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Maria Karantzi – who dare say it wasn’t meaningless?
neon>fdv short show #9
who dare say it wasn’t meaningless?
maria karantzi
a cura di caterina riva
vernissage martedì 15 gennaio h 18.30
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Who dare say it wasn't meaningless?
Maria Karantzi
a cura di Caterina Riva
"Less less yes, it was utterly meaningless
Even less
a little glimpse of nothingness"
Meaningless-
The Magnetic Fields
A partire dal 10 gennaio 2008, il white cube milanese di neon>fdv accoglierà le ingegnose invenzioni di Maria Karantzi. Diversamente dai precedenti short shows, l’artista greca attuerà un procedimento inverso, installandosi per la prima volta nello spazio della galleria nel giorno di apertura della mostra. Servendosi dei suoi materiali poveri preferiti (fili colorati, scotch, cartoni) l’artista comincerà un work in progress che durerà 5 giorni e il cui risultato verrà presentato il 15 gennaio durante un vernissage all’insegna dell’ironia e della sperimentazione.
La pratica artistica della giovane artista greca è caratterizzata da uno spiccato gusto per l’assemblaggio di oggetti diversi il cui risultato è continuamente in bilico tra utile e inutile, funzione e gioco. Karantzi costruisce installazioni minimali, adoperando oggetti microscopici e piccoli ingranaggi che suggeriscono un’idea di movimento. Gli oggetti solitamente si relazionano tra loro e con lo spazio in modo da stabilire un punto di vista laterale rispetto alla realtà, determinando lievi scivolamenti di senso che modificano l’intero contesto. I materiali sono scelti appositamente per la possibilità di “animare” una determinata situazione; i lievi meccanismi rappresentano la possibilità di ribaltare le regole e le situazioni prestabilite cercando una giocosa via di ingresso o di uscita.
In occasione dello short show milanese l’artista ha intenzione di coinvolgere per la prima volta l’elemento umano ricondotto all’interno di un mondo nonsense, e in quanto tale sovversivo. La dimensione fantastica prodotta da “Who dare say it wasn’t meaningless ?” mette in scena il ridicolo, l’inefficacia di una sequenzialità causa-effetto e l’illusione di una conoscenza onnicomprensiva. Forse gli ingranaggi girano a vuoto, il lavoro è un quasi niente, ma c’è qualcosa tra quei fili colorati e la parvenza di un’assenza di significato crea una fertile tensione.
Confrontato da delle metafore, il pubblico si troverà ad interrogarsi su ciò che ha di fronte, sospeso in un istante spazio-temporale indefinito, in cui come dice l’artista: “si aspetta che qualcosa accada o si cerca di immaginare cosa possa accadere”.
Maria Karantzi (Atene, Grecia 1981) ha da poco completato il Master Fine Art presso il Goldsmiths' College di Londra. Nel 2007 è stata tra i selezionati di Bloomberg New Contemporaries, una collettiva itinerante passata per Walsall, Londra e Manchester; durante l’estate, ha partecipato a Multiple Intimacy, una mostra in Turchia parallela alla X Biennale di Istanbul. Nel 2006 ha avuto una personale dal titolo Don't tempt the lonely and perversed da Meals and SUVs, a Londra. Nel 2007 ha svolto una residenza di 2 mesi a Napoli, organizzata da EXPOSITO e avrà una mostra a FormContent, Londra a partire dal 24 gennaio 2008.
In occasione della inaugurazione verrà presentato il project space londinese FormContent, saranno presenti gli ideatori: Francesco Pedraglio, Caterina Riva e Pieternel Vermoortel. www.formcontent.org
Who dare say it wasn't meaningless?
Maria Karantzi
Curated by Caterina Riva
"Less less yes, it was utterly meaningless
Even less
a little glimpse of nothingness"
Meaningless-
The Magnetic Fields
Milan’s white cube of neon>fdv will be filled by the ingenious inventions of Maria Karantzi: the Greek artist will work differently from the previous short shows, by getting to the space on the 10th of January, bringing her favourite poor materials (colourful threads, tape, cardboard) and starting to build something there. The unforeseeable outcome of the work in progress will be presented after 5 days, on January 15th during an experimental evening, when irony and a playful attitude will dominate.
