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Margherita Morgantin – Codice sorgente
Le opere fotografiche dell’artista così come scrive Emanuela De Cecco in uno dei suoi testi critici “sono tracce di performance transitorie nello spazio urbano. I set sono luoghi interstiziali, territori sconnessi, angoli di città irriconoscibili… Margherita Morgantin esplora la condizione del quasi niente, l’estetica del vuoto.
Comunicato stampa
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Unica artista italiana selezionata per la programmazione video dell’ultima edizione di Art Film Basel ma già presente in collezioni straniere grazie alle collettive realizzate a Parigi e a Londra Margherita Morgantin è una delle più interessanti rappresentanti del panorama artistico italiano di questi ultimi anni. Le opere fotografiche dell’artista così come scrive Emanuela De Cecco in uno dei suoi testi critici “sono tracce di performance transitorie nello spazio urbano. I set sono luoghi interstiziali, territori sconnessi, angoli di città irriconoscibili… Margherita Morgantin esplora la condizione del quasi niente, l’estetica del vuoto, individua come scenari per tradurre in fotografia le sue azioni gli spazi sfuggiti per inerzia alla macchina della produzione….Qualcosa di inaspettato, trame sottili come i desideri. Azioni semplici, anche solo suggerite, a volte è sufficiente un gesto, uno sguardo, l’atto del guardare.” I personaggi che incontriamo nelle sue opere rispettano i toni del racconto nel loro ‘essere fuori luogo’, sospesi in una dimensione di confine tra realtà e immaginazione, incubo e sogno. La delicata quanto ‘violenta’ poetica di Margherita Morgantin si esprime attraverso fotografie e opere video anche queste spesso realizzate con un susseguirsi di sequenze fotografiche, dissolvenze, sovrapposizioni, pause. Talvolta una colonna sonora aiuta a seguire la narrazione che comunque risulta volutamente e sempre frammentaria e atemporale. In questo sta l’incanto delle storie che ci racconta la giovane artista veneziana, perennemente sospese tra favole, sogni e realtà. Sta dunque allo spettatore ricostruire le parti mancanti, colmare i vuoti e i silenzi che si insinuano nel racconto scoprendo in questo modo un mondo di possibilità, di altre storie, di altri luoghi.
Tratti veloci, linee sintetiche e essenziali caratterizzano i disegni della Morgartin. Vissuti dall’artista come una sorta di diario queste immagini con estrema incisività riassumono stati d’animo, impressioni, situazioni e si pongono come premessa all’elaborazione successiva del lavoro non rinunciando però alla forza dell’opera in sé già compiuta.
“Codice sorgente 1, videoproiezione DVD bianco e nero/colore 4’00”, no audio 2004. Le immagini di questo lavoro vengono da un’isola dell’Estonia dove sono andata a vedere il taglio dei boschi, e tutto il processo della produzione di legnami, che conosciamo sotto forma di fiammiferi, pagine di quaderno, matite, librerie Ivar, legni per il caminetto, assi”. (M.Morgantin)
Tratti veloci, linee sintetiche e essenziali caratterizzano i disegni della Morgartin. Vissuti dall’artista come una sorta di diario queste immagini con estrema incisività riassumono stati d’animo, impressioni, situazioni e si pongono come premessa all’elaborazione successiva del lavoro non rinunciando però alla forza dell’opera in sé già compiuta.
“Codice sorgente 1, videoproiezione DVD bianco e nero/colore 4’00”, no audio 2004. Le immagini di questo lavoro vengono da un’isola dell’Estonia dove sono andata a vedere il taglio dei boschi, e tutto il processo della produzione di legnami, che conosciamo sotto forma di fiammiferi, pagine di quaderno, matite, librerie Ivar, legni per il caminetto, assi”. (M.Morgantin)
09
ottobre 2004
Margherita Morgantin – Codice sorgente
Dal 09 ottobre 2004 al 06 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONTINUA
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
San Gimignano, Via Del Castello, 11, (Siena)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 14.00/19.00
Vernissage
9 Ottobre 2004, dalle ore 16.00
Autore