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Maria Luisa D’Asaro Biondo d’Ardia di Cursi
Comunicato stampa
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Nata a Palermo nel maggio del 1939, Maria Luisa D'Asaro Biondo vive e lavora a Roma.
Dopo la maturità artistica consegue, con il massimo della lode, il diploma in decorazione presso l'Accademia delle Belle Arti di Palermo dove, tra glia altri, studia sotto la guida di Pippo Spinoccia.
Trasferitasi a Roma si iscrive all’Accademia delle Belle Arti frequentando, sotto la guida di Alberto Ziveri e di Piero Guccione, il corso di pittura. Sempre a Roma, consegue il diploma in antiquariato all'Istituto E.N.A.L.C.
Nel 1967 presenta a Roma, presso la galleria "il Porto”, la sua prima mostra personale.
In questi anni ha esposto, con grande successo, ad importanti rassegne d’arte conseguendo inoltre, prestigiosi premi.
Maria Maria Luisa D’Asaro Biondo affronta il problema della restituzione delle immagini reali con il desiderio, ben chiaro, di reinventare ogni dato completo senza tradirne l’aspetto esteriore, caricando ogni operazione di una simbolica ed emblematica componente.
I suoi colori sono decisi, senza forti contrasti, per ottenere quella fusione rappresentativa che rende le opere riuscite in ogni parte. Si potrebbe affermare, per assurdo, che nei quadri dell’artista gli oggetti inanimati trovino una loro vitalità, come può succedere a molti di noi che attribuiamo, a quanto possediamo, tensioni e vibrazioni.
Un’artista che fin da bambina sente l’esigenza di trasferire le sue emozioni su tela o carta, rappresentando con amore e rigore, quanto la circonda, reinventando le immagini con un figurativo che nella essenzialità del segno, trova oggi una suggestiva capacità di comunicazione. Nelle sue ultime opere, l’artista ha inserito nello sfondo un geometrismo che diventa illusione e che consente di immaginare scenari più intuiti che materializzati, ottenendo quanto ogni pittore dovrebbe ripromettersi e cioè di lasciare all’osservatore la possibilità di partecipare quasi alla propria creatività, di aggiungere all’immagine presente sul supporto il proprio impulso e a volte i propri ricordi.
Le tecniche utilizzate da Maria Luisa D’Asaro Biondo sono diverse: la morbidezza dell’olio, la freschezza dell’acquerello, e l’essenzialità della grafica, sono ogni volta in sintonia con quanto la pittrice vuole comunicare.
L’artista ha il merito di saper fissare con matite e pennelli, attimi della vita quotidiana, particolari di semplici paesaggi, figure spesso solo adombrate, rivelando una grande sensibilità nel non sovraccaricare le sue opere, ma piuttosto di rappresentare quanto di essenziale la colpisce. Sia nelle nature morte che nei bronzi, riesce a mettere in plastica evidenza il suo animo sensibile e prensile, votato all’introspezione ed alla cura del particolare.
La poesia pervade tutte le sue opere riuscendo a cogliere l’intimo lirismo esistente anche in semplici oggetti quotidiani: un fiore, un cappello, un fazzoletto.
L’artista ricerca in ogni sua opera la bellezza pura e l’aspetto aulico dell’esistenza. L’animo si impregna così dell’atmosfera raffinata da lei creata con pennellate sicure e cromie evanescenti. Le trasparenze e i colpi di luce, che frammentano i suoi dipinti, danno luminosità ed eleganza alla sua arte, ma al tempo stesso ne sottolineano il lato effimero e fragile.
Le opere di Maria Luisa D’Asaro Biondo esprimono una profonda armonia ed equilibrio; le pennellate sono di grande raffinatezza le atmosfere soffuse ed estatiche. Visioni quiete di quello che coglie il suo occhio squisitamente artistico, dona una fragilità quasi eterea agli oggetti che va a raffigurare, li infonde di vibrazioni che arrivano senza fatica alcuna a colpire l’intimo dell’osservatore che affascinato si accosta alle sue tele.
Pennellate che sono riverbero dell’anima dell’artista, il tocco è investito da suggestioni che sorgono da un interiore sensibilissimo che trova strade lastricate di ingegno e talento per giungere a chi è spettatore ammaliato di una pittura delicata, emotiva e passionale.