The artistic practice of this young artist consists of a taste for assemblages of apparently useless objects, rearranged in space in order to offer a lateral perspective on the reality at hand; as in a subtle slippage of meaning which manages to change an entire context. Maria’s artworks are a minimal overturning of rules and set situations, while looking for a playful way in or way out.
The materials employed are a pretext to “animate” an environment and in the Milanese experiment Maria would like to test the human element, by adapting it once more to a nonsense, subversive world.
The fantastic realm thus produced for Who dare say it wasn't meaningless?, stages the absurd and ridiculises the cause and effect linear thinking and the illusion to an all encompassing knowledge. Maybe the mechanisms just go round in circles, the work is almost nothing, but there is something in those colourful threads, the impression of a lack of meaning generates a fruitful tension.
The metaphor creates another dimention which involves the viewer and makes him question what surrounds him or her. As Maria states “Waiting for something to happen, trying to imagine what might happen”, in a suspended spatio-temporal moment.
Maria Karantzi (Athens, Greece, 1981) is a recent graduate of Goldsmiths' MFA Fine Art. In 2007 she was among the selected finalists for Bloomberg New Contemporaries, a group show which travelled to Walsall, London and Manchester; during the summer, she was one of the artists of Multiple Intimacy, a group show in Turkey at the same time of the Xth Istanbul Biennale. In 2006 she had a solo show Don't tempt the lonely and perversed at Meals and SUVs, London. Maria just completed a residency in Naples with EXPOSITO and will show at FormContent, London from January 24th.
On the occasion of the opening, the London project space FormContent will be introduced. The three initiators Francesco Pedraglio, Caterina Riva e Pieternel Vermoortel will be present. www.formcontent.org
Maria Karantzi
a cura di Caterina Riva
"Less less yes, it was utterly meaningless
Even less
a little glimpse of nothingness"
Meaningless-
The Magnetic Fields
A partire dal 10 gennaio 2008, il white cube milanese di neon>fdv accoglierà le ingegnose invenzioni di Maria Karantzi. Diversamente dai precedenti short shows, l’artista greca attuerà un procedimento inverso, installandosi per la prima volta nello spazio della galleria nel giorno di apertura della mostra. Servendosi dei suoi materiali poveri preferiti (fili colorati, scotch, cartoni) l’artista comincerà un work in progress che durerà 5 giorni e il cui risultato verrà presentato il 15 gennaio durante un vernissage all’insegna dell’ironia e della sperimentazione.
La pratica artistica della giovane artista greca è caratterizzata da uno spiccato gusto per l’assemblaggio di oggetti diversi il cui risultato è continuamente in bilico tra utile e inutile, funzione e gioco. Karantzi costruisce installazioni minimali, adoperando oggetti microscopici e piccoli ingranaggi che suggeriscono un’idea di movimento. Gli oggetti solitamente si relazionano tra loro e con lo spazio in modo da stabilire un punto di vista laterale rispetto alla realtà, determinando lievi scivolamenti di senso che modificano l’intero contesto. I materiali sono scelti appositamente per la possibilità di “animare” una determinata situazione; i lievi meccanismi rappresentano la possibilità di ribaltare le regole e le situazioni prestabilite cercando una giocosa via di ingresso o di uscita.
In occasione dello short show milanese l’artista ha intenzione di coinvolgere per la prima volta l’elemento umano ricondotto all’interno di un mondo nonsense, e in quanto tale sovversivo. La dimensione fantastica prodotta da “Who dare say it wasn’t meaningless ?” mette in scena il ridicolo, l’inefficacia di una sequenzialità causa-effetto e l’illusione di una conoscenza onnicomprensiva. Forse gli ingranaggi girano a vuoto, il lavoro è un quasi niente, ma c’è qualcosa tra quei fili colorati e la parvenza di un’assenza di significato crea una fertile tensione.
