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Maria Lai – Sguardo Opera Pensiero
La mostra inserisce all’interno della nuova programmazione espositiva prevista per l’anno 2019/2020 e nasce con l’intento di indagare i luoghi dell’arte attraverso l’opera di Maria Lai e di svelarne al contempo il processo creativo che si cela dietro la realizzazione dei suoi lavori.
Comunicato stampa
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La mostra, a cura di Davide Mariani, neo direttore artistico del museo dedicato a Maria Lai, si inserisce all'interno della nuova programmazione espositiva prevista per l’anno 2019/2020 in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita dell’artista.
Il progetto espositivo nasce con l’intento di indagare i luoghi dell’arte attraverso l’opera di Maria Lai e di svelarne al contempo il processo creativo che si cela dietro la realizzazione dei suoi lavori. Concepita come un itinerario, la rassegna, il cui titolo è tratto dalla Tesi dell’artista per il conferimento della laurea honoris causa nel 2004, si compone di tredici stazioni tematiche in cui viene dato ampio risalto alle strategie comunicative messe in atto da Maria Lai per avvicinare l’arte alla gente.
In ciascuna stazione, quasi come un gioco, sarà possibile trovare gli strumenti utili allo spettatore per leggere e interpretare alcune tra le opere più significative della collezione permanente del museo con l’obiettivo di abbattere quegli steccati invisibili che spesso tengono a distanza la società contemporanea dall'arte visiva. Per farlo i visitatori saranno accompagnati in un percorso di conoscenza che dall'esterno del museo li condurrà verso un allestimento immersivo nel quale potranno trovare le chiavi di accesso all'immaginario creativo dell’artista reso attraverso opere dal forte impatto visivo, come i telai, le geografie e le fiabe cucite, ad altre dal tono ludico e didattico, come Il gioco del volo dell’oca, nella versione “gioco da tavola”, e la riproduzione fotografica della grande lavagna quadrettata realizzata nel 2003 a Ulassai nei pressi del piazzale delle scuole elementari riportante la scritta emblematica “L’arte ci prende per mano”. Proprio questa cognizione legata al ruolo sociale dell’arte viene ora esplorata e amplificata nel percorso espositivo tramite il ricorso all'opera più enciclopedica dell’artista, ovvero I Luoghi dell’arte a portata di mano (Edizioni Arte Duchamp, 2002), quattro mazzi di carte il cui intento è quello di argomentare sul “fare arte”, “leggere l’arte” e “ridefinire l’arte”. Per Maria Lai l’arte andava intesa come uno strumento di pensiero che, per crescere e svilupparsi, ha bisogno di una guida e di lunghi esercizi. Non è un caso che lei stessa sostenesse che «la vista non è ancora sguardo, è natura animale. Lo sguardo è costruzione umana, artificio, come la parola, la scrittura e ogni forma d’arte.» Così come il rigore è comunemente ritenuto un elemento indispensabile nell'apprendimento delle parole e dei numeri, allo stesso modo, Maria Lai lo considerava fondamentale nella pratica della lettura delle opere d’arte, a suo avviso, troppo spesso mute e silenti negli spazi all'aperto o nei musei: «Oggi si guarda all'arte figurativa come a segni misteriosi di una lingua sconosciuta. Come non si può assimilare un testo poetico se non attraverso la padronanza di una lingua o una musica senza aver educato l’orecchio, l’interpretazione di un’opera non è possibile senza una corretta lettura che la preceda.»
La rassegna si propone quindi come uno strumento di conoscenza tanto dei meccanismi legati al mondo dell’arte quanto della poetica dell’artista all'insegna di una reale comprensione e condivisione dell’esperienza estetica.
La Stazione dell’Arte
La Stazione dell’arte di Ulassai, nel cuore dell’Ogliastra in Sardegna, è un museo d’arte contemporanea dedicato all'opera di Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013), figura chiave dello scenario artistico italiano del secondo dopoguerra nonché precorritrice dell’arte relazione grazie a “Legarsi alla montagna”, celebre intervento corale svoltosi nel settembre 1981 a Ulassai. Nato nel 2006 in seguito alla donazione da parte dell’artista di oltre centocinquanta opere al Comune di Ulassai, il museo, con la nomina di Davide Mariani a nuovo direttore artistico, si appresta ad ospitare, nel biennio 2018/2020, una rinnovata programmazione espositiva legata ad alcune tematiche centrali nell'opera di Maria Lai, come il rapporto fra arte, comunità e paesaggio.
