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Maria Di Stefano – people into landscape / landscape into people
“people into landscape / landscape into people” è prima esposizione personale dell’artista italiana Maria Di Stefano negli spazi dello STUDIO STEFANIA MISCETTI a cura di dionæa. La mostra presenta sedici immagini fotografiche digitali ed analogiche, scattate tra il 2016 e l’agosto 2023.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare people into landscape / landscape into people, prima esposizione personale dell’artista italiana Maria Di Stefano negli spazi della Galleria, a cura di dionæa.
Il progetto presenta sedici immagini fotografiche digitali ed analogiche, scattate tra il 2016 e l’agosto 2023 e per la maggior parte prodotte
per l’occasione, al fine di attraversare la produzione dell’artista dagli esordi ad oggi e di restituirne per la prima volta, in Italia e all’Estero,
una visione sistematica e trasversale.
Il titolo della mostra ricalca il breve statement con il quale l’artista è solita raccontare il suo lavoro. Dall’analisi etimologica del termine inglese “landscape” sembra quasi che dapprima le persone facessero l’esperienza del paesaggio nell’arte e in secondo luogo del paesaggio nella realtà: il termine infatti deriva dall’olandese del sedicesimo secolo, e fu attestato per la prima volta in quanto “immagine che raffigura uno scenario naturale” – terminologia legata all’affermazione della pittura paesaggistica – e solo successivamente fu utilizzato per definire la “vista di scenari naturali”.
Allo stesso modo, le immagini di Maria Di Stefano mettono in luce, talvolta mettono in atto, visioni di paesaggi propri e impropri, nelle loro caratteristiche fisiche e intangibili: scenari naturali, artificiali, architettonici, urbani, domestici; luoghi abitati nei quali si attua l’incontro – cercato e allo stesso fortuito, quasi un inciampo – con l’altro.
I paesaggi svelati dall’artista sono modellati da forze umane, culturali, politiche e così via: il paesaggio emerge quindi nella sua qualità e complessità storica e sociale, come ambiente nel quale si attua quella relazione tra individuo e contesto di appartenenza, oggetto dell’interesse dell’artista,
in un rapporto osmotico di reciproca e costante influenza.
Se il paesaggio può essere non solo il soggetto della rappresentazione veicolato da un medium, ma esso stesso un medium dove si manifestano identità, pratiche sociali, dinamiche di potere e di appropriazione, è l’occhio fotografico a svelarne queste potenzialità: ne emerge un racconto atmosferico, a volte onirico, in cui protagonista è la figura umana, visibile, quasi palpabile, anche quando non è fisicamente presente.
Il progetto presenta sedici immagini fotografiche digitali ed analogiche, scattate tra il 2016 e l’agosto 2023 e per la maggior parte prodotte
per l’occasione, al fine di attraversare la produzione dell’artista dagli esordi ad oggi e di restituirne per la prima volta, in Italia e all’Estero,
una visione sistematica e trasversale.
Il titolo della mostra ricalca il breve statement con il quale l’artista è solita raccontare il suo lavoro. Dall’analisi etimologica del termine inglese “landscape” sembra quasi che dapprima le persone facessero l’esperienza del paesaggio nell’arte e in secondo luogo del paesaggio nella realtà: il termine infatti deriva dall’olandese del sedicesimo secolo, e fu attestato per la prima volta in quanto “immagine che raffigura uno scenario naturale” – terminologia legata all’affermazione della pittura paesaggistica – e solo successivamente fu utilizzato per definire la “vista di scenari naturali”.
Allo stesso modo, le immagini di Maria Di Stefano mettono in luce, talvolta mettono in atto, visioni di paesaggi propri e impropri, nelle loro caratteristiche fisiche e intangibili: scenari naturali, artificiali, architettonici, urbani, domestici; luoghi abitati nei quali si attua l’incontro – cercato e allo stesso fortuito, quasi un inciampo – con l’altro.
I paesaggi svelati dall’artista sono modellati da forze umane, culturali, politiche e così via: il paesaggio emerge quindi nella sua qualità e complessità storica e sociale, come ambiente nel quale si attua quella relazione tra individuo e contesto di appartenenza, oggetto dell’interesse dell’artista,
in un rapporto osmotico di reciproca e costante influenza.
Se il paesaggio può essere non solo il soggetto della rappresentazione veicolato da un medium, ma esso stesso un medium dove si manifestano identità, pratiche sociali, dinamiche di potere e di appropriazione, è l’occhio fotografico a svelarne queste potenzialità: ne emerge un racconto atmosferico, a volte onirico, in cui protagonista è la figura umana, visibile, quasi palpabile, anche quando non è fisicamente presente.
17
novembre 2023
Maria Di Stefano – people into landscape / landscape into people
Dal 17 novembre 2023 al 13 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
STUDIO STEFANIA MISCETTI
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-20
Vernissage
17 Novembre 2023, ore 18-21
Sito web
Autore
Curatore