La mostra di Maria Mantegna, “Le donne, i cavalieri, le armi... “, prende il titolo dall'incipit dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Le opere si ispirano proprio ai temi tipici dei poemi epico-cavallereschi, e sono influenzate dalle grandi opere tardo-gotiche e del rinascimento italiano. “La mia pittura - afferma l'artista - si nutre del passato, incorporandolo, per poi trasformarlo da astrazione a materia plasmabile e perennemente riscrivibile, affinchè la storia sia sempre accanto a noi, sia in senso sociologico che poetico, in assoluta contemporaneità superando l'oblio“. I 10 quadri esposti sono realizzati sia su tela, sia su pregiate carte lavorate a mano



Maria Mantegna nata a Borzonasca (GE), ha avuto i primi insegnamenti dal nonno, scultore di chiara ispirazione classicheggiante. Approfondisce gli studi sui miti e le leggende medievali, e per meglio definire i propri mezzi espressivi, sperimenta nuove tecniche. Ha esposto in varie città italiane ed estere, presso sedi pubbliche e private, ottenendo consensi, riconoscimenti e premi. Di lei hanno scritto: Sigfrido Oliva, Franco Panarello, Ito Ruscigni, Angelo Scandurra, Gabriella Cremona, Elio Romano, Rita Finocchiaro.