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Margherita Marchioni – Io me Kahlo
La tecnica esecutiva rilegge in chiave moderna le antiche sapienze del lavoro manuale femminile, come il ricamo e la tessitura, dove però ago e uncinetto vengono sostituiti da trapano e sega.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 15 ottobre lo spazio EX ELETTROFONICA ospiterà la personale di Margherita Marchioni 'Io me Kahlo'. Giovane artista romana, Marchioni porta avanti da anni un progetto di ricerca incentrato sulla trasformazione delle materie di riuso chiamato Materiamorfosi. La tecnica esecutiva rilegge in chiave moderna le antiche sapienze del lavoro manuale femminile, come il ricamo e la tessitura, dove però ago e uncinetto vengono sostituiti da trapano e sega.
Come spiega la curatrice nel testo critico della mostra ‘Marchioni non trasforma la materia ma la spinge a ‘sperimentare’ le sue più inaspettate possibilità visive, la porta alle estreme conseguenze, la scompone e ricompone a suo piacimento, ricostruendo ‘un senso dell’ordine’ senza però interferire con l’originale, preferendo invece rispettarne la sua integrità.
La sensibilità del lavoro di Margherita Marchioni è da ricercarsi nella visione ottimistica che ha nei confronti di tutta la materia, nel riuscire a prolungarne l’esistenza, e a caricarla di colori con risultati sorprendenti. L’artista scuote il comune senso del vedere, scardinando le regole comuni del nostro sentire gli oggetti nella loro scontata finalità di uso.
Il titolo scelto dall’artista per la mostra ‘Io me Kahlo’ è un ironico gioco di parole che richiama da una parte una sua recente esperienza in Messico, di cui le amache presenti in mostra sono una chiara allusione; e dall’altra l’espressione tipicamente romana ‘calarsi’, intesa come drogarsi, cosa che le viene spesso imputata di fronte alla maniacalità della sua tecnica esecutiva.
Come spiega la curatrice nel testo critico della mostra ‘Marchioni non trasforma la materia ma la spinge a ‘sperimentare’ le sue più inaspettate possibilità visive, la porta alle estreme conseguenze, la scompone e ricompone a suo piacimento, ricostruendo ‘un senso dell’ordine’ senza però interferire con l’originale, preferendo invece rispettarne la sua integrità.
La sensibilità del lavoro di Margherita Marchioni è da ricercarsi nella visione ottimistica che ha nei confronti di tutta la materia, nel riuscire a prolungarne l’esistenza, e a caricarla di colori con risultati sorprendenti. L’artista scuote il comune senso del vedere, scardinando le regole comuni del nostro sentire gli oggetti nella loro scontata finalità di uso.
Il titolo scelto dall’artista per la mostra ‘Io me Kahlo’ è un ironico gioco di parole che richiama da una parte una sua recente esperienza in Messico, di cui le amache presenti in mostra sono una chiara allusione; e dall’altra l’espressione tipicamente romana ‘calarsi’, intesa come drogarsi, cosa che le viene spesso imputata di fronte alla maniacalità della sua tecnica esecutiva.
15
ottobre 2009
Margherita Marchioni – Io me Kahlo
Dal 15 ottobre al 20 novembre 2009
design
arte contemporanea
giovane arte
arte contemporanea
giovane arte
Location
EX ELETTROFONICA
Roma, Vicolo Di Sant'onofrio, 10-11, (Roma)
Roma, Vicolo Di Sant'onofrio, 10-11, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16.00- 20.00, domenica e lunedì chiuso
Vernissage
15 Ottobre 2009, ore 19.00
Autore
Curatore