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Maria Luisa Boito – Pimp
L’artista italo-americana presenta una serie di raffinate sculture in tela di bronzo
Comunicato stampa
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Pimp è il progetto site specific concepito per la Project Room della Changing Role da Maria Luisa Boito.
L’artista italo-americana presenta una serie di raffinate sculture in tela di bronzo, un materiale solitamente utilizzato per realizzare i filtri dei motori che la Boito plissetta rendendolo duttile come un tessuto con una tecnica che ha brevettato nel 1992.
Pimp è la storia di un viaggio attraverso il corpo femminile percepito tramite un sottile gioco di disvelamento. Dalle superfici esterne convesse, quasi congelate nella tela metallica si accede ad un interno soffice e vellutato, dove la materia accenna voluttuosa alle forme più nascoste del corpo femminile (Unfolded), presentato nello “spazio scenico” della cornice, ed inserite su un fondo di velluto nero a suggerire delle quinte teatrali.
In Shell la concatenazione di motivi organici crea un involucro che si dischiude a formare un seducente abito-conchiglia.
Una poetica fondata sull’armonia tra segno, musica e materia che si traduce in forme sinuose cui corrispondono una serie di energie interiori (InsideOut).
L’aspetto legato alla teatralità, al gesto, è fondamentale nella poetica di Maria Luisa Boito: Pimp è, infatti, anche una performance che l’artista metterà in scena durante l’inaugurazione.
Maria Luisa Boito proviene da un percorso trasversale tra moda, teatro e spettacolo. Vive e lavora tra Londra e Napoli. Ha lavorato come designer e ha collaborato con Madau Diaz, regista stabile de “La Scala”, dove ha collaborato alla realizzazione dei costuni e delle scenografie per il Flauto Magico di Mozart
L’artista italo-americana presenta una serie di raffinate sculture in tela di bronzo, un materiale solitamente utilizzato per realizzare i filtri dei motori che la Boito plissetta rendendolo duttile come un tessuto con una tecnica che ha brevettato nel 1992.
Pimp è la storia di un viaggio attraverso il corpo femminile percepito tramite un sottile gioco di disvelamento. Dalle superfici esterne convesse, quasi congelate nella tela metallica si accede ad un interno soffice e vellutato, dove la materia accenna voluttuosa alle forme più nascoste del corpo femminile (Unfolded), presentato nello “spazio scenico” della cornice, ed inserite su un fondo di velluto nero a suggerire delle quinte teatrali.
In Shell la concatenazione di motivi organici crea un involucro che si dischiude a formare un seducente abito-conchiglia.
Una poetica fondata sull’armonia tra segno, musica e materia che si traduce in forme sinuose cui corrispondono una serie di energie interiori (InsideOut).
L’aspetto legato alla teatralità, al gesto, è fondamentale nella poetica di Maria Luisa Boito: Pimp è, infatti, anche una performance che l’artista metterà in scena durante l’inaugurazione.
Maria Luisa Boito proviene da un percorso trasversale tra moda, teatro e spettacolo. Vive e lavora tra Londra e Napoli. Ha lavorato come designer e ha collaborato con Madau Diaz, regista stabile de “La Scala”, dove ha collaborato alla realizzazione dei costuni e delle scenografie per il Flauto Magico di Mozart
04
marzo 2005
Maria Luisa Boito – Pimp
Dal 04 marzo al 10 aprile 2005
arte contemporanea
Location
CHANGING ROLE – PROJECT ROOM
Napoli, Via Chiatamone, 34, (Napoli)
Napoli, Via Chiatamone, 34, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 10-13,30 e 17-20
Vernissage
4 Marzo 2005, ore 19,30
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