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Maria Ippoliti. Una pioniera del paesaggismo en plein air
La mostra propone una personalità di pittrice paesista finora quasi sconosciuta, vissuta e attiva fra fine Otto e inizio Novecento
Comunicato stampa
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Partendo dallo studio delle opere acquisite dalla Fondazione artistica Marangoni per le collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Udine, e grazie al fortunato ritrovamento di un nucleo di dipinti e bozzetti, la mostra propone una personalità di pittrice paesista, finora quasi sconosciuta, vissuta e attiva fra fine Otto e inizio Novecento, di notevole interesse storico-artistico. Maria Ippoliti, nata a Udine nel 1861, fu tra le prime donne a esporre sulla scena internazionale delle Biennali veneziane e si dedicò totalmente alla pittura di paesaggio, dal vero, formandosi agli insegnamenti di Domenico Bresolin presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove seguì il corso speciale Vedute di paese e di mare. Dipinse inizialmente paesaggi veneziani, come l’ Interno di San Marco conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Udine e presentato alla Biennale del 1897, dove venne acquisito dalla commissione Marangoni, spingendosi in cerca del motivo tra i torrenti e gli alpeggi delle Dolomiti bellunesi, con una particolare predilezione per le acque specchianti dei laghetti alpini come si evidenzia nel dipinto Sul Cordevole, esposto anch’esso alla seconda edizione della Biennale e presente in mostra, dimostrando sempre una particolare attenzione agli effetti atmosferici, ben esemplificati nel Crepuscolo gelido, che dalla terza Biennale di Venezia è transitato alle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro a Venezia. Dipinse anche i paesaggi della pedemontana friulana, in particolare nei dintorni di Polcenigo, dove visse e operò a partire dai primissimi anni del Novecento, greti di fiumi colti tra il Livenza, il Tagliamento e il Torre, fissando le prime vedute paesaggistiche di Tarcento, di Venzone, con una pittura di tocco, ricca di effetti atmosferici, fedele alla resa ottica del soggetto, interessata al paesaggio di natura e meno alla figura umana, puro accessorio o motivo relegato all’orizzonte.
Dopo un’infanzia trascorsa a Udine, all’interno di una famiglia agiata di origini nobiliari, nel gennaio del 1885 completò la sua formazione trasferendosi a Venezia, dedicandosi alla pittura da professionista, e come tale partecipando a varie esposizioni, in particolare tra il 1897 e il 1898 a Praga, Torino e Firenze,oltre alle già ricordate edizioni del 1897 e del 1899 della Biennale veneziana, e nel 1903 figurò all’Esposizione regionale di Udine. Sposata nel 1901 a Dante Giuseppe Sbrojavacca, lasciò Venezia per trasferirsi a Polcenigo ritirandosi a vita privata, ma continuando a coltivare la sua passione per la pittura di paesaggio.
La mostra presenta una sequenza di oltre trenta dipinti dell’artista, frutto di prestiti di collezionisti veneti e friulani, ed è affiancata da altre opere di altri pittori paesisti provenienti dalla sua collezione o conservate presso le civiche collezioni, a partire da Guglielmo Ciardi, Millo Bortoluzzi, Beppe ed Emma Ciardi, Giuseppe Davanzo, Giuseppe Miti Zanetti, Ferruccio Scattola, Francesco Sarorelli, Antonio Bornancin, Vittore Antonio Cargnel e molti altri, a formare all’interno del Museo un particolare itinerario dedicato al paesaggismo tra Otto e Novecento.
In occasione della mostra verrà pubblicato un ampio catalogo documentario, il quarto Quaderno d’Archivio, della serie promossa dal Museo e dedicata ad approfondimenti sugli artisti e architetti presenti nelle collezioni civiche, a cura di Isabella Reale, che segue in particolare, sul filone della serie “Arte. Protagonisti del Paesaggio fra Otto e Novecento”, quello dedicato al pittore Francesco Sartorelli nel 2007.
In occasione dell’apertura al pubblico dell’esposizione, si terrà presso la sala didattica della Galleria venerdì 15 maggio a partire dalle ore 15.30 un convegno dal titolo “Ottocento tutto nuovo”, seconda edizione, che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti del settore per fare il punto sugli studi in corso dedicati in particolare alla pittura di paesaggio di fine secolo in area veneta.
Dopo un’infanzia trascorsa a Udine, all’interno di una famiglia agiata di origini nobiliari, nel gennaio del 1885 completò la sua formazione trasferendosi a Venezia, dedicandosi alla pittura da professionista, e come tale partecipando a varie esposizioni, in particolare tra il 1897 e il 1898 a Praga, Torino e Firenze,oltre alle già ricordate edizioni del 1897 e del 1899 della Biennale veneziana, e nel 1903 figurò all’Esposizione regionale di Udine. Sposata nel 1901 a Dante Giuseppe Sbrojavacca, lasciò Venezia per trasferirsi a Polcenigo ritirandosi a vita privata, ma continuando a coltivare la sua passione per la pittura di paesaggio.
La mostra presenta una sequenza di oltre trenta dipinti dell’artista, frutto di prestiti di collezionisti veneti e friulani, ed è affiancata da altre opere di altri pittori paesisti provenienti dalla sua collezione o conservate presso le civiche collezioni, a partire da Guglielmo Ciardi, Millo Bortoluzzi, Beppe ed Emma Ciardi, Giuseppe Davanzo, Giuseppe Miti Zanetti, Ferruccio Scattola, Francesco Sarorelli, Antonio Bornancin, Vittore Antonio Cargnel e molti altri, a formare all’interno del Museo un particolare itinerario dedicato al paesaggismo tra Otto e Novecento.
In occasione della mostra verrà pubblicato un ampio catalogo documentario, il quarto Quaderno d’Archivio, della serie promossa dal Museo e dedicata ad approfondimenti sugli artisti e architetti presenti nelle collezioni civiche, a cura di Isabella Reale, che segue in particolare, sul filone della serie “Arte. Protagonisti del Paesaggio fra Otto e Novecento”, quello dedicato al pittore Francesco Sartorelli nel 2007.
In occasione dell’apertura al pubblico dell’esposizione, si terrà presso la sala didattica della Galleria venerdì 15 maggio a partire dalle ore 15.30 un convegno dal titolo “Ottocento tutto nuovo”, seconda edizione, che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti del settore per fare il punto sugli studi in corso dedicati in particolare alla pittura di paesaggio di fine secolo in area veneta.
16
maggio 2009
Maria Ippoliti. Una pioniera del paesaggismo en plein air
Dal 16 maggio al 31 agosto 2009
arte contemporanea
Location
GAMUD – GALLERIA D’ARTE MODERNA
Udine, Via Ampezzo, 2, (Udine)
Udine, Via Ampezzo, 2, (Udine)
Biglietti
intero € 5, ridotto € 2.50
Orario di apertura
lunedì-domenica: 10.30–19, chiuso martedì
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