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Maria Marshall
la prima mostra personale in Italia di Maria Marshall, esponente tra i più interessanti della video-arte inglese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Raffaella Cortese è lieta di inaugurare la prima mostra personale in Italia di Maria Marshall, esponente tra i più interessanti della video-arte inglese, al pari dei suoi contemporanei Sam Taylor-Wood, Gillian Wearing, Jane e Louise Wilson e Steve McQueen.
“When I grow up I want to be a cooker”, video di esordio di Marshall, suscitò nel 1999 una grande attenzione internazionale. Il lavoro oscillava tra un forte impatto psicologico e visivo, offerto dal giovane figlio dell’artista che ripetutamente fumava una sigaretta, e l’estrema sensualità dell’immagine ulteriormente sottolineata dall’assenza del suono e dalla ripetizione della scena. Sarà questo il primo di una serie di lavori attraverso i quali l’artista analizzerà il mondo dell’infanzia e l’intrusione dell’adulto nel linguaggio spontaneo dei bambini. I figli di Maria Marshall, spesso gli unici protagonisti dei suoi video, fumano, annegano o giacciono abbandonati in una cella. Ma ogni situazione è solo un’illusione visiva, frutto dell’abile manipolazione digitale delle immagini che mira a destabilizzare lo spettatore, suscitando tensione, disagio ma anche curiosità e desiderio di scoprire i segreti della narrazione.
La mostra presenta tre video recenti e possiede evidenti connotazioni politiche, equilibrate però da quella via di fuga che, a detta dell’artista, è rappresentata dal mondo cinematografico.
Lollipop, In 200 days I will be 11… Il figlio di Maria Marshall interpreta Clint Eastwood nel film di Sergio Leone “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”. Il video dura 4,5 secondi e viene presentato in loop mentre la musica di Damon Albarn, che dura 8 minuti, accompagna lo spettatore in una narrazione immaginaria.
1941 Stearman nasce dalla riflessione della Marshall sui giovani kamikaze. L’artista si chiede quali siano i loro sentimenti nel momento in cui stanno per uccidersi, e la sua risposta è che vorrebbero tornare alla tranquillità della propria casa. Nel video un aereo da guerra scrive nel cielo la parola kill, ma pochi istanti prima del suicidio avviene il ripensamento del pilota. Così la narrazione si interrompe e l’aereo torna sulla sua scia cancellando la traccia lasciata nel cielo.
58 Days Later il mare di Chennai, India, recentemente colpito dallo Tsunami, viene filmato ogni 10 minuti per 12 ore in brevi sequenze che durano 10 secondi.
Maria Marshall è nata nel 1966 a Bombay. Vive e lavora a Londra.
Ultima mostra personale: Centre pour l’Image Contemporaine, Ginevra.
Ultima mostra collettiva: Dimensione Follia, Galleria Civica di Trento.
“When I grow up I want to be a cooker”, video di esordio di Marshall, suscitò nel 1999 una grande attenzione internazionale. Il lavoro oscillava tra un forte impatto psicologico e visivo, offerto dal giovane figlio dell’artista che ripetutamente fumava una sigaretta, e l’estrema sensualità dell’immagine ulteriormente sottolineata dall’assenza del suono e dalla ripetizione della scena. Sarà questo il primo di una serie di lavori attraverso i quali l’artista analizzerà il mondo dell’infanzia e l’intrusione dell’adulto nel linguaggio spontaneo dei bambini. I figli di Maria Marshall, spesso gli unici protagonisti dei suoi video, fumano, annegano o giacciono abbandonati in una cella. Ma ogni situazione è solo un’illusione visiva, frutto dell’abile manipolazione digitale delle immagini che mira a destabilizzare lo spettatore, suscitando tensione, disagio ma anche curiosità e desiderio di scoprire i segreti della narrazione.
La mostra presenta tre video recenti e possiede evidenti connotazioni politiche, equilibrate però da quella via di fuga che, a detta dell’artista, è rappresentata dal mondo cinematografico.
Lollipop, In 200 days I will be 11… Il figlio di Maria Marshall interpreta Clint Eastwood nel film di Sergio Leone “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”. Il video dura 4,5 secondi e viene presentato in loop mentre la musica di Damon Albarn, che dura 8 minuti, accompagna lo spettatore in una narrazione immaginaria.
1941 Stearman nasce dalla riflessione della Marshall sui giovani kamikaze. L’artista si chiede quali siano i loro sentimenti nel momento in cui stanno per uccidersi, e la sua risposta è che vorrebbero tornare alla tranquillità della propria casa. Nel video un aereo da guerra scrive nel cielo la parola kill, ma pochi istanti prima del suicidio avviene il ripensamento del pilota. Così la narrazione si interrompe e l’aereo torna sulla sua scia cancellando la traccia lasciata nel cielo.
58 Days Later il mare di Chennai, India, recentemente colpito dallo Tsunami, viene filmato ogni 10 minuti per 12 ore in brevi sequenze che durano 10 secondi.
Maria Marshall è nata nel 1966 a Bombay. Vive e lavora a Londra.
Ultima mostra personale: Centre pour l’Image Contemporaine, Ginevra.
Ultima mostra collettiva: Dimensione Follia, Galleria Civica di Trento.
19
maggio 2005
Maria Marshall
Dal 19 maggio al 30 settembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 15-19,30 e su appuntamento
Vernissage
19 Maggio 2005, ore 18-21
Autore