martedì 15 marzo 2011 dalle ore 17.30 alla Sala S. Rita nell’ambito della IV EDIZIONE DI “TESTI E TESTIMONI. INCONTRI PER RISCOPRIRE LIBRI E STORIE”

Appuntamento con il “TESTIMONE” MARIA DOMPÈ intervistata da Daniela Fonti

Artista dello spazio, paesaggista. La cultura dello spazio e l’impegno civile, due risvolti di un unico percorso artistico che si fondono elaborando una visione spirituale dell’arte: Maria Dompè, dopo il liceo artistico, si è diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1982.
“Intervento nello spazio”, così definisce la Dompè le trasformazioni dell’ambiente dove l’opera nasce per il luogo e con il luogo prescelto. Una sintonia tra il sito e la sua storia, in una sorta di intimo colloquio con l’artista. Lo spazio possiede un verbo, Maria Dompè ha nell’istinto la dialettica per interagire con esso: 54 sono gli “interventi nello spazio” realizzati dal 1989 al 2009 sia in Italia sia all’estero, suddivisi tra opere ambientali, permanenti e temporanee.
Dal 1993 il messaggio artistico di Maria Dompè evolve ulteriormente verso l’impegno sociale, influenzato da una mutata sensibilità morale. “Donne della Bosnia” (galleria l’Isola, Roma): una cruda ma poetica denuncia degli orrori della guerra che rappresenta anche la prima esperienza di implicazione sensoriale, imponendo allo spettatore una partecipazione attiva dei sensi. Dal 1997, con l’istallazione permanente “Meditazione” a Roma in Villa Glori, il dialogo con lo spazio si è arricchito con nuove “trasformazioni a verde” ovvero reinterpretazioni di luoghi già esistenti: aree a verde, rimodellate e piantate