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Maria Camilla Pallavicini – Le geometrie degli stati d’animo
La Galleria Vittoria riapre le porte al pubblico per la stagione 2018/2019 inaugurando la mostra di Maria Camilla Pallavicini
Comunicato stampa
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La Galleria Vittoria riapre le porte al pubblico per la stagione 2018/2019 inaugurando la prima tappa stagionale con una mostra dedicata all'artista romana Maria Camilla Pallavicini, “Le geometrie degli stati d’animo”
L’artista nella sua ricerca unisce il minimalismo all’arte concettuale, dove attraverso la materia percepisce, immagina e si integra nello spazio circostante.
Il vernissage si terrà Mercoledì 3 Ottobre alle ore 18.00 e la mostra rimarrà aperta al pubblico fino a Sabato 13 Ottobre.
Scrive di lei il Prof.Giorgio Di Genova:
GEOMETRIE DEGLI STATI D’ANIMO
La pittura di Maria Camilla Pallavicini viene da lontano, cioè da quando, convalescente dopo un incidente, ventenne cominciò a disegnare per poi andare dal 1960 al 1962 a Salisburgo per frequentare l’estiva Scuola del Vedere, diretta da Oskar Kokoschka. Sono convinto che questa vocazione sia stata propiziata non poco dallo sterminato ed importante patrimonio artistico del palazzo di famiglia, tanto che per lei si potrebbe affermare, parafrasando il dantesco “amor ch’a nullo amato amar perdona”. Per chi come me è convinto che l’arte nasce dall’arte, la pittura di Maria Camilla è un’ulteriore conferma, collateralmente ai tanti artisti figli d’arte da me incontrati nella mia lunga attività di storico dell’arte.
Ho già scritto molte volte delle opere della Pallavicini, che ho coinvolto spesso nelle esposizioni da me curate. Ma lo scorso anno ho potuto ripercorrere l’intero suo iter creativo nel catalogo edito da Gangemi per la personale tenuta alla Galleria Il Triangolo di Cosenza. La presente personale è un corollario di quella mostra e questa mia breve nota non può che essere un aggiornamento a quanto scritto in quell’occasione. Perché nei mesi successivi a quella esposizione la Pallavicini ha realizzato altri lavori, uno dei quali molto importanti. Mi riferisco alla installazione natalizia Parousia 2017, realizzata per una cappella della vicina Chiesa degli Artisti, suggestiva costellazione di cui alcune stelle si sono “accese” qui, quasi a sorvegliare le opere esposte, con scelta paradigmatica della sua cospicua sensibilissima produzione, a cui ha affidato decennio dopo decennio i suoi stati d’animo, al punto da costituire un vero e proprio diario metonimico.
Di esso, articolato in cicli (Intrecci di energia, Fosfemi, Evocazioni, Risonanze e Geometrie) si propongono in quest’occasione alcune pagine recenti e recentissime, a documentare indicativamente dei suoi stati d’animo i momenti luminosi, quelli contrastati da turbamenti coscienziali ed infine l’approdo a nuove soluzioni del suo esprit de géométrie, ora colme di affetto (Cuore stellare, 2018), ora con lessico totalmente euclideo (Geometria nello spazio, 2018).
In quest’ultima opera mi sembra di cogliere in filigrana uno sviluppo dell’esperienza consumata nella citata Parousia, sviluppo che fa presagire una nuova stagione del discorso pittorico di Maria Camilla Pallavicini.
Giorgio Di Genova
L’artista nella sua ricerca unisce il minimalismo all’arte concettuale, dove attraverso la materia percepisce, immagina e si integra nello spazio circostante.
Il vernissage si terrà Mercoledì 3 Ottobre alle ore 18.00 e la mostra rimarrà aperta al pubblico fino a Sabato 13 Ottobre.
Scrive di lei il Prof.Giorgio Di Genova:
GEOMETRIE DEGLI STATI D’ANIMO
La pittura di Maria Camilla Pallavicini viene da lontano, cioè da quando, convalescente dopo un incidente, ventenne cominciò a disegnare per poi andare dal 1960 al 1962 a Salisburgo per frequentare l’estiva Scuola del Vedere, diretta da Oskar Kokoschka. Sono convinto che questa vocazione sia stata propiziata non poco dallo sterminato ed importante patrimonio artistico del palazzo di famiglia, tanto che per lei si potrebbe affermare, parafrasando il dantesco “amor ch’a nullo amato amar perdona”. Per chi come me è convinto che l’arte nasce dall’arte, la pittura di Maria Camilla è un’ulteriore conferma, collateralmente ai tanti artisti figli d’arte da me incontrati nella mia lunga attività di storico dell’arte.
Ho già scritto molte volte delle opere della Pallavicini, che ho coinvolto spesso nelle esposizioni da me curate. Ma lo scorso anno ho potuto ripercorrere l’intero suo iter creativo nel catalogo edito da Gangemi per la personale tenuta alla Galleria Il Triangolo di Cosenza. La presente personale è un corollario di quella mostra e questa mia breve nota non può che essere un aggiornamento a quanto scritto in quell’occasione. Perché nei mesi successivi a quella esposizione la Pallavicini ha realizzato altri lavori, uno dei quali molto importanti. Mi riferisco alla installazione natalizia Parousia 2017, realizzata per una cappella della vicina Chiesa degli Artisti, suggestiva costellazione di cui alcune stelle si sono “accese” qui, quasi a sorvegliare le opere esposte, con scelta paradigmatica della sua cospicua sensibilissima produzione, a cui ha affidato decennio dopo decennio i suoi stati d’animo, al punto da costituire un vero e proprio diario metonimico.
Di esso, articolato in cicli (Intrecci di energia, Fosfemi, Evocazioni, Risonanze e Geometrie) si propongono in quest’occasione alcune pagine recenti e recentissime, a documentare indicativamente dei suoi stati d’animo i momenti luminosi, quelli contrastati da turbamenti coscienziali ed infine l’approdo a nuove soluzioni del suo esprit de géométrie, ora colme di affetto (Cuore stellare, 2018), ora con lessico totalmente euclideo (Geometria nello spazio, 2018).
In quest’ultima opera mi sembra di cogliere in filigrana uno sviluppo dell’esperienza consumata nella citata Parousia, sviluppo che fa presagire una nuova stagione del discorso pittorico di Maria Camilla Pallavicini.
Giorgio Di Genova
03
ottobre 2018
Maria Camilla Pallavicini – Le geometrie degli stati d’animo
Dal 03 al 13 ottobre 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA VITTORIA
Roma, Via Margutta, 103, (Roma)
Roma, Via Margutta, 103, (Roma)
Orario di apertura
dal Lunedì al Venerdì 15-19
Vernissage
3 Ottobre 2018, ore 18.00
Autore
Curatore