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Maria Laura Roscini
Maria Laura Roscini utilizza il colore in modo forte e alla volte abbagliante, giocando su dei contrasti decisi che danno l’idea di un insieme di fari di colori diversi che investono le varie figure creando profondità visiva e un gioco quasi tattile e termico, caldo e avvolgente sulla tela. In questo modo la sua pittura ci ingloba e fuoriesce dallo spazio puro e netto in cui l’opera viene dipinta e consumata.
Comunicato stampa
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L'operazione che viene compiuta da Maria Laura Roscini e' un'operazione di memoria ritrovata che va a riscoprire un tipo di arte e poetica radicata nella Parigi impressionista e nel freddo mare della Bretagna, con un immaginario romantico fatto di donne i cui occhi pensosi si fermano fissi nel vuoto da un tavolino di un bar e gli uomini si chiudono in se stessi nell'attività della pesca e nel rapporto con il mare. Si tratta di persone sempre in attività, nella folla di un locale, in lotta con la bufera, concentrati nell'attività della danza o in qualche altra funzione, ma sempre barricati in una sorta di impenetrabile cortina che li protegge da qualunque forma di comunicazione e scambio. Restano chiusi come involucri e quindi il richiamo a dei tempi e a delle tematiche passate diventa solo un pretesto per ricordare un periodo felice dell'arte, per poi parlare pero' di una solitudine perfettamente contemporanea, che si radica nella storia dell'uomo e che negli ultimi tempi ha forse raggiunto un suo climax, un picco massimo.
Per scongelare questa cortina Maria Laura Roscini utilizza il colore in modo forte e alla volte abbagliante, giocando su dei contrasti decisi che danno l'idea di un insieme di fari di colori diversi che investono le varie figure creando profondità visiva e un gioco quasi tattile e termico, caldo e avvolgente sulla tela. In questo modo la sua pittura ci ingloba e fuoriesce dallo spazio puro e netto in cui l'opera viene dipinta e consumata. Possiamo idealmente seguire i fasci di luce fuori dalla cornice o dal bordo della tela e vedercene investiti, vederci illuminati della stessa fonte che mette in vista quello o quell'altro personaggio, tracciando cosi' una linea netta di collegamento tra noi e loro e tra il nostro periodo e quello.
In questo modo la ricerca dell'artista si trasforma in una vera e propria macchina del tempo, capace di trasportare il presente verso il passato e viceversa, tracciando dei ponti che sfidano le leggi della fisica terrestre e si ricongiungono a delle teorie a metà tra la spiritualità e la scienza che non credono che ci sia un vero distacco temporale e spaziale tra quello che accade oggi e quello che e' accaduto ieri: tutto in realtà convive e coesiste. Per questo le donne di Maria Laura Roscini sono donne di un'ansia, di una solitudine e di una indipendenza attuali, ma sono in un bar parigino in attesa di essere ritratte da un Degas, un Van Gogh o un Toulouse Lautrec. Un sogno utopistico del ritorno di un'atmosfera consumata, ma che e' giusto rimanga con le sue tracce nell'immaginario sentimentale della sensibilità del nostro secolo.
Valentina Perissi
Per scongelare questa cortina Maria Laura Roscini utilizza il colore in modo forte e alla volte abbagliante, giocando su dei contrasti decisi che danno l'idea di un insieme di fari di colori diversi che investono le varie figure creando profondità visiva e un gioco quasi tattile e termico, caldo e avvolgente sulla tela. In questo modo la sua pittura ci ingloba e fuoriesce dallo spazio puro e netto in cui l'opera viene dipinta e consumata. Possiamo idealmente seguire i fasci di luce fuori dalla cornice o dal bordo della tela e vedercene investiti, vederci illuminati della stessa fonte che mette in vista quello o quell'altro personaggio, tracciando cosi' una linea netta di collegamento tra noi e loro e tra il nostro periodo e quello.
In questo modo la ricerca dell'artista si trasforma in una vera e propria macchina del tempo, capace di trasportare il presente verso il passato e viceversa, tracciando dei ponti che sfidano le leggi della fisica terrestre e si ricongiungono a delle teorie a metà tra la spiritualità e la scienza che non credono che ci sia un vero distacco temporale e spaziale tra quello che accade oggi e quello che e' accaduto ieri: tutto in realtà convive e coesiste. Per questo le donne di Maria Laura Roscini sono donne di un'ansia, di una solitudine e di una indipendenza attuali, ma sono in un bar parigino in attesa di essere ritratte da un Degas, un Van Gogh o un Toulouse Lautrec. Un sogno utopistico del ritorno di un'atmosfera consumata, ma che e' giusto rimanga con le sue tracce nell'immaginario sentimentale della sensibilità del nostro secolo.
Valentina Perissi
20
dicembre 2008
Maria Laura Roscini
Dal 20 dicembre 2008 al 20 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
TREVISI ACCADEMIE
Treviso, Via Inferiore, 35/a, (Treviso)
Treviso, Via Inferiore, 35/a, (Treviso)
Orario di apertura
da martedi' a sabato ore 16,30 - 19,30
Vernissage
20 Dicembre 2008, ore 17,30
Autore