Il progetto espositivo nasce con l’intento di indagare i luoghi dell’arte attraverso l’opera di Maria Lai e di svelarne al contempo il processo creativo che si cela dietro la realizzazione dei suoi lavori. Concepita come un itinerario, la rassegna, il cui titolo è tratto dalla Tesi dell’artista per il conferimento della laurea honoris causa nel 2004, si compone di tredici stazioni tematiche in cui viene dato ampio risalto alle strategie comunicative messe in atto da Maria Lai per avvicinare l’arte alla gente.
In ciascuna stazione, quasi come un gioco, sarà possibile trovare gli strumenti utili allo spettatore per leggere e interpretare alcune tra le opere più significative della collezione permanente del museo con l’obiettivo di abbattere quegli steccati invisibili che spesso tengono a distanza la società contemporanea dall'arte visiva. Per farlo i visitatori saranno accompagnati in un percorso di conoscenza che dall'esterno del museo li condurrà verso un allestimento immersivo nel quale potranno trovare le chiavi di accesso all'immaginario creativo dell’artista reso attraverso opere dal forte impatto visivo, come i telai, le geografie e le fiabe cucite, ad altre dal tono ludico e didattico, come Il gioco del volo dell’oca, nella versione “gioco da tavola”, e la riproduzione fotografica della grande lavagna quadrettata realizzata nel 2003 a Ulassai nei pressi del piazzale delle scuole elementari riportante la scritta emblematica “L’arte ci prende per mano”. Proprio questa cognizione legata al ruolo sociale dell’arte viene ora esplorata e amplificata nel percorso espositivo tramite il ricorso all'opera più enciclopedica dell’artista, ovvero I Luoghi dell’arte a portata di mano (Edizioni Arte Duchamp, 2002), quattro mazzi di carte il cui intento è quello di argomentare sul “fare arte”, “leggere l’arte” e “ridefinire l’arte”. Per Maria Lai l’arte andava intesa come uno strumento di pensiero che, per crescere e svilupparsi, ha bisogno di una guida e di lunghi esercizi. Non è un caso che lei stessa sostenesse che «la vista non è ancora sguardo, è natura animale. Lo sguardo è costruzione umana, artificio, come la parola, la scrittura e ogni forma d’arte.» Così come il rigore è comunemente ritenuto un elemento indispensabile nell'apprendimento delle parole e dei numeri, allo stesso modo, Maria Lai lo considerava fondamentale nella pratica della lettura delle opere d’arte, a suo avviso, troppo spesso mute e silenti negli spazi all'aperto o nei musei: «Oggi si guarda all'arte figurativa come a segni misteriosi di una lingua sconosciuta. Come non si può assimilare un testo poetico se non attraverso la padronanza di una lingua o una musica senza aver educato l’orecchio, l’interpretazione di un’opera non è possibile senza una corretta lettura che la preceda.»
La rassegna si propone quindi come uno strumento di conoscenza tanto dei meccanismi legati al mondo dell’arte quanto della poetica dell’artista all'insegna di una reale comprensione e condivisione dell’esperienza estetica.
La Stazione dell’Arte
La Stazione dell’arte di Ulassai, nel cuore dell’Ogliastra in Sardegna, è un museo d’arte contemporanea dedicato all'opera di Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013), figura chiave dello scenario artistico italiano del secondo dopoguerra nonché precorritrice dell’arte relazione grazie a “Legarsi alla montagna”, celebre intervento corale svoltosi nel settembre 1981 a Ulassai. Nato nel 2006 in seguito alla donazione da parte dell’artista di oltre centocinquanta opere al Comune di Ulassai, il museo, con la nomina di Davide Mariani a nuovo direttore artistico, si appresta ad ospitare, nel biennio 2018/2020, una rinnovata programmazione espositiva legata ad alcune tematiche centrali nell'opera di Maria Lai, come il rapporto fra arte, comunità e paesaggio.
19
dicembre 2018
Maria Lai – Sguardo Opera Pensiero
Dal 19 dicembre 2018 al 19 marzo 2019
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE STAZIONE DELL’ARTE ULASSAI
Ulassai, Strada Provinciale, 11, (Ogliastra)
Ulassai, Strada Provinciale, 11, (Ogliastra)
Biglietti
intero € 6; ridotto € 4
Orario di apertura
da lunedì a domenica 9:30-19:30
Vernissage
19 Dicembre 2018, ore 19:00
Autore
Curatore