Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Maria Lai – One Object of Daily Use
Durante la settimana dell’arte torinese la Galleria, riproponendo il format del temporary space, presenta un’opera inedita dell’artista Maria Lai (1919), una coperta di grandi dimensioni, realizzata negli anni Ottanta, concedendo così al pubblico di avvicinarsi alla sfera più intima dell’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Durante la settimana dell’arte torinese la galleria Raffaella De Chirico ripropone il format del temporary space, sperimentato l’anno scorso per la prima volta e recepito con entusiasmo dal pubblico, questa volta allestito all’interno di uno studio legale torinese, in cui verrà esposta un’opera inedita dell’artista Maria Lai (1919, Ulassai – 2013, Cardedu).
La mostra ruota intorno ad una singola opera di grandi dimensioni, una coperta realizzata di 227x227 cm negli anni Ottanta, oggetto che trasla dalla sua dimensione quotidiana e privata a quella collettiva, concedendo così al pubblico di avvicinarsi alla sfera più intima dell’artista.
“La coperta rossa è un’opera di Maria Lai, nata da un lungo e profondo rapporto tra l’artista e la mia famiglia. Maria ha insegnato in un liceo romano dove ha conosciuto mia madre e instaurato una forte amicizia che l’ha portata a diventare parte della famiglia. La coperta rossa risale agli anni Ottanta, è un regalo di Maria a mia madre Esther, alla quale era molto legata. La coperta, che ricorda le geografie, reca la firma dell’artista.”
Il titolo scelto per l’esposizione dell’opera vuole anticiparne la storia: One Object of Daily Use, ovvero un oggetto di uso quotidiano, un manufatto creato da Lai – che ha sempre sublimato con il suo operare materiali ordinari come filo, stoffa, carta – originariamente per se stessa, poi diventato dono per una persona a cui era profondamente legata.
Un gesto che racchiude l’intima relazione tra l’arte, la vita quotidiana e il legame affettivo, temi centrali nella poetica di Lai.
Gli anni Ottanta sono quelli delle Geografie e dei Libri cuciti, in cui il filo si trasforma di continuo in base al supporto: pagine cucite, interi libri o vere e proprie mappe, con un continuo aggrovigliarsi e intersecarsi di fili che creano geometrie sempre nuove.
L’operazione di Lai è quella della sperimentazione dei materiali più semplici, un’operazione che ci permette di inglobare il quotidiano come elemento estetico, di calare l’immagine in una dimensione conosciuta da tutti. Lei stessa definiva il suo lavoro un “gioco” e ci teneva a ricordare che l’arte è soprattutto una pratica quotidiana. Nelle sue opere, il materiale diventa elemento essenziale del linguaggio: il filo sulla stoffa è come il segno sulla tela o la penna sulla carta. L'artista, attraverso la sua pratica, cuce narrazioni, esplorando la relazione tra arte e vita.
A latere saranno esposti anche una serie di lavori di pagine, libri ricamati e una tela molto rara degli anni Settanta.
La mostra ruota intorno ad una singola opera di grandi dimensioni, una coperta realizzata di 227x227 cm negli anni Ottanta, oggetto che trasla dalla sua dimensione quotidiana e privata a quella collettiva, concedendo così al pubblico di avvicinarsi alla sfera più intima dell’artista.
“La coperta rossa è un’opera di Maria Lai, nata da un lungo e profondo rapporto tra l’artista e la mia famiglia. Maria ha insegnato in un liceo romano dove ha conosciuto mia madre e instaurato una forte amicizia che l’ha portata a diventare parte della famiglia. La coperta rossa risale agli anni Ottanta, è un regalo di Maria a mia madre Esther, alla quale era molto legata. La coperta, che ricorda le geografie, reca la firma dell’artista.”
Il titolo scelto per l’esposizione dell’opera vuole anticiparne la storia: One Object of Daily Use, ovvero un oggetto di uso quotidiano, un manufatto creato da Lai – che ha sempre sublimato con il suo operare materiali ordinari come filo, stoffa, carta – originariamente per se stessa, poi diventato dono per una persona a cui era profondamente legata.
Un gesto che racchiude l’intima relazione tra l’arte, la vita quotidiana e il legame affettivo, temi centrali nella poetica di Lai.
Gli anni Ottanta sono quelli delle Geografie e dei Libri cuciti, in cui il filo si trasforma di continuo in base al supporto: pagine cucite, interi libri o vere e proprie mappe, con un continuo aggrovigliarsi e intersecarsi di fili che creano geometrie sempre nuove.
L’operazione di Lai è quella della sperimentazione dei materiali più semplici, un’operazione che ci permette di inglobare il quotidiano come elemento estetico, di calare l’immagine in una dimensione conosciuta da tutti. Lei stessa definiva il suo lavoro un “gioco” e ci teneva a ricordare che l’arte è soprattutto una pratica quotidiana. Nelle sue opere, il materiale diventa elemento essenziale del linguaggio: il filo sulla stoffa è come il segno sulla tela o la penna sulla carta. L'artista, attraverso la sua pratica, cuce narrazioni, esplorando la relazione tra arte e vita.
A latere saranno esposti anche una serie di lavori di pagine, libri ricamati e una tela molto rara degli anni Settanta.
30
ottobre 2024
Maria Lai – One Object of Daily Use
Dal 30 ottobre al 02 novembre 2024
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Torino
Torino, (Torino)
Torino, (Torino)
Orario di apertura
dal 30 ottobre al 1 novembre ore 14-20 su appuntamento,
2 novembre ore 19-22
Autore