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Margrethe Kolstad Brekke – How to Implement Utopia
l’artista norvegese Margrethe Kolstad Brekke apre il secondo appuntamento con le mostre di Lottozero per la Casa Atelier di Museion. Il centro di ricerca per l’arte, il design e la cultura tessile, fondato dalle bolzanine Arianna e Tessa Moroder a Prato, è infatti ospite, nel 2019, negli spazi della Casa Atelier con tre progetti site specific curati da Alessandra Tempesti. Il nuovo appuntamento con Lottozero prevede due momenti: all’inaugurazione di giovedì (06/06, ore 19.00) farà seguito, venerdì 07/06 alle ore 17.00 un artist talk, sempre negli spazi della Casa Atelier.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì sei giugno prossimo l’artista norvegese Margrethe Kolstad Brekke apre il secondo appuntamento
con le mostre di Lottozero per la Casa Atelier di Museion. Il centro di ricerca per l’arte, il design e la
cultura tessile, fondato dalle bolzanine Arianna e Tessa Moroder a Prato, è infatti ospite, nel 2019, negli
spazi della Casa Atelier con tre progetti site specific curati da Alessandra Tempesti. Il nuovo
appuntamento con Lottozero prevede due momenti: all’inaugurazione di giovedì (06/06, ore 19.00) farà
seguito, venerdì 07/06 alle ore 17.00 un artist talk, sempre negli spazi della Casa Atelier.
How to Implement Utopia: il progetto di Margrethe Kolstad Brekke è un invito a ripensare alla conquista
del volo nella storia dell’umanità. Il deltaplano, simbolo di questa utopia realizzata, nel lavoro dell’artista si fa
portatore di una nuova spinta utopica su tematiche di urgente attualità come il cambiamento climatico e le
fonti di energia rinnovabile. All’interno del suo percorso, il deltaplano costituisce infatti il punto di approdo di
ricerche su questi temi e in particolare sull’Eolico di Alta Quota (Airborne Wind Energy) che sfrutta l’energia
del vento attraverso apparecchi volanti, come droni o aquiloni.
Nell’anno del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, l’artista norvegese ricorda inoltre il genio
del maestro fiorentino - che tra le macchine volanti disegnò anche un primissimo modello di deltaplano. Al
contempo è messa in scena l’ambivalenza sottesa al mito del volo, tra ingegno umanistico e quell’antica
tracotanza che trova forse il suo corrispettivo più attuale nella crisi ecologica dei nostri tempi.
In questo senso, il progetto a Bolzano ha portato alla realizzazione di due esemplari di deltaplano: il primo
è esposto all'interno della Casa Atelier, mentre il secondo, concepito come scultura volante e opera d'arte
pubblica, sarà utilizzato per tutta l’estate dalla Scuola di volo Garda Flying Paradise sul lago di Garda. I
deltaplani sono realizzati con la collaborazione tecnica di Icaro 2000, azienda italiana leader in questo
settore e prima ditta costruttrice di deltaplani in Europa.
Nel suo intervento Margrethe Brekke ha decorato le vele dei velivoli con una combinazione di motivi
ornamentali dipinti a mano sul tessuto Dacron. I colori utilizzati sono 17 e corrispondono ai 17 obiettivi
del documento “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, redatto dalle Nazioni Unite nel 2016 con un
programma d’azione che stabilisce una serie di traguardi di importanza cruciale per l’umanità e il pianeta, da
raggiungere nei prossimi 15 anni.
Quello dell’artista è un linguaggio astratto che, passando attraverso la fascinazione per le ricerche di
Bruno Munari, richiama i cerchi simultanei di Sonia e Robert Delaunay agli albori del Modernismo di inizio
‘900, per poi farsi manifesto cifrato della contemporaneità. “Il documento Agenda 2030, poeticamente
trasposto dall’artista nella palette cromatica del deltaplano, può essere inteso come uno strumento per
raggiungere un traguardo utopico realizzabile, considerando l’utopia come metodo piuttosto che come
fine, e quindi come fondamento di una immaginazione costruttiva per la società.” Così Alessandra Tempesti,
curatrice del progetto.