Dopo la maturità artistica consegue, con il massimo della lode, il diploma in decorazione presso l'Accademia delle Belle Arti di Palermo dove, tra glia altri, studia sotto la guida di Pippo Spinoccia.
Trasferitasi a Roma si iscrive all’Accademia delle Belle Arti frequentando, sotto la guida di Alberto Ziveri e di Piero Guccione, il corso di pittura. Sempre a Roma, consegue il diploma in antiquariato all'Istituto E.N.A.L.C.
Nel 1967 presenta a Roma, presso la galleria "il Porto”, la sua prima mostra personale.
In questi anni ha esposto, con grande successo, ad importanti rassegne d’arte conseguendo inoltre, prestigiosi premi.
Maria Maria Luisa D’Asaro Biondo affronta il problema della restituzione delle immagini reali con il desiderio, ben chiaro, di reinventare ogni dato completo senza tradirne l’aspetto esteriore, caricando ogni operazione di una simbolica ed emblematica componente.
I suoi colori sono decisi, senza forti contrasti, per ottenere quella fusione rappresentativa che rende le opere riuscite in ogni parte. Si potrebbe affermare, per assurdo, che nei quadri dell’artista gli oggetti inanimati trovino una loro vitalità, come può succedere a molti di noi che attribuiamo, a quanto possediamo, tensioni e vibrazioni.
Un’artista che fin da bambina sente l’esigenza di trasferire le sue emozioni su tela o carta, rappresentando con amore e rigore, quanto la circonda, reinventando le immagini con un figurativo che nella essenzialità del segno, trova oggi una suggestiva capacità di comunicazione. Nelle sue ultime opere, l’artista ha inserito nello sfondo un geometrismo che diventa illusione e che consente di immaginare scenari più intuiti che materializzati, ottenendo quanto ogni pittore dovrebbe ripromettersi e cioè di lasciare all’osservatore la possibilità di partecipare quasi alla propria creatività, di aggiungere all’immagine presente sul supporto il proprio impulso e a volte i propri ricordi.
Le tecniche utilizzate da Maria Luisa D’Asaro Biondo sono diverse: la morbidezza dell’olio, la freschezza dell’acquerello, e l’essenzialità della grafica, sono ogni volta in sintonia con quanto la pittrice vuole comunicare.
L’artista ha il merito di saper fissare con matite e pennelli, attimi della vita quotidiana, particolari di semplici paesaggi, figure spesso solo adombrate, rivelando una grande sensibilità nel non sovraccaricare le sue opere, ma piuttosto di rappresentare quanto di essenziale la colpisce. Sia nelle nature morte che nei bronzi, riesce a mettere in plastica evidenza il suo animo sensibile e prensile, votato all’introspezione ed alla cura del particolare.
La poesia pervade tutte le sue opere riuscendo a cogliere l’intimo lirismo esistente anche in semplici oggetti quotidiani: un fiore, un cappello, un fazzoletto.
L’artista ricerca in ogni sua opera la bellezza pura e l’aspetto aulico dell’esistenza. L’animo si impregna così dell’atmosfera raffinata da lei creata con pennellate sicure e cromie evanescenti. Le trasparenze e i colpi di luce, che frammentano i suoi dipinti, danno luminosità ed eleganza alla sua arte, ma al tempo stesso ne sottolineano il lato effimero e fragile.
Le opere di Maria Luisa D’Asaro Biondo esprimono una profonda armonia ed equilibrio; le pennellate sono di grande raffinatezza le atmosfere soffuse ed estatiche. Visioni quiete di quello che coglie il suo occhio squisitamente artistico, dona una fragilità quasi eterea agli oggetti che va a raffigurare, li infonde di vibrazioni che arrivano senza fatica alcuna a colpire l’intimo dell’osservatore che affascinato si accosta alle sue tele.
Pennellate che sono riverbero dell’anima dell’artista, il tocco è investito da suggestioni che sorgono da un interiore sensibilissimo che trova strade lastricate di ingegno e talento per giungere a chi è spettatore ammaliato di una pittura delicata, emotiva e passionale.
09
aprile 2008
Maria Luisa D’Asaro Biondo d’Ardia di Cursi
Dal 09 al 24 aprile 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Roma, Piazza Di Santa Croce In Gerusalemme, 9A, (Roma)
Roma, Piazza Di Santa Croce In Gerusalemme, 9A, (Roma)
Orario di apertura
15-19 (lunedì chiuso)
Vernissage
9 Aprile 2008, ore 17
Autore