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Margherita Leoni – Flora, Dea della primavera
La Salamon Fine Art darà spazio agli spettacolari e monumentali acquerelli di Margherita Leoni, artista botanica bergamasca di grande talento che dopo sedici anni vissuti a San Paolo di Brasile è rientrata nella terra d’origine.
Comunicato stampa
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La mostra sarà inaugurata mercoledì 3 aprile, alle ore 18,30, nella sede milanese della galleria che dal 1992 promuove e sostiene artisti che si ispirano alla natura. Saranno in esposizione sedici acquerelli di grande formato e numerose piccole tavole, tutte rigorosamente realizzate en plein air .
L’attualità della pittura floreale è dimostrata dal fatto che gli studiosi delle maggiori università internazionali di scienze botaniche si affidano ancora oggi all’abile sapienza degli acquerellisti per riprodurre le piante e il loro intero ciclo vitale, che solo così può essere illustrato, studiato e raccontato su un'unica tavola.
In questo mestiere fondano le radici artistiche della giovane Leoni, che nell’arco di pochi anni dopo il diploma è riuscita a sviluppare e innovare un genere millenario, senza tradire il rigore scientifico dei suoi soggetti. Forte di un talento tecnico fuori dal comune e una capacità d’impaginazione innata, la pittrice bergamasca ha dato vita ad acquerelli di grande dimensione, tutti ripresi dal vivo, metodo essenziale per qualsiasi artista che raffiguri il vero, perché permette di restituire all’osservatore l’energia e l’armonia della natura.
Nel 2000 Margherita si trasferisce a São Paulo, a seguito del marito scultore brasiliano, qui viene sedotta dalla potente e sovrabbondate natura della foresta tropicale, e a sua volta, la sua opera, attira l’attenzione dei ricercatori della facoltà di scienze botaniche della capitale brasiliana di cui diviene uno dei principali interpreti. I suoi acquerelli, così belli e grandiosi da uscire dal contesto strettamente scientifico, affascinano alcuni esperti, studiosi e dirigenti dei maggiori musei di San Paolo che le commissionano significative installazioni museali.
Un’abilità, la sua, che ha affascinato anche la principale collezionista mondiale di queste genere, Lady Shirley Sherwood, che ha selezionato sue opere per l’esposizione, epocale, del 2015 ai Kew Gardens di Londra.
Rientrata in Italia nel 2016, l’artista viene invitata a partecipare a numerose mostre culturali fra le quali spicca la personale al MUSE, il museo di Trento di scienze progettato da Renzo Piano, dove ha allestito un’esposizione che ha richiamato migliaia di visitatori per la sua spettacolarità. Nel contempo la rassegna ha portato alla luce una preziosa testimonianza del devastante incendio avvenuto nel 2012 nel Parco Nazionale Emas di cui la Leoni ha raffigurato mese per mese la fertile rinascita floreale.
L’attualità della pittura floreale è dimostrata dal fatto che gli studiosi delle maggiori università internazionali di scienze botaniche si affidano ancora oggi all’abile sapienza degli acquerellisti per riprodurre le piante e il loro intero ciclo vitale, che solo così può essere illustrato, studiato e raccontato su un'unica tavola.
In questo mestiere fondano le radici artistiche della giovane Leoni, che nell’arco di pochi anni dopo il diploma è riuscita a sviluppare e innovare un genere millenario, senza tradire il rigore scientifico dei suoi soggetti. Forte di un talento tecnico fuori dal comune e una capacità d’impaginazione innata, la pittrice bergamasca ha dato vita ad acquerelli di grande dimensione, tutti ripresi dal vivo, metodo essenziale per qualsiasi artista che raffiguri il vero, perché permette di restituire all’osservatore l’energia e l’armonia della natura.
Nel 2000 Margherita si trasferisce a São Paulo, a seguito del marito scultore brasiliano, qui viene sedotta dalla potente e sovrabbondate natura della foresta tropicale, e a sua volta, la sua opera, attira l’attenzione dei ricercatori della facoltà di scienze botaniche della capitale brasiliana di cui diviene uno dei principali interpreti. I suoi acquerelli, così belli e grandiosi da uscire dal contesto strettamente scientifico, affascinano alcuni esperti, studiosi e dirigenti dei maggiori musei di San Paolo che le commissionano significative installazioni museali.
Un’abilità, la sua, che ha affascinato anche la principale collezionista mondiale di queste genere, Lady Shirley Sherwood, che ha selezionato sue opere per l’esposizione, epocale, del 2015 ai Kew Gardens di Londra.
Rientrata in Italia nel 2016, l’artista viene invitata a partecipare a numerose mostre culturali fra le quali spicca la personale al MUSE, il museo di Trento di scienze progettato da Renzo Piano, dove ha allestito un’esposizione che ha richiamato migliaia di visitatori per la sua spettacolarità. Nel contempo la rassegna ha portato alla luce una preziosa testimonianza del devastante incendio avvenuto nel 2012 nel Parco Nazionale Emas di cui la Leoni ha raffigurato mese per mese la fertile rinascita floreale.
03
aprile 2019
Margherita Leoni – Flora, Dea della primavera
Dal 03 al 26 aprile 2019
arte contemporanea
Location
SALAMON FINE ART – PALAZZO CICOGNA
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-19 oppure su appuntamento
Vernissage
3 Aprile 2019, h 18,00
Autore
Curatore