memoria diventa un altro sensibile strumento compositivo, consolidato da una notevole intensità suggestiva: le linee si rafforzano e la costruzione via via si astrae. Lo spazio diventa un qualcosa di sempre più intangibile, che rifugge dalla capacità dello spettatore di definirlo o di delimitarlo. Il linguaggio di Margaret acquista una dimensione ancor più determinata e i lavori diventano, in senso metaforico, il vero sunto delle rappresentazioni di ricordi e di un’esplorazione anche interiore.
Quasi fossero dei “carnets de voyage”, i dipinti ad olio si rivolgono al pubblico attraverso un approccio intimo, portatore di segni, di percezioni, di colori, di profumi, di esotismo e di impressioni scaturite dalla memoria. Come delle “polaroid”, le tele e le carte, dal formato quadrato, riconducono al discorso delle preziose istantanee di viaggio.
L’essenza delle emozioni diventa dunque forma e, grazie alla concezione di questi inediti palinsesti, appaiono il senso dello scorrere del tempo e il tema del percorso. I ricordi di viaggio si manifestano attraverso disposizioni e finezze che danno corpo alle creazioni policrome dell’artista, la quale segna con alcuni piccoli tratti i propri punti di riferimento.
Troviamo, per esempio, delicati dettagli decentrati, che focalizzano gli sguardi su nuovi giochi di equilibrio. Ne consegue una ricerca costante capace di conquistare il supporto, cui la pittrice sa conferire un particolare intreccio, quale segno distintivo della sua creatività: qui nasce la vera relazione con il pubblico, perché è in questo momento esclusivo che sorgono le trame portatrici di sensazioni positive e di gioia, intrinseche ai lavori di Margaret.
Sul dipinto, quindi, l’espressione della “realtà-sogno” si traduce in tutta la sua essenzialità e offre uno sguardo privilegiato verso il linguaggio spaziale assoluto, che da sempre accompagna l’arte di Margaret Perucconi. (…) “ Aymone Poletti
BIOGRAFIA:
Margaret Perucconi-Würgler è un'artista svizzera nata nel 1940 a Soletta. Nel 1957 la sua famiglia si trasferisce in Ticino.
Vive dapprima a Morcote, poi a Ruvigliana ed infine nel Malcantone ad Iseo, dove tuttora risiede. Di carattere aperto e curioso sviluppa fin da piccola uno spiccato senso artistico.
Verso la fine degli anni ‘50 scopre la pittura ad olio che da ulteriori impulsi al suo modo di esprimersi. In questo periodo conosce alcuni dei più validi artisti ticinesi (Carlo Cotti, Nag Arnoldi e Gianni Metalli), che la spingono ad organizzare la prima esposizione dei suoi dipinti, alla quale seguono negli anni successivi regolari esposizioni personali e collettive in Svizzera e in Germania.
La sua produzione non si limita alla pittura: produce esclusivi capi in maglia per importanti ditte del settore in Svizzera e crea nuovi disegni per l’industria tessile di Como.
I suoi regolari soggiorni nei più importanti centri culturali del mondo (Parigi, Roma, Londra, Amsterdam e New York), le consentono di rimanere sempre aggiornata e stimolata.
Dal 1992 è membro attivo della SPSAS divenuta nel 2000 Visarte Svizzera di cui è anche stata membro del Comitato centrale.
10
giugno 2014
Margaret Perucconi – Colori e visioni
Dal 10 al 17 giugno 2014
arte contemporanea
Location
SPAZIO78
Lugano, Via Delle Scuole, 18, (Lugano)
Lugano, Via Delle Scuole, 18, (Lugano)
Orario di apertura
fino a martedì 17 giugno ore 15-19
Vernissage
10 Giugno 2014, ore 18.30
Autore
Curatore