Confrontato da delle metafore, il pubblico si troverà ad interrogarsi su ciò che ha di fronte, sospeso in un istante spazio-temporale indefinito, in cui come dice l’artista: “si aspetta che qualcosa accada o si cerca di immaginare cosa possa accadere”.
Maria Karantzi (Atene, Grecia 1981) ha da poco completato il Master Fine Art presso il Goldsmiths' College di Londra. Nel 2007 è stata tra i selezionati di Bloomberg New Contemporaries, una collettiva itinerante passata per Walsall, Londra e Manchester; durante l’estate, ha partecipato a Multiple Intimacy, una mostra in Turchia parallela alla X Biennale di Istanbul. Nel 2006 ha avuto una personale dal titolo Don't tempt the lonely and perversed da Meals and SUVs, a Londra. Nel 2007 ha svolto una residenza di 2 mesi a Napoli, organizzata da EXPOSITO e avrà una mostra a FormContent, Londra a partire dal 24 gennaio 2008.
In occasione della inaugurazione verrà presentato il project space londinese FormContent, saranno presenti gli ideatori: Francesco Pedraglio, Caterina Riva e Pieternel Vermoortel. www.formcontent.org
Who dare say it wasn't meaningless?
Maria Karantzi
Curated by Caterina Riva
"Less less yes, it was utterly meaningless
Even less
a little glimpse of nothingness"
Meaningless-
The Magnetic Fields
Milan’s white cube of neon>fdv will be filled by the ingenious inventions of Maria Karantzi: the Greek artist will work differently from the previous short shows, by getting to the space on the 10th of January, bringing her favourite poor materials (colourful threads, tape, cardboard) and starting to build something there. The unforeseeable outcome of the work in progress will be presented after 5 days, on January 15th during an experimental evening, when irony and a playful attitude will dominate.
The artistic practice of this young artist consists of a taste for assemblages of apparently useless objects, rearranged in space in order to offer a lateral perspective on the reality at hand; as in a subtle slippage of meaning which manages to change an entire context. Maria’s artworks are a minimal overturning of rules and set situations, while looking for a playful way in or way out.
The materials employed are a pretext to “animate” an environment and in the Milanese experiment Maria would like to test the human element, by adapting it once more to a nonsense, subversive world.
The fantastic realm thus produced for Who dare say it wasn't meaningless?, stages the absurd and ridiculises the cause and effect linear thinking and the illusion to an all encompassing knowledge. Maybe the mechanisms just go round in circles, the work is almost nothing, but there is something in those colourful threads, the impression of a lack of meaning generates a fruitful tension.
The metaphor creates another dimention which involves the viewer and makes him question what surrounds him or her. As Maria states “Waiting for something to happen, trying to imagine what might happen”, in a suspended spatio-temporal moment.
Maria Karantzi (Athens, Greece, 1981) is a recent graduate of Goldsmiths' MFA Fine Art. In 2007 she was among the selected finalists for Bloomberg New Contemporaries, a group show which travelled to Walsall, London and Manchester; during the summer, she was one of the artists of Multiple Intimacy, a group show in Turkey at the same time of the Xth Istanbul Biennale. In 2006 she had a solo show Don't tempt the lonely and perversed at Meals and SUVs, London. Maria just completed a residency in Naples with EXPOSITO and will show at FormContent, London from January 24th.
On the occasion of the opening, the London project space FormContent will be introduced. The three initiators Francesco Pedraglio, Caterina Riva e Pieternel Vermoortel will be present. www.formcontent.org
15
gennaio 2008
Maria Karantzi – who dare say it wasn’t meaningless?
Dal 15 al 23 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
NEON>FDV
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.00 - 19.00
Vernissage
15 Gennaio 2008, ore 18.30
Autore
Curatore