Lottozero invita ad un momento di approfondimento sul lavoro di Margrethe Kolstad Brekke: venerdì 7
giugno alle ore 17.00, negli spazi della Casa Atelier la curatrice Alessandra Tempesti e la biologa Sara
Casagrande saranno in dialogo con l’artista. La conversazione si svolge in lingua inglese, l’ingresso è
gratuito.
Un ringraziamento speciale a Christian Ciech (Icaro 2000) e a Ignazio Bernardi (Garda Flying
Paradise).
Margrethe Kolstad Brekke (Bergen, Norvegia 1979) ha studiato textile art e arti visive presso l’Accademia d’arte e design di
Bergen. I suoi progetti artistici, sviluppati in collaborazione con esperti di varie discipline, nascono da una riflessione sul ruolo
dell’artista nell’epoca attuale di grave crisi ambientale del pianeta; le sue sculture e installazioni portano in luce questioni
impellenti, come il cambiamento climatico e la necessità della transizione energetica verso fonti di energia rinnovabili.
La sua recente attività espositiva include: Potential Exceeds the Demand (personale), Hordaland Kunstsenter, Bergen,
Norvegia 2019; Elementene, Oppland Kunstsenter, Lillehammer, Norvegia 2019; Hyperobject, Joy Forum, Bergen 2018; Cold
Current, Adiacenze, Bologna 2018; UTOPIA500 (personale), Barents Bird Festival, Archangelsk, Russia 2015, Potential is
Virtually Unlimited (personale), Noplace, Oslo, Norvegia 2015. In Norvegia Margrethe Kolstad Brekke ha realizzato numerosi
interventi di arte pubblica, tra cui: Hangglider for Heimdal Gymnas, Heimdal VGS, KORO/Trondheim, 2018; The Living
Seedbank, Vadmyra/Storetveit Barnehage KORO/Bergen, 2018; Radio Luftballett, KORO Vågestykke (2017-2018).
Nel corso del 2019 l’artista presenterà il progetto The Next Great Accelerator presso Flag-no-Flag a Reggio Emilia.
con le mostre di Lottozero per la Casa Atelier di Museion. Il centro di ricerca per l’arte, il design e la
cultura tessile, fondato dalle bolzanine Arianna e Tessa Moroder a Prato, è infatti ospite, nel 2019, negli
spazi della Casa Atelier con tre progetti site specific curati da Alessandra Tempesti. Il nuovo
appuntamento con Lottozero prevede due momenti: all’inaugurazione di giovedì (06/06, ore 19.00) farà
seguito, venerdì 07/06 alle ore 17.00 un artist talk, sempre negli spazi della Casa Atelier.
How to Implement Utopia: il progetto di Margrethe Kolstad Brekke è un invito a ripensare alla conquista
del volo nella storia dell’umanità. Il deltaplano, simbolo di questa utopia realizzata, nel lavoro dell’artista si fa
portatore di una nuova spinta utopica su tematiche di urgente attualità come il cambiamento climatico e le
fonti di energia rinnovabile. All’interno del suo percorso, il deltaplano costituisce infatti il punto di approdo di
ricerche su questi temi e in particolare sull’Eolico di Alta Quota (Airborne Wind Energy) che sfrutta l’energia
del vento attraverso apparecchi volanti, come droni o aquiloni.
Nell’anno del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, l’artista norvegese ricorda inoltre il genio
del maestro fiorentino - che tra le macchine volanti disegnò anche un primissimo modello di deltaplano. Al
contempo è messa in scena l’ambivalenza sottesa al mito del volo, tra ingegno umanistico e quell’antica
tracotanza che trova forse il suo corrispettivo più attuale nella crisi ecologica dei nostri tempi.
