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Maria Grazia Piccinelli – La vita riflessa nelle cose
Le Sale del Podestà di Soresina sono la sede della personale della pittrice cremonese Maria Grazia Piccinelli. I dipinti proposti in questa mostra, intitolata “La vita riflessa nelle cose”, fanno parte di alcuni, significati periodi compositivi dell’artista
Comunicato stampa
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Le Sale del Podestà di Soresina sono la sede della personale della pittrice cremonese Maria Grazia Piccinelli. I dipinti proposti in questa mostra, intitolata “La vita riflessa nelle cose”, fanno parte di alcuni, significati periodi compositivi dell’artista, recentemente applaudita a Pandino nell’ambito della rassegna “Arte Donna Pandino 2008”, allestita nella Rocca Viscontea ed ha già in programma la partecipazione a un’importante collettiva, nel mese di agosto, in Sardegna.
La rassegna, che vanta il Patrocinio dell’Amministrazione locale, si apre sabato 10 maggio alle ore 17. La presentazione delle opere e la mostra sono curate dallo studioso d’arte Simone Fappanni, mentre l’allestimento è condotto sotto la supervisione di Roberto Dellanoce. Durante l’inaugurazione, accompagnata dalla presentazione delle opere esposte, Riccardo Puerari leggerà delle poesie che si riferiscono idealmente alla produzione della Piccinelli. Scrive Simone Fappanni nella presentazione: « L’iperrealismo, di forte impronta simbolica e intimista, di questa eclettica creativa, si configura come una appassionata e appassionante ricerca interiore, entro la quale la pittrice si muove con notevole sensibilità. Ogni suo quadro è una sorta di meta-narrazione, condotta attraverso gli oggetti, che si fanno trasfigurazione di un sentimento, di una emozione o, più ancora, di una vera e propria “situazione” vissuta in prima persona o da chi le sta accanto. Insomma, questa artista parla di se stessa e del proprio mondo interiore attraverso gli oggetti quotidiani: un paio di scarpe, un mucchio di indumenti da mettere in lavatrice, una scatola semiaperta, una gomma per cancellare, un pacchetto di sigarette accartocciato, vari indumenti lasciati per la casa o riposti accuratamente nei cassetti. Dietro a questa apparenza immediata, dove ogni cosa pare trovare, in fondo, una specifica collocazione, Maria Grazia Piccinelli si mette veramente a nudo. Anzi, non pare scorretto dire che mette addirittura a nudo la propria anima, evocando momenti, anche terribili, vissuti in prima persona. Pare, insomma, che dipingendo l’artista cremonese trovi una sorta di “catarsi”, di distanziamento “possibile”, anche se non definitivo, dalla sofferenza, immergendo le cose in un’aura di compostezza fattuale, di eterna sospensione. Fermando un istante di vita, un’immagine, attraverso gli oggetti per descrivere il proprio sentire, o addirittura per ripercorrere o sondare l’esistenza di una persona cara, essa è in grado di portare alla ribalta ciò che in lei sta più riposto nell’inconscio…».
La rassegna, che vanta il Patrocinio dell’Amministrazione locale, si apre sabato 10 maggio alle ore 17. La presentazione delle opere e la mostra sono curate dallo studioso d’arte Simone Fappanni, mentre l’allestimento è condotto sotto la supervisione di Roberto Dellanoce. Durante l’inaugurazione, accompagnata dalla presentazione delle opere esposte, Riccardo Puerari leggerà delle poesie che si riferiscono idealmente alla produzione della Piccinelli. Scrive Simone Fappanni nella presentazione: « L’iperrealismo, di forte impronta simbolica e intimista, di questa eclettica creativa, si configura come una appassionata e appassionante ricerca interiore, entro la quale la pittrice si muove con notevole sensibilità. Ogni suo quadro è una sorta di meta-narrazione, condotta attraverso gli oggetti, che si fanno trasfigurazione di un sentimento, di una emozione o, più ancora, di una vera e propria “situazione” vissuta in prima persona o da chi le sta accanto. Insomma, questa artista parla di se stessa e del proprio mondo interiore attraverso gli oggetti quotidiani: un paio di scarpe, un mucchio di indumenti da mettere in lavatrice, una scatola semiaperta, una gomma per cancellare, un pacchetto di sigarette accartocciato, vari indumenti lasciati per la casa o riposti accuratamente nei cassetti. Dietro a questa apparenza immediata, dove ogni cosa pare trovare, in fondo, una specifica collocazione, Maria Grazia Piccinelli si mette veramente a nudo. Anzi, non pare scorretto dire che mette addirittura a nudo la propria anima, evocando momenti, anche terribili, vissuti in prima persona. Pare, insomma, che dipingendo l’artista cremonese trovi una sorta di “catarsi”, di distanziamento “possibile”, anche se non definitivo, dalla sofferenza, immergendo le cose in un’aura di compostezza fattuale, di eterna sospensione. Fermando un istante di vita, un’immagine, attraverso gli oggetti per descrivere il proprio sentire, o addirittura per ripercorrere o sondare l’esistenza di una persona cara, essa è in grado di portare alla ribalta ciò che in lei sta più riposto nell’inconscio…».
10
maggio 2008
Maria Grazia Piccinelli – La vita riflessa nelle cose
Dal 10 al 25 maggio 2008
arte contemporanea
Location
SALE DEL PODESTA’
Soresina, Viale Giacomo Matteotti, 4, (Cremona)
Soresina, Viale Giacomo Matteotti, 4, (Cremona)
Orario di apertura
feriali, dalle ore 17 alle 19, domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 15-19
Vernissage
10 Maggio 2008, ore 17
Autore
Curatore