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Maria Martinelli – HIC-ET-ALIBI.
Il lavoro foto-percettivo di Maria Martinelli procede per piani paralleli, sedimentando l’idea in una dimensione privata, tra presenza e assenza, movimento e stasi, corpo e architettura.
Comunicato stampa
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La galleria Nuova Era propone la personale di Maria Martinelli dal titolo HIC-ET-ALIBI, a cura di Lucia Anelli. L’artista espone una serie di lavori fotografici inediti divisi in tre sezioni: Metro-peoples, Let’s cross the channel, Silent witenesses.
«L’immagine fugge nell’immaginario inconfessato e rassicurante, oltre il tangibile, dove il colore s’infiamma di sfumature impreviste e inattese e la ragione cede il passo all’istinto. Il lavoro foto-percettivo di Maria Martinelli procede per piani paralleli, sedimentando l’idea in una dimensione privata, tra presenza e assenza.
La fisicità dei luoghi si parcellizza in frame dinamici che attivano una rete complessa di comunicazione tra loro, tutto racconta di sé e nulla basta a se stesso. La struttura è intuizione, la materia associazione. Il progetto visivo si compone di segni che si compenetrano tra loro, annullandosi, fondendosi, riattivando una visione d’insieme da leggere d’un fiato. Ogni passaggio vive di esperienza, ogni oggetto è complice di chi osserva. Se tutto scorre e non s’arresta, l’artista si pone in attesa, a misurare l’umore cangiante dello spazio che diventa storia, racconto, promessa, affollato da silent witnesses che rendono l’ ovvio rivelazione.
I lavori di Martinelli esibiscono una trama narrativo-emozionale raffinata, guidata da pseudo totem metropolitani, piuttosto presenze attive in relazione con chi è in grado di “sintonizzarsi” correttamente. Attraversamenti, canali, piccoli eden underground che bucano tempo e spazio e si riordinano secondo trame evocative». (Lucia Anelli)
«L’immagine fugge nell’immaginario inconfessato e rassicurante, oltre il tangibile, dove il colore s’infiamma di sfumature impreviste e inattese e la ragione cede il passo all’istinto. Il lavoro foto-percettivo di Maria Martinelli procede per piani paralleli, sedimentando l’idea in una dimensione privata, tra presenza e assenza.
La fisicità dei luoghi si parcellizza in frame dinamici che attivano una rete complessa di comunicazione tra loro, tutto racconta di sé e nulla basta a se stesso. La struttura è intuizione, la materia associazione. Il progetto visivo si compone di segni che si compenetrano tra loro, annullandosi, fondendosi, riattivando una visione d’insieme da leggere d’un fiato. Ogni passaggio vive di esperienza, ogni oggetto è complice di chi osserva. Se tutto scorre e non s’arresta, l’artista si pone in attesa, a misurare l’umore cangiante dello spazio che diventa storia, racconto, promessa, affollato da silent witnesses che rendono l’ ovvio rivelazione.
I lavori di Martinelli esibiscono una trama narrativo-emozionale raffinata, guidata da pseudo totem metropolitani, piuttosto presenze attive in relazione con chi è in grado di “sintonizzarsi” correttamente. Attraversamenti, canali, piccoli eden underground che bucano tempo e spazio e si riordinano secondo trame evocative». (Lucia Anelli)
23
marzo 2013
Maria Martinelli – HIC-ET-ALIBI.
Dal 23 marzo al 30 aprile 2013
fotografia
Location
MUSEO NUOVA ERA
Bari, Strada Dei Gesuiti, 13, (Bari)
Bari, Strada Dei Gesuiti, 13, (Bari)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 17-20
Vernissage
23 Marzo 2013, ore 19
Autore
Curatore