In questo senso, il progetto a Bolzano ha portato alla realizzazione di due esemplari di deltaplano: il primo
è esposto all'interno della Casa Atelier, mentre il secondo, concepito come scultura volante e opera d'arte
pubblica, sarà utilizzato per tutta l’estate dalla Scuola di volo Garda Flying Paradise sul lago di Garda. I
deltaplani sono realizzati con la collaborazione tecnica di Icaro 2000, azienda italiana leader in questo
settore e prima ditta costruttrice di deltaplani in Europa.
Nel suo intervento Margrethe Brekke ha decorato le vele dei velivoli con una combinazione di motivi
ornamentali dipinti a mano sul tessuto Dacron. I colori utilizzati sono 17 e corrispondono ai 17 obiettivi
del documento “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, redatto dalle Nazioni Unite nel 2016 con un
programma d’azione che stabilisce una serie di traguardi di importanza cruciale per l’umanità e il pianeta, da
raggiungere nei prossimi 15 anni.
Quello dell’artista è un linguaggio astratto che, passando attraverso la fascinazione per le ricerche di
Bruno Munari, richiama i cerchi simultanei di Sonia e Robert Delaunay agli albori del Modernismo di inizio
‘900, per poi farsi manifesto cifrato della contemporaneità. “Il documento Agenda 2030, poeticamente
trasposto dall’artista nella palette cromatica del deltaplano, può essere inteso come uno strumento per
raggiungere un traguardo utopico realizzabile, considerando l’utopia come metodo piuttosto che come
fine, e quindi come fondamento di una immaginazione costruttiva per la società.” Così Alessandra Tempesti,
curatrice del progetto.
Lottozero invita ad un momento di approfondimento sul lavoro di Margrethe Kolstad Brekke: venerdì 7
giugno alle ore 17.00, negli spazi della Casa Atelier la curatrice Alessandra Tempesti e la biologa Sara
Casagrande saranno in dialogo con l’artista. La conversazione si svolge in lingua inglese, l’ingresso è
gratuito.
Un ringraziamento speciale a Christian Ciech (Icaro 2000) e a Ignazio Bernardi (Garda Flying
Paradise).
Margrethe Kolstad Brekke (Bergen, Norvegia 1979) ha studiato textile art e arti visive presso l’Accademia d’arte e design di
Bergen. I suoi progetti artistici, sviluppati in collaborazione con esperti di varie discipline, nascono da una riflessione sul ruolo
dell’artista nell’epoca attuale di grave crisi ambientale del pianeta; le sue sculture e installazioni portano in luce questioni
impellenti, come il cambiamento climatico e la necessità della transizione energetica verso fonti di energia rinnovabili.
La sua recente attività espositiva include: Potential Exceeds the Demand (personale), Hordaland Kunstsenter, Bergen,
Norvegia 2019; Elementene, Oppland Kunstsenter, Lillehammer, Norvegia 2019; Hyperobject, Joy Forum, Bergen 2018; Cold
Current, Adiacenze, Bologna 2018; UTOPIA500 (personale), Barents Bird Festival, Archangelsk, Russia 2015, Potential is
Virtually Unlimited (personale), Noplace, Oslo, Norvegia 2015. In Norvegia Margrethe Kolstad Brekke ha realizzato numerosi
interventi di arte pubblica, tra cui: Hangglider for Heimdal Gymnas, Heimdal VGS, KORO/Trondheim, 2018; The Living
Seedbank, Vadmyra/Storetveit Barnehage KORO/Bergen, 2018; Radio Luftballett, KORO Vågestykke (2017-2018).
Nel corso del 2019 l’artista presenterà il progetto The Next Great Accelerator presso Flag-no-Flag a Reggio Emilia.
06
giugno 2019
Margrethe Kolstad Brekke – How to Implement Utopia
Dal 06 giugno al 25 agosto 2019
arte contemporanea
Location
MUSEION CASA ATELIER
Bolzano, Piazza Piero Siena, 1, (Bolzano)
Bolzano, Piazza Piero Siena, 1, (Bolzano)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00. Giovedì 10.00 – 22.00.
Lunedì chiuso.
Vernissage
6 Giugno 2019, h 19
Autore
